Capitolo 16

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[ I ciondoli ] 16
Sottofondo: Vaults- One last night

"Quindi Endeavor ha portato tua madre a così tanta pazzia da rovesciarti una teiera sull'occhio. È per questo che hai le sue lettere? Per farle capire che la perdoni?"
Shoto le raccontò la sua infanzia sulle sdraio della sua piscina: un vero trauma.
Non sapeva che quel suo atteggiamento provenisse proprio da quell'infanzia così crudele e catastrofica.
Il ragazzo annuì "Sì, ora le cose si stanno risolvendo...ma non voglio andare troppo nei dettagli. Ritorniamo dagli altri" concluse mentre si alzavano insieme. Ayako notò la rabbia nei suoi occhi quando nominò le cose che aveva fatto suo padre.

Entrambi ritornarono in soggiorno e Shoto si avvicinò a Catline, attirando l'attenzione di tutti
"Catline" esordì lui "Sei una donna difficile da accontentare, questo non lo metto in dubbio, ma quest'anno credo di aver trovato qualcosa che possa descriverti: Ayako in realtà non è un'amica di Aoyama, ma una creatrice di gioielli. È lei che ha creato questi ciondoli intervistando con molta pazienza ogni persona dentro questa stanza" disse aprendo la busta, mettendo in mostra la collana, procurando fischi e applausi nella stanza.
Ayako rimase appoggiata alla porta, mentre Cat fissava intensamente "Tutti rappresentano un episodio della tua vita: il vestito è la sfilata di moda in Giappone dove poi hai conosciuto Aoyama, il peperoncino quando hai provato a bere una bottiglia di piccante di Bakugo, la musica quando hai ballato con Mina, Il pianeta quando hai aiutato Uraraka con il suo quirk e infine... il cervo" intervenì lei e tutti rimasero ad ascoltarla incuriositi
"Questo l'ho fatto proprio oggi, volevo aggiungerlo alla collana. Il cervo, è un animale molto dolce, il suo nome si collega al cuculo che deriva anche da cuckold...ovvero cornuto. In questo caso però voleva significare solo il legame fra te e Todoroki, un legame dolce" concluse guardando il bicolore.

Catline guardò la collana e si gettò fra le braccia del ragazzo "Ohh Shoto mi stai facendo piangere! Ti adoro!"
"Lo so. Ora dovremmo parlare in privato..."
"Per la miseria!" Esclamò Mina impressionata "Ma come hai fatto sei strabi-" avrebbe voluto domandare la domanda ad Ayako, ma oramai, lei era silenziosamente andata via.

Ayako ritornò a casa lasciando tintinnare le chiavi nella mano, erano passati trenta minuti da quando era ritornata a casa e finalmente aveva deciso di aprire la porta.
"Ayako..." i suoi occhi si spalancarono vedendo Matt di fronte a lei e Mirai seduta sul divano
"È venuto fin qui perché voleva parlarti" rispose l'amica
"No,non dobbiamo parlare di nulla, l'unica cosa che voglio fare io è... chiederti scusa: tu e Mirai siete buoni amici e sono stata egoista nel pensare che se un giorno vi sareste messi insieme io sarei rimasta senza nessuno"
Matt e Mirai sussultarono scioccati
"Noi non stiamo insieme Ayako!" Rispose lui sedendosi sul divano
"Ma dovreste. Siete fatti l'uno per l'altra, a entrambi vi piace il gelato alla vaniglia, siete appassionati di Boxe e film di avventura. Io invece sono tutto il contrario, inoltre, sembrate una coppia perfetta"
Mirai, che stava violentemente arrossendo, scoccò un'occhiata a Matt e lui fece lo stesso
"Penso che...non possa che essere d'accordo con te, Ayako." Mirai aprì gli occhi con sorpresa sentendo le parole del ragazzo.
Ayako sorrise annuendo, sapeva cosa stava per succedere. Trattenne Il fiato mentre Matt si avvicinava alla sua amica per baciarla lievemente e con tenerezza, il genere di bacio che entrambi non si erano mai scambiati: quello era un bacio vero, pieno di sentimenti.

Intenta a non rovinare il momento decise di uscire di nuovo, ritrovandosi sotto un'acquazzone. Vedendo l'abbondante acqua cadere dal cielo però non esitò a camminare lungo la strada deserta, bagnandosi completamente così come le sue guance che venirono rigate da delle lacrime salate. Stava piangendo, finalmente poteva sfogarsi.
"Lo sai che una macchina potrebbe passare da un momento all'altro se continui a camminare qui, vero?" Quella voce
Ayako alzò subito lo sguardo ritrovandosi il bicolore davanti a lei: aveva i capelli bagnati, le mani nelle tasche, la camicia così zuppa da intravedere gli addominali e Il pomo d'adamo che faceva su e giù mentre deglutiva attirò di più la sua attenzione. Era così perfetto

THE PENDANTS || CEO TodorokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora