Capitolo 15

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[ Buon anniversario! ] 15

"Non era nei miei piani innamorarmi di te" quelle parole suonarono come un eco infinito nel cuore della notte, lasciando Ayako fino alla mattina precedente senza dormire.

Erano le cinque del pomeriggio e aveva già riempito ogni minuto della giornata: il volo all'alba, il traffico nell'autostrada, il ritorno a casa e il piccolo cambiamento alla collana che aveva deciso di fare all'ultimo minuto l'avevano distrutta, l'unica cosa che riuscì a sollevarla da quella settimana così infida e snob fu risolvere la faccenda con Mirai, scoprendo che Matt era ritornato a vivere a casa sua. Ma cosa le avevano combinato quelle giornate? Era tutta un'altra persona, non era più la dolce e tranquilla Ayako dai mille libri e gioielli sugli scaffali che tanto conosceva. Ora era pronta a riprendere la sua vita dove l'aveva lasciata, il weekend a Dubai non era mai esistito.

"E ora dove vai? Sei appena ritornata, riposa un po'! Preparo qualcosa da mangiare!"
"Oggi è il giorno dell'anniversario e i ciondoli aspettano il Pro-hero" rispose sventolando fra le mani la busta color beige con dentro la collana "Deva aspetta di essere messa in moto e così anche la mia risolutezza sul non fare ritardo!" Continuò scendendo le scale.
"Chiami ancora la tua macchina Deva? Lo sai che non va più di moda vero?" Disse sorridendo l'amica "E poi ti invidio, hai lavorato per Todoroki! Io lo sposerei senza nemmeno avergli mai parlato, tu no?"
La mente le riprocurò i flashback della sera prima, non riusciva proprio a scordarlo.

"So ancora troppo poco di lui per dirlo"
"Che altro vuoi sapere è un figo! E ha un arnese di belle dimensioni"
replicò Mirai scandendo bene le ultime parole con fare seducente, facendo scoppiare a ridere entrambe.

"Oh cavolo mi sei mancata, Mirai! Ma le tue stupide battutine no!"
Dopodiché mise la busta nella borsa per nasconderla, andò verso la sua macchina bianca e controllò l'indirizzo, sperando di non perdersi tra i mille indirizzi.
"Misumi! Aspettavamo proprio te!" Disse Catline aprendo la porta dell'immensa casa del Number Two. Ayako non fece a meno di notare quel fantastico pavimento ricoperto di Grès nero e oro porcellanato.
"Buon anniversario, Catline!"
Mina e Uraraka e Gen che si allontanò sbuffando. Le altre si avvicinarono e la salutarono con affetto abbracciandola mentre Catline incrociava le braccia con aria preoccupata "È stato fantastico avere un nuovo membro del gruppo, dovresti uscire con noi più spesso!" Dissero entrambe mentre Ayako si guardava intorno sorridendo "Siete troppo gentili, davvero"
Catline emise un lieve sbuffo di disgusto, sembrava stesse avendo la nausea, e scomparve nel bagno. Ayako la seguì, doveva parlarle. Rimase sconcertata trovandola piegata in avanti contro lo specchio con le mani su di esso.

"Catline? Ti senti bene?"
La ragazza si limitò a scuotere la testa, guardando il pennello per truccarsi che reggeva come se fosse una sigaretta.
"Catline... durante l'asta, dov'eri?"
La domanda sembrò rianimare la donna, e inspirando bruscamente fissò l'amica con aria critica
"In nessun luogo particolare" mormorò "Chioza voleva che firmassi un contratto per pubblicizzare una marca di vestiti"
"Oh certo" Ayako osservò Catline che iniziò a truccarsi, notando nello specchio l'espressione di Misumi, Cat si tirò indietro
"Che c'è? Che vuoi?"
Ayako esitò, stava trattenendo più che poteva, non voleva dirlo, non erano affari suoi
"Non hai firmato un contratto, ti ho vista su di lui, nella sua auto" ma ormai era troppo tardi.

