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WYN.

Bussai al campanello di casa di Sawyer con Lenora al mio fianco.

—non capisco perché io sia qui. Non ho la voglia di sentire e vedere le reazioni esagerate di Evelyn— commentò scocciata —é da tanto che non la vedi. E poi dubito che tu non la sopporti a tal punto, altrimenti non ti lasceresti convincere così facilmente. Ti fa piacere stare con lei come con Sawyer e Lev. Ivy non la conosci, ma è simpatica— le dissi, lei mi guardò —questa Ivy l'hai vista una mezza volta alla festa di inizio anno, Wyn— sottolineò, non aveva tutti i torti, ma la mia era una prima impressione.

—ehilà ragazze— Lev spuntò alle nostre spalle tenendo in mano le chiavi della macchina. Immaginavo che abitasse lontano da qui a differenza nostra che eravamo venute tranquillamente a piedi. I ragazzi e Sawyer vivevano nello stesso quartiere.

—ciao, Lev. Come va?— gli chiesi mentre Lenora suonava di nuovo il campanello, lui mi sorrise —tutto bene, mi ha fatto molto piacere ricevere il tuo invito— confessò, sorrisi —sei mio amico, e mi fa piacere poter condividere le cose con te. Sapevo che per le ragazze non sarebbe stato un problema se fossi venuto— dissi.

In quel momento la porta si aprì ed Ivy ci accolse con un sorriso  —benvenuti, ragazzi. Entrate— si fece da parte e noi entrammo in casa.

Appena misi piede lì dentro capì che anche quella era una villa che per mantenerla c'era bisogno di molto denaro. Appena entrati c'era una grande scala che portava al piano di sopra, alla mia destra c'era poi un corridoio con diverse porte e alla mia sinistra si andava nel salone.  Sicuramente la madre di Sawyer ne aveva parecchio, e lei lavorava anche, valeva la stessa cosa per Ivy?

I soffitti della casa erano alti ed era tutto in stile moderno anche se c'era qualche nota di colore data dai cuscini e qualche quadro appeso sulle pareti bianche, di cui alcune foto di Sawyer e Ivy.

Il salone aveva un divano grigio con una zona dove ci si poteva anche stendere e due poltrone dello stesso colore, c'era un tavolino piccolo in vetro poggiato sopra un tappeto nero in filo. La TV era poggiata su un mobile beige affiancata da altre piccole decorazioni e circondata da una libreria a muro. C'era anche un balcone che dava al giardino munito di piscina e alle spalle del salone c'era la cucina moderna.

—Sawyer scende subito. Si sta finendo di fare la doccia— ci informò Ivy mentre ci fece cenno di sederci. Lenora si sedette sulla poltrona mentre io e Lev sul divano —é molto bella questa casa— commentò il mio amico guardando Ivy, lei sorrise —si, lo è. E comunque io sono Ivy— confermò e poi si presentò, Lev sorrise —io sono Lev— si presentò a sua volta e poi, i due si guardarono per un po'.

Non potei evitare di nascondere un sorriso nel notare che cosa stava succedendo fra quei due, guardai Lenora che aveva notato la mia stessa cosa e poi incrociò il mio sguardo divertita.

In quel momento il campanello suonò ma Ivy non sembrava intenzionata a muoversi.

—vado io!— sentì esclamare da Sawyer, questo bastò per interrompere il contatto visivo di Lev e Ivy. Il mio amico, poi, si voltò verso di me e mi guardò imbarazzato mentre notava il mio sorriso —non iniziare, Wyn— mi avvertì, ma io mi avvicinai per non farmi sentire da Ivy che era andata in cucina —é carina, eh? Con i lunghi capelli mossi marroni e due occhi marroni che ti hanno appena catturato. Ti ci vedrei bene— dissi divertita, lui mi fulminò mentre sentire una leggera risata provenire da Lenora.

Lev non fece in tempo a rispondere che Sawyer ed Evelyn ci raggiunsero.

—ehilà, bella gente, sono così felice di rivedervi. Di che parlate?— domandò Evie con il suo solito entusiasmo, vidi Lenora agitarsi un pochino sulla poltrona e sperai solo che riuscisse a superare qualsiasi problema avesse con Evelyn, ma se vedevo che le cose non cambiavano, avrei smesso di insistere tanto nel farle passare del tempo insieme a lei, capivo che non ci potevano piacere le stesse persone e la mia migliore amica era molto selettiva.

My Secret DesireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora