[ Messaggi sospetti ] 17
Tutto sembrava un sogno, eppure, non lo era. Come era potuto succedere tutto così velocemente?
I raggi del sole abbagliavano la vista appena messa a fuoco di Ayako, che lentamente, si era svegliata, ritrovandosi distesa sul letto del suo appartamento.
La sera prima, aveva passato la notte con Shoto come se si conoscessero da una vita: forse dei semplici ciondoli erano bastati per collegarli così velocemente l'una con l'altro.
Se lo ripetè un'ultima volta:
Perchè sembrava tutto un sogno?"Finalmente sei sveglia"
Ayako aprì immediatamente gli occhi, alzandosi velocemente con la schiena rischiando quasi di avere un calo di pressione
"Shoto! Che ci fai qui? Cioè che- come sei entrato in casa?!"
"Ho bussato e la tua amica mi ha lasciato le chiavi perché stava uscendo con un ragazzo" rispose Todoroki sorridendo mentre faceva tintinnare le chiavi sulla mano "Ma infondo non servirebbero le chiavi per un posto così...decrepito. Certo non che mi aspettassi di meglio dalla strada che si deve percorrere per venire qui"
Lei sbuffò, intenta a non cedere nel ribattere ad una frase così stupida "farò finta di non aver sentito...per ora" rispose puntandogli il dito contro"Ma dimmi, qual'è l'onore di questa improvvisa visita signor Todoroki?" Scherzò toccandogli la punta del naso, il bicolore le prese la mano, accarezzandola
"Ho pensato che...c'è il sole, è una bella giornata e potremmo fare qualcosa insieme. Ma prima vorrei sapere perché ci sono valigie rosa sparpagliate ovunque"
Guardarono insieme la stanza, ma osservandola meglio, sembrava più una scarica di rifiuti per i miliardi di vestiti gettati a terra, doveva ammettere che non era molto ordinata. Quel vizio di lasciare le cose dov'erano non era così facile da rimuovere."Ho pensato che dovrei cercarmi un'appartamento degno per il lavoro, quindi addio casetta dell'università! Lascerò Matt e Mirai in santa pace anche se ora è tutto risolto, ma non sarei riuscita a vivere con loro ancora per molto" disse continuando a gironzolare nella stanza, dopodiché prese il computer, gettandosi sul letto a gambe incrociate, lasciando che Todoroki si sedesse sul bordo del letto.
E proprio quando finì sistemarsi, sul computer si aprì una richiesta Skype intenta ad essere accettata
"Oh- ecco mio fratello!"
"Hai una fratello?" Domandò Todoroki inarcando un sopracciglio
"A-ha! Più piccolo di me" Subito dopo accese la videochiamata, che inquadrò una ragazzino dai capelli corti e castani, Todoroki si allontanò dal computer
"Tōshi, come mai mi chiami da Skype quando potresti tranquillamente utilizzare il telefono" pronunciò le parole come se fosse una lamentela, non una domanda.
"Perché mi piace renderti la vita complicata! La mamma voleva solo che ti ricordassi di prendere tutto. Cooomunque mia adorata sorellona a cui voglio un mondo di bene..."
"Oh no ecco che ci risiamo" lo fermò Ayako supplichevole di pietà, roteando gli occhi.
"Aiutami a farmi comprare una macchina da mamma e papà, ho diciassette anni infondo!"
"Perché invece non riprendi a studiare e a leggere qualche libro?"
"Pfft- E dovrei leggermi tutti quei romanzi sdolcinati in camera tua come: Romeo e Giulietta, Orgoglio e Pregiudizio, Il giardino segreto? BLEAH! Mi viene il diabete solo a parlarne!""Non pensavo avessi letto i miei stessi libri" rispose Todoroki avvicinandosi alla telecamera, lasciando il fratello di Ayako sconcertata
"Ma quello è- QUELLO È SHOTO? Che ci fa in camera tua?!"
Lei cercò immediatamente un oggetto su cui puntare l'occhio per intravedere qualche scusa decente, ma ci pensò Todoroki per lei
"Sono venuto a portarle dei file di lavoro per lunedì così che non facesse tutta la strada per venire in agenzia"
Ayako si limitò ad annuire continuamente con la testa.
Tōshiro fece una smorfia a denti stretti "Quindi sei anche tu a conoscenza del terrore delle autostrade che ha Ayako, è piuttosto imbarazzante, vero?"
"Autostrade?" Riformulò lui la domanda, voltando lo sguardo verso Ayako intenta a guardare altrove
"Tōshi chiudi la bocca"
"Dico solo la verità! Sei l'unica che si fa prendere dal panico quando guida!"
Todoroki non smise di fissare la sua ragazza "Aspetta, se hai paura, allora come facevi a venire a lavoro?"
Ayako abbassò lo sguardo farfugliando qualcosa
"Con la macchina, ovvio! Ma spesso gli incidenti più gravi avvengono nelle autostrade quando si è da soli in macchina...e... per non rischiare prendo il t- eugh... il taxi"
"Visto? È senza speranze!" Continuò il fratello minore
"Tōshiro, per essere mia fratello ...sei davvero, davvero crudele"
Tōshi si fece sfuggire una risata, sorridendo fiero "Sono ancora alle prime armi ma è sempre bello sentirselo dire, grazie!"Ayako spense la videochiamata completamente imbarazzata "Ti prego non prendermi in giro per il fatto della macchina" lo supplicò massaggiandosi le tempie
"Non lo farò ma...beh avere paura di guidare, ha ragione tuo fratello, è imbarazzante"Ayako lo scrutò attentamente con gli occhi, facendolo quasi spaventare, e gli lanciò un cuscino in faccia
"No!- va bene,hai ragione! Ti accompagnerò io a casa se vuoi, e poi potremmo andare a mangiare qualcosa"
Ayako lasciò il cuscino "davvero? Lo faresti sul serio?"
Todoroki annuì sorridendo, e Ayako lo abbracciò, cambiando completamente di umore
"Todoroki Shoto...non ti merito!"Dopo un paio di minuti Ayako si andò a vestire, mettendo un semplice vestito bianco con dei piccoli fiori rosa disegnati dappertutto.
Sistemarono insieme le valigie lasciando la stanza completamente vuota e subito dopo, Todoroki si mise a guidare la macchina di Ayako, seguendo la via di casa.
"Ayako, puoi riaccendermi il telefono? Devo vedere il Gps" le chiese Todoroki continuando a guardare la strada.
Ayako prese il telefono e lo accese, ma il suo sguardo, invece di vedere la posizione, si posò sulle notifiche di Line, o meglio, Sui messaggi appena inviati da CatlineCatline: ' Come fai a non capire? Voglio del tempo per noi, Misumi non ha nulla di speciale!'
'Del tempo per noi? Ma scherzi? Tu stai con Chioza, non voglio perdere altro tempo a parlarti ancora'
' Ma so che ti manco Shoto, e poi...chi lo sa, più in là tra me e Chioza potrebbe finire'
' Ma certo continua ad ignorarmi. Oh! Gen mi ha detto tutto '
' Ora dovresti dirlo ad Ayako non credi?'Ayako rimase a fissare confusa i mesaggi, che cosa stava insinuando? Era rimasta completamente spiazzata. Sembravano dei messaggi sospetti, ma ora che ci pensava, Shoto non aveva replicato ai suoi messaggi, era solo lei che stava diventando lunatica.
E dopotutto, Catline era la sua ex, avevano passato cinque anni insieme, qualunque cosa fosse successa tra loro non erano affari suoi!Todoroki sembrò notare la sua espressione, e non esitò a preoccuparsi "Che succede? Non riesci a trovarla?"
Ayako spense subito il telefono andando nel panico
"No,no! Devi girare a destra, stavo solo pensando..."
"A cosa?"
Perfetta domanda, Todoroki. Davvero di ottimo aiuto
"A...la nostra canzone!"
"La nostra...canzone?"
"Sì! Ehm, sai di solito nelle coppie si scelgono delle canzoni che possono rappresentare la relazione, come fanno spesso nei film. Dovremmo trovarne una anche noi, non credi?"
Todoroki riprese a guardare la strada, pensandoci sopra
"Non ho mai fatto una cosa simile...ma si, sembra una buona idea è piuttosto carina" le sorrise, e lei ricambiò, ma in realtà, la sua mente non faceva altro che pensare a quei messaggi. Catline ci stava provando spudoratamente con lui, ma lei non gli avrebbe permesso di ottenere ciò che voleva.
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THE PENDANTS || CEO Todoroki
FanfictionAyako Misumi ha ventitré anni, un ragazzo di nome Matt e una vita tranquilla. Ma viene improvvisamente sconvolta quando il famoso CEO miliardario, nonché il Number Two Shoto Todoroki, entra nella sua bijoux in cerca di una collana per il suo annive...