[ Fragole rosse ] 33
"Parti e non mi dici nulla?" Domandò Mirai, mentre con lo sguardo seguiva le chiavi di Ayako, che giravano nella fessura per chiudere il negozio di gioielli.
"È questione di pochi giorni, devo prendermi una pausa"
"Ma qual è il motivo? È da ieri che ti comporti in modo strano, cosa è successo?"Ayako ripose le chiavi nella borsa, girandosi titubante verso l'amica. Solo al ricordo di quella sera, il suo cervello continuava ad andare in tilt: Non poteva dirle che Matt l'aveva baciata.
"Pensavo fossimo amiche, dovremmo dirci tutto"
"Già ma certe volte è meglio farsi gli affari propri!"
Mirai sgranò gli occhi, lasciando capire all'amica quanto fosse stata brusca
"Scusa, scusa non...non era quello che intendevo""Sai che ti dico" continuò Mirai, avvicinandosi "Dovresti per davvero riposare" D'un tratto abbassò lo sguardo, sospirando stanca "E stranamente, non solo a te...anche a Matt"
"Cosa?"
Ayako rimase bloccata, attonita: un turbolento girone nel petto le si contorceva sempre di più.
Il battito divenne improvvisamente sempre più accelerato, forse così tanto che avrebbe scoppiato."Non sei l'unica che si comporta in modo strano, anche Matt in questi giorni è davvero...non so...diverso"
Mirai si fermò un secondo, portando le braccia al petto "Sai, per un'attimo ho avuto paura che provasse più interesse a quella ragazza bionda dell'asta"Ayako lanciò un sospiro di sollievo. Avrebbe avuto più tempo per spiegarglielo. Sapeva che Matt non ne avrebbe parlato.
E pensandoci su, aveva ragione, Catline non era facile da scordare: oltre alla bellezza, mostrava anche un falso carattere che ammaliava.
Riusciva a capire la sua migliore amica, anche a lei Catline aveva fatto quell'effetto la prima volta."Cavolo, davvero Mirai, devo andare" Osservò dall'orologio: avrebbe dovuto prendere il bus e incontrare Shoto prima di partire.
Ayako si avvicinò a Mirai, abbracciandola forte.
"Ti prometto che parleremo di tutto quando tornerò"
Infondo, non era pienamente colpa sua se Matt l'aveva baciata, ma era un suo dovere parlarne.
Forse lo avrebbe fatto in un futuro molto...molto lontano.
Non ci vollero nemmeno due secondi per aspettare il ricambio dell'amica
"Divertiti allora!"**
Il bus aveva trenta minuti di ritardo, forse per la nebbia del solito pomeriggio, il che rese la giornata più stressante di quello che già fosse.Ayako poggiò la guancia contro il finestrino e chiuse di nuovo gli occhi, cercando di riposare -come se non ci avesse provato un miliardo di volte-, perché l'adolescente sul sedile di fronte era decisa ad alzare il volume della sua playlist al punto da rendere gli auricolari del tutto superflui.
Dopo qualche minuto, Ayako si arrese. Sospirò frustata, attirando sguardi discreti nella gente al suo fianco.
Ecco, l'ultima cosa di cui aveva bisogno! Un'altra partenza sbagliata da aggiungere alla prima.Guardò un'altra volta l'orologio: aveva solo un'ora per parlare con Shoto, poi sarebbe andata verso la stazione.
"Cavolo, ma che mi passa in testa..."
Non riusciva a credere che avrebbe incontrato Shoto poco prima di partire.
Si sentiva come un metal-detector ma, al posto di trovare oggetti, trovava casini da aggiungere nella sua giornata.Solo dopo che il bus si fermò alla sua fermata, si sentì sollevata.
Prese la valigia, trascinandola verso l'uscita. D'un tratto, Tokyo le sembrò completamente diversa. Inspirò nervosa, mentre il grande atrio le si apriva davanti. Non si trovava molto a suo agio nella folla.
Mentre si dirigeva verso la sua direzione, dovette strattonare e superare un paio di persone come una persona grezza, solo per non rischiare di aumentare il suo ritardo.
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THE PENDANTS || CEO Todoroki
FanfictionAyako Misumi ha ventitré anni, un ragazzo di nome Matt e una vita tranquilla. Ma viene improvvisamente sconvolta quando il famoso CEO miliardario, nonché il Number Two Shoto Todoroki, entra nella sua bijoux in cerca di una collana per il suo annive...