[ 𝘓'𝘢𝘴𝘵𝘢 ] 14
"Quale mi sta meglio?" Chiese Catline con due vestiti voltandosi verso Ayako.
Era l'ultimo giorno a Dubai: La sera prima aveva finalmente finito tutte le interviste e i ciondoli, non aveva più incrociato Shoto dopo essere uscita dell'ascensore, non potè essere più tranquilla di quanto lo era ora. Ritornata a casa avrebbe dovuto dargli la collana il giorno dell'anniversario e poi avrebbe risolto tutti gli altri problemi rimasti in sospeso della sua vita privata."Quello nero è molto più luccicante" rispose mentre posava nel suo cassetto un ombretto brillantinato.
Catline sorrise "Hai ragione, manca poco all'asta, vado a preparami!" ma si fermò guardando l'abito corto di raso e rosso di Ayako sul letto "Mmm hai veramente intenzione di mettere un reggiseno sotto quel vestito? Coprirà metà della scollatura! Devi essere più sexy!"
Ayako ridacchiò confusa "Preferisco essere me stessa. È troppo leggero, si noterebbe tutto con un po' di vento"Catline sbuffò poggiandole le mani dietro le spalle e avvicinandola allo specchio con il vestito in mano "Guardati. Metti il vestito senza reggiseno, mantieni questo trucco e lasci i capelli sciolti così che si noteranno le schiariture bionde e non sembrerai troppo... castana! Saresti divina, segui il mio consiglio da buon amica" continuò guardandola attraverso lo specchio facendole gli occhi da cucciolo.
Ayako si lasciò trascinare, immaginandosi come l'aveva descritta Catline, infondo non sembrava poi così volgare "Ok. Farò un eccezione per te!"
La ragazza saltò eccitata "Fantastico! A tra poco allora" disse uscendo dalla stanza.Dopo essersi finalmente sistemata prese il telefono per controllare quanti minuti fossero passati, ma si rabbuiò trovando più di mille messaggi e chiamate perse da Mirai e il suo ex-ragazzo.
"Cazzo!" Esclamò quando Il telefono cadde a terra e si abbassò velocemente per riprenderlo, ma si fermò inginocchiata quando sentì un'audio accendersi
"Misumi non riesco a crederci! Un amico di Matt mi ha scritto ed è daaaavvero carino! è solo grazie a lui e ai suoi mille consigli se abbiamo iniziato a parlarci, quindi ringrazialo!"
Che cosa? Aveva sentito male?
Rigirò il telefono e premette il secondo audio
"Misumi... Matt mi ha detto che tu pensavi- ti prego chiamami e parliamone non è così che stanno le cose ti giuro!"
Ayako sentì come un colpo allo stomaco.
Allora Matt non l'aveva tradita, non era mai successo nulla tra di loro. Era solo lei che aveva compreso male
"Quando sei in Giappone spiegherò tutto..."
Sospirò disperata "Sono un disastro" pensò lei.E dopo essersi ripresa si rialzò, sorridendo alla donna che vedeva allo specchio, sembrava elegante e ricca. Si riconosceva a stento.
Un rumore improvviso la prese alla sprovvista, qualcuno era entrato dalla porta...oh! era solo Catline.
"Cavoli! Matt chi?" Sogghignò a vederla.
In quel momento non avrebbe voluto sentire di Matt, ma si limitò a sorridere
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la seguì quando scesero dall'ascensore. Ad aspettarle c'era la limousine che Shoto aveva prenotato, e quando le portiere furono aperte, entrambe entrarono in sincronia nella macchina. Sentì subito gli occhi di lui addosso, ma non aveva intenzione di guardarlo, il cuore avrebbe accellerato troppo forte."Prima volta? Sei nervosa?" Le domandò Catline
"Già... a chi andrà il ricavato dell'asta?"
"Abbiamo partecipato a così tante aste che mi sono scordata! Ma è una delle più ricche, ci saranno veramente tante celebrità però tranquilla, ci lasceranno in pace appena vedranno che non siamo famosissime!"
"A voi... ma non a me" disse Shoto senza staccare lo sguardo dallo specchietto, dove si intravedeva Ayako.Pochi minuti dopo arrivarono, Shoto si sedette in disparte al posto assegnato mentre loro guardavano sbalordite la stanza "Guarda che posto!" Esclamarono insieme.
"Catline" Una voce sconosciuta fece girare entrambe. Era il ragazzo del giorno prima.
"Chioza..." rispose lei con un tono piuttosto strano, si girò verso Ayako
"Misumi, io ehm... devo parlare su degli affari di moda con Chioza. Tu puoi cavartela anche da sola vero?"
Ayako esitò un momento, non l'aveva mai vista così tesa "Me la caverò, tranquilla" Catline si allontanò in fretta con il ragazzo e lei rimase spiazzata al centro della stanza dove tutti stavano ballando.Il cameriere si avvicinò a lei con un vassoio pieno di cocktail, lei prese un bicchiere, ma qualcuno glielo strappò dalle mani per poi bevendolo per poi poggiarlo sul tavolo pieno di dolci
"Avevi detto che non bevevi, Shoto, allora è vero che sei pieno di sorprese" disse prima di voltargli le spalle, ma lui fu più veloce e le posò una mano dietro la schiena, l'altra si strinse alla mano di lei
"Balliamo." Rispose con tono deciso
"Non voglio" disse cercando di staccarsi dalla presa
"Non comportarti come una bambina, dobbiamo parlare." Ringhiò al suo orecchio, facendole percorrere un brivido lungo la schiena."Nell'ascensore non volevo spaventarti, non era programmato-"
"Baciarmi..." disse staccando le dita dalle sue, guardando dall'alto in basso quell'abito nero così perfetto per lui e poi allontanarsi.
"Ayako!" Esclamò lui seguendola, ma lei non si fermò, entrando nella prima stanza che aveva davanti gli occhi. Ritrovandosi in una piscina coperta e luminosa.
La porta dietro di lei si chiuse e lei capì subito di chi si trattasse.
"Non mi lascerai mai in pace vero? TI SEI SCUSATO! Mi bast-" stava per indietreggiare ma il piede fece una storta passando sul bagnato. Cadde improvvisamente nella piscina, successe così in fretta che non riuscì a ritornare a galla.Il ragazzo si precipitò verso di lei chiamando il suo nome. Si tolse la giacca preoccupato tuffandosi nell'acqua senza esitare.
Ayako sentì il bicolore sollevarla di peso e lei riprese aria. Aveva i capelli e il vestito ormai bagnati, proprio come lui. L'acqua le arrivava al seno e solo dopo di ricordò che non aveva messo nulla sotto, poteva intravederle troppe cose, le sue guance si colorarono di rosso. Ma il vero fuoco si accese dentro di lei quando le prese le gambe mettendole intorno ai fianchi e lei si resse alle sue possenti spalle "Perché il mio corpo reagisce in questo modo? Mi sta solo salvando!"Todoroki le tolse con il pollice della mano il trucco ormai sbavato sotto gli occhi, i suoi occhi scesero giù, proprio dove lei non avrebbe voluto che guardasse. Poi la riguardò di nuovo negli occhi.
"Da quando sei qui tu non fai altro che... cambiarmi. Mi stai facendo impazzire"
Avrebbe voluto dire anche lei la stessa cosa: quei capelli bagnati e disordinati, i vestiti dove si intravedeva quel petto scolpito e il modo in cui la reggeva erano abbastanza per distruggerla.
"Non capisco. Sei stato tu a commissionarmi la collana, di venire a Dubai e intervistare tutti.""Non era nei miei piani innamorarmi di te" Quelle parole così improvvise di Todoroki misero a tacere entrambi. L'unico suono che potevano sentire era quello dell'acqua; le mise una ciocca dietro le orecchie, Ayako non ci vide più.
Lo prese dai capelli lasciando che le loro labbra si incontrassero. Quelle di lui erano calde, non riusciva a farne a meno, erano una droga e si abbandonarono entrambi.
"Shoto" mormorò "È- una- una follia. Se Catline ci scoprisse"
Il bicolore si fermò per guardarla negli occhi, la voleva, si vedeva negli occhi
"Si, è una follia. Ma non possiamo fermarci. Almeno non ora" rispose riprendendo a baciarlaEntrambi si fermarono quando sentirono bussare fortemente alla porta
"EHI! CHI C'È NELLA STANZA? È PRIVATA USCITE SUBITO"
"Oh dio" parlò a bassa voce Ayako, Shoto sorrise
"Seguimi" la aiutò a uscire dall'acqua, poggiandole la sua giacca sulle spalle per asciugarla e corsero ridendo verso una porta di vetro che portava all'uscita
"Ritorna all'Hotel, io andrò da Catline"
Lei annuì, i sensi di colpa la invasero senza preavviso "Dovremmo scordarci di questa serata"
Todoroki sembrò stordito dalla domanda "Si...forse dovremmo... è stato uno sbaglio. Non sarebbe dovuto succedere. Scusa, di nuovo."
Lei espirò, aveva ragione, non sarebbe dovuto succedere.Si allontanò e andò verso la strada, dirigendosi alla limousine.
Aprendo lo sportello però, vide dentro una macchina blu due volti conosciuti.
Rimase costernata, gli aveva visti nel momento più sbagliato...
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THE PENDANTS || CEO Todoroki
FanfictionAyako Misumi ha ventitré anni, un ragazzo di nome Matt e una vita tranquilla. Ma viene improvvisamente sconvolta quando il famoso CEO miliardario, nonché il Number Two Shoto Todoroki, entra nella sua bijoux in cerca di una collana per il suo annive...