Capitolo 28

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[  'Spassiamocela' ] 28

La serata più sconcertante della giornata, è così che aveva nominato Ayako quello che era successo qualche minuto prima.
Si guardò nel riflesso del finestrino: era irriconoscibile, proprio come la prima sera a Dubai, quando Catline le regalò il suo vestito.
Se solo non l'avesse incontrata e non si fosse infiltrata nella sua vita, forse sarebbe ancora tutto semplice e normale, anche se questo avrebbe portato a non poter conoscere mai Shoto, o forse no?

Lo sapeva, stare con lui aveva capovolto tutta la sua vita...non sarebbe riuscita a rimanere la 'nuova Ayako' per molto.

Il telefono vibrò per la millesima volta, così decise di prenderlo dalla borsa e accenderlo.
Le notifiche riempirono il suo telefono:
18 chiamate perse da Shoto
'Col' cavolo!"
Spense in fretta il telefono, sbattendolo sulla coscia. Non avrebbe risposto per nessuna ragione al mondo.

Non poteva smettere di pensare agli avvenimenti precedenti, sperava solo di ritornare il più in fretta possibile nella sua nuova casa: dopo essere stata per qualche settimana dai suoi genitori per la fine dell'estate, aveva affittato un piccolo appartamento per non rimanere a vivere con Matt e Mirai. A quanto pare non aver detto nulla a Shoto del nuovo appartamento si era rivelata un'ottima cosa: il ragazzo non avrebbe mai saputo dove trovarla.
"Giri per favore a destra!" "Come vuole lei, signorina"
La macchina ritornò silenziosa. Se ci fosse stata Mirai, sicuramente avrebbe acceso la radio fregandosene del taxista e urlando a squarcia gola le sue canzoni preferite...la solita Mirai!
Improvvisamente un pensiero la colpì, spalancandole gli occhi:
"Mirai! Ho lasciato da sola Mirai!"

"FERMO!" Urlò improvvisamente, il freno venne schiacciato con forza dal taxista preso dallo spavento, facendo quasi saltare la macchina.
"Ritorniamo indietro!"
"Ma signorina siamo troppo lontani"
"Guida velocemente allora!"
Il guidatore le lanciò uno sguardo fulmineo e stanco, facendola deglutire.
"Perfavore?" Domandò, sorridendo come un'ebete, e la macchina ripartì.

**
Il taxi si fermò davanti la casa, dove poteva benissimo ammirare la massa di persone affollate nella stanza e le cameriere che sistemavano in perfetto silenzio dei dolcetti su lunghi vassoi d'argento
"Saranno 20 y-"
"A lei" si affrettò Ayako sporgendo velocemente i soldi e mettendo così a tacere il taxista.
Si guardò intorno, e come se non bastasse, Shoto era ancora lì fuori, intento a chiamare qualcuno al telefono mentre nervosamente e con insistenza si slacciava la cravatta nera.

Improvvisamente venne presa dal panico.
Si rigirò verso il taxista, che nel frattempo contava i soldi, e senza esitare gli prese il cappello, mettendoselo in testa
"Lo prendo in prestito!"
Ayako chiuse velocemente lo sportello e reggendo il capello a testa bassa tentò di correre velocemente con i tacchi
- rischiando di cadere- verso l'entrata.

Entrò con passo goffo, guardando le grandi lampade cilindriche e bordeaux appese al soffitto. Esplorando la stanza capì il motivo della grande folla: stava per iniziare un'asta.
Nella stanza si diffuse una canzone dei Codplay. Si voltò di nuovo verso i tavoli allestiti per l'asta e inaspettatamente riconobbe il volto di Mirai, lasciandosi sfuggire un respiro di sollievo. Si avvicinò a lei, mentre i colpi ritmati di Violet Hill facevano vibrare il pavimento.

Ma proprio mentre stava per avvicinarsi, la figura accorata di Catline la fermò di scatto. Era poggiata con la schiena verso il muro, mentre sistemava il giubbotto di pelliccia fra le braccia.
Doveva parlare, era quello il momento adatto. Si avvicinò a lei, e quando le fu davanti, non servirono delle parole per attirare l'attenzione
"Ma chi si rivede-"
"Che ci facevi nel bagno con Shoto prima?!"
"Nulla di strano stai calma..." rispose calma Catline, mentre Ayako tentava di non urlarle in faccia
"provavo a convincerlo di non partecipare all'asta. Serve a mia zia e non posso..." si fermò, lasciando Ayako sconcertata quando la sua espressione diventò sempre più accorata; Catline espirò "serve per lavoro anche se non ho abbastanza per aggiudicarmi un offerta. Shoto non ha capito il problema e ora parteciperà, ti basta stupide lunatique?!"
L'aveva veramente chiamata stupide lunatique?