La mano di Catline cadde, il volto le divenne pallido "l'auto di chi?" Domandò gelida
"Di Chioza"
Catline la fissò per un lungo instante "Ayako, temo che la tua immaginazione ti abbia ingannato"
"No, non credo" disse lei avvicinandosi e mettendole una mano sulla spalla "Non ti sto giudicando, credimi, ma meriti di meglio. Sono tua amica, lascia che ti aiuti"
Ma l'offerta suscitò solo una risata isterica
"Merito di meglio? Non funziona così, vero? Non siamo noi a scegliere chi amare, il tuo ragazzo lo sa troppo bene" aggiunse lei con amarezza.
Ayako rifiutò la provocazione "Shoto ti ama, se glielo permettessi potrebbe renderti molto più felice di Chioza"
Catline la fissò "...gliel'hai detto?"
"No...ma sicuramente ti perdonerebbe"
"E cosa dovrei farmene del suo amore? Che genere di uomo amerebbe una donna che ama un'altro? Ogni respiro con Chioza mi brucia i polmoni, se non mi tocca sto male. Shoto non ha un po' di dignità?"

"Ma ti capirà...Da quanto tempo va avanti la storia?"
Catline cambiò posizione, osservandola a braccia conserte
"Ah, ho capito il tuo gioco. Stai tentando di dividerci"
"Cosa? No!" Esclamò Ayako di scatto
"Mi credi cieca? Vi ho visti flertare: prima sull'aereo, poi nel locale facendoti accompagnare da sola all'Hotel, poi durante una colazione e poi a ballare troppo vicini all'asta. Vuoi che succeda qualcosa fra di voi, vero?"
"No!"
"Non mentire, non sei brava in questo. Arrosisci sempre. So che si sente attratto da te, lo metti in agitazione: cerca di decifrarti cacciando la scusa sul fatto di essere tua amica. Povero tesoro, scommetto che ci crede sul serio"
Catline le fu addosso in un'attimo, sbattendola contro la parete
"Ascolta bene quello che sto per dirti" soffiò stringendo la presa ai polsi "se esce una sola parola da questa stanza, te ne pentirai"
Ayako la sfidò "se non glielo dirai tu, glielo dirò io"

Catline lascio cadere le la mano lungo il fianco, gli occhi erano di ghiaccio "Fallo se vuoi giocare con il fuoco, perché racconterò a tutti le subdole intenzioni di una misera segretaria nei confronti del mio ragazzo, a chi pensi che crederanno?" Un sorrisetto crudele si fece spazio nelle suo labbra "chi pensi che sceglieranno?"
Ayako non rispose, non poteva, si sentiva in gabbia, la oltrepassò come era il suo solito fare chiudendo la porta del bagno, ritrovandosi faccia a faccia con Shoto.

"Misumi..."
"Todoroki..." deglutì lei "Io-... e-ecco i ciondoli" disse prendendo la busta "buon anniversario e...ci si vede in agenzia" stava per andarsene ma lui la fermò "Rimani, devi spiegare cosa raccontano i ciondoli"
"Oh...ok allora. Comunque hai davvero una bella casa, complimenti" disse porgendogli la busta
"Grazie. Riguardo a ieri...è davvero necessario scordare tutto?" Domandò il bicolore studiando il suo outfit: aveva messo dei pantaloncini di Jeans chiaro e una semplice t-shirt bianca con l'inserto in pizzo.
Ayako sorrise disperata, avrebbe tanto voluto dirgli di no, ma quel suo animo libero si era contorto in quello che aveva sempre avuto, di quella ragazza troppo buona e riservata che era sempre stata.
"La nostra è sicuramente solo attrazione, passerà ad entrambi..."
"E se non fosse così?" Disse per poi voltare lo sguardo da un'altra parte.
"Comunque...due giorni fa mi chiedesti delle lettere, se sei così curiosa te lo dirò, seguimi..."
Le parlò con quel suo solito tono indifferente, ma questa volta, sembrava che avesse un pizzico di incrinazione.

THE PENDANTS || CEO TodorokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora