AARON.
Aveva chiamato Wyn, si era messa in contatto con lei, cazzo.
Ero incazzato. Perché doveva mettersi in mezzo alla mia vita adesso e non lo aveva fatto quando avevo bisogno di lei da adolescente? Che cazzo voleva adesso che avevo 19 anni e ormai me la cavavo perfettamente da solo con il solo supporto dei miei amici?
Le avevo lanciato così tanti segnali quando ero al liceo, mi ero fatto addirittura arrestare per aver picchiato due professori, supplenti per la precisione, perché avevano cercato di toccare delle studentesse in modi in cui non avrebbero mai dovuto fare. In questo cerchio c'era finita anche Claire, la gemella di Cameron, e quando lui lo aveva saputo non ci aveva visto più, portava così tanta rabbia dentro di sé già di suo per colpa dei genitori che agire in quel modo lo aveva addirittura fatto sentire bene.
Inutile dire che il mio primo pensiero era stato quello di dare una lezione a quei due pervertiti prima che uno di loro due potesse puntare gli occhi su Wyn.
Avevo sempre fatto tutto per te, ragazzina, e tu non mi hai mai chiesto una spiegazione. Se solo se ti fossi interessata nel sapere la verità avresti pensato come tutti gli altri che ero un mostro fuori controllo o mi avresti visto come il tuo protettore?
Chiusi gli occhi sentendomeli lucidi. Cazzo, non piangevo da quando avevo 10 anni. Da quando lei era arrivata nella mia vita, nonostante le botte che ricevevo a casa sapevo che potevo trovare conforto tra le braccia della mia piccola Wyn e poterci stare insieme tutto il tempo che volevo.
E invece adesso eravamo due estranei.
La odiavo, con tutto me stesso, mi aveva rovinato. E odiavo ancora di più mia madre, che cazzo aveva in mente quella pazza adesso?
—vuoi chiamare tua madre?— mi domandò Cameron alle mie spalle mentre mi inseguiva seguito dagli altri. Continuavo a camminare senza sapere dove stessi andando con precisione, e loro mi venivano dietro non cercando di fermarmi o di calmarmi. Sapevano che quando mi incazzavo era meglio lasciarmi sbollire, perché mi sarei calmato, avrei ripreso il controllo come sempre e sarei andato avanti come se nulla fosse successo, come se nulla potesse toccarmi.
Presi il cellulare e feci l'ultima cosa che mi sarei sognato di fare: chiamare mia madre.
Il telefono squillò per un po' ma poi sentì la sua voce —Aaron! Finalmente ti fai sentire. Non credevo che avrei dovuto chiamare Bronwyn per riuscire a farti parlare con me— disse come se la situazione fosse normale, come se lei fosse una madre normale, come se il nostro rapporto fosse normale, ma nulla di tutto ciò lo era.
—non devi chiamarla, hai capito? Non metterla in mezzo, non c'è nulla che lei possa fare per aiutarti— le dissi a denti stretti, dovevo tenere un contegno, non ero a casa, non ero da solo.
—andiamo Aaron, voglio solo avere un rapporto con mio figlio, ma come posso instaurarlo se lui evita le mie chiamate?— disse lei, chiusi gli occhi e feci un lungo respiro profondo, sentì le mani di Cameron e Sebastián sulle spalle, mentre Julián, Jordan e Emerson mi circondavano, loro erano qui, non avevo bisogno di altro.
—non abbiamo nessun rapporto, Analise. Non ci sei stata quando avevo bisogno di te, quando quello che mi aveva fatto il tuo ex marito iniziava a farmi male, quando quello che mi facevi tu iniziava a farmi male. Sentivo il dolore fino a dentro le ossa, nel mio cervello e mi consumava lentamente. Non sei nulla per me, io ho una famiglia e tu non ne farai mai parte. Se vuoi fare qualcosa di buono nella tua vita per la prima volta vai a rinchiuderti in un centro di disintossicazione e non farti più vedere. Rifatti una vita e lasciami in pace— sbottai pronto a chiudere la chiamata ma la sua risata mi fermò.
![](https://img.wattpad.com/cover/278933718-288-k222935.jpg)
STAI LEGGENDO
My Secret Desire
Romance"era sempre stata lei, anche quando mi ero negato, era lei il mio desiderio nascosto, quello che volevo quando scendeva la notte" (When The Night Comes Down series. Libro 1) Si chiama Aaron Barlow ed è il mio ex vicino di casa. Abbiamo vissuto uno...