Ayako la guardò senza parlare. Doveva davvero crederle? L'espressione sembrava sincera e stanca.
Non avrebbe voluto azzardare una mossa, ma all'improvviso le venne in mente una follia, che per sbaglio disse ad alta voce.
"Ti aiuto io"
"Tu? Non farmi ridere"
"Solo per questa volta."
"Non mi fido di te"
"E nemmeno io di te." La fissò seria "ma mentre facevo la collana...ho saputo di tua zia quindi..."
le parole lasciarono Catline sconcertata, a quanto pare i suoi problemi familiari erano alquanto privati.
"facciamo finta di non essere nemiche solo per una sera e lasciami aiutare, ok?" Le allungò la mano Ayako, Catline esitò, ma subito dopo strinse la presa.
'Ma che mi passa in testa?" pensò

La bionda di guardò intorno, prima di rivoltarsi verso di lei
"Toilette?" domandò senza emettere suoni, proprio mentre il banditore dell'asta saliva sul palco e la folla piena di gente famosa si preparava a sedersi.
Ayako la guardò confusa, e la mano di Catline la trascinò improvvisamente in un secondo bagno della stanza, questa volta di marmo.
"grazie." Disse Catline, prima di voltarsi verso la porta e spiare le persone della stanza centrale. "Siamo entrate giusto in tempo a quanto pare, Shoto si è appena seduto insieme ai suoi colleghi per l'asta"
continuò poggiando la borsetta sul lavandino.

"Comunque...se tu farai una cosa per me, io farò una cosa per te e per tirarti su il morale" continuò sorridendo.
"Ovvero?" Ayako alzò un sopracciglio spaventata e incrociando le braccia. Catline tirò fuori una bustina di plastica, sorridendo "Ecco il segreto che ti farà stare meglio"
"Veramente...io..." Ayako la fissò a bocca aperta, mentre Catline tirava alcune righe bianche sullo specchietto "ti ringrazio ma non fa per me"

"Hai mai provato?"
Ayako scosse la testa
"Allora come fai a dire che non ti piace?"Continuò la bionda con l'aria di saperla lunga, premendole una mano morbida sul braccio nudo.
"Hai avuto sicuramente una settimana di merda -tralasciando il 'grazie a me'-. È solo un piccolo divertimento e ti darà sicurezza."
Ayako indietreggiò, ma Catline non si arrese
"Se dobbiamo essere amiche solo per questa volta allora dovresti ascoltare anche i miei consigli"

Ayako distolse lo sguardo nervosamente
"Misumi, tra tutte le persone che sono di là sarebbe più facile contare quelle che non hanno sniffato. È solo una piccola spinta e sono sicura che dopo esserti fatta un'idea strana di me e Shoto niente possa rallegrarti" la ragazza inclinò la testa "non è così?"

Ayako la guardò, non aveva tutti i torti, non sarebbe stata in grado di riprendersi.
Catline era una perfetta manipolatrice, non poteva negarlo. Non riusciva a resisterle nemmeno lei...Catline proveniva da un'infanzia difficile e questo bastava come scusa per farla sembrare innocente agli occhi di tutti i suoi amici più stretti. Ora capiva perché Shoto era stato così placido nella loro relazione per così tanti anni.
"La pensi sicuramente come me" continuò la bionda.
Le parole la bloccarono. Allora anche Catline pensava che fossero simili?
Ayako non sembrava avere altra scelta: per aiutarla, doveva lasciarsi andare
Annuì.

Catline le sorrise, facendole spazio verso il lavandino, mentre Ayako si avvicinava e nel frattempo mugulava:
"Bene. Spassiamocela un po'"

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Autrice:
Scusate il ritardo ma sono giorni infernali! P.s. sto scrivendo una nuova storia e spero vivamente di riuscire pubblicarla<3 ( mini spoiler: è su Bakugou💥👀 )

THE PENDANTS || CEO TodorokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora