WYN.
Lunedì, dopo le lezioni, io e Evelyn andammo in caffetteria per prendere qualcosa da mangiare e per incontrare Sawyer.
Avevo intenzione di raccontare la situazione con Aaron alle ragazze e metterle in guardia su Sebastián e Cameron nel caso avessero iniziato a girare intorno ad entrambe. Lenora aveva ragione, qualsiasi cosa avessero in mente anche noi dovevamo organizzarci, anche se sapevo che se la sarebbero presa soprattutto, se non esclusivamente, con me. Non avevano motivi per mettere in mezzo Lenora, Sawyer ed Evelyn, al massimo potevano usarle come diversivi o provare a metterle contro di me per lasciarmi da sola ad affrontare questa sottospecie (e se così si poteva chiamare) di "battaglia".
—sono troppo curiosa di sapere che cosa devi dire a me e Sawyer di così importante. Vuoi già fare delle dichiarazioni importanti sulla tua vita?— domandò Evie mentre prendevamo posto, Sawyer ci vide e ci fece un cenno con la mano e ci sorrise, ricambiammo entrambe, avrei voluto che Lenora fosse lì in quel momento ma doveva ancora finire le lezioni.
Sospirai —é necessario che io vi dica questa cosa, non vorrei che veniste coinvolte in situazioni che non vi riguardano in nessun modo— le dissi e lei poggiò la testa sulla sue mani intrecciate e le braccia piegate in alto —tutto ok, giusto?— chiese, deglutì, era tutto ok? No, non del tutto.
—ehilà, sono appena entrata in pausa, giusto in tempo per sentire quello che Bronwyn ha da dirci— disse Sawyer andandosi a sedere di fianco ad Evie, sospirai di nuovo prendendomi coraggio, dover raccontare tutta la mia storia con Aaron di nuovo ad alta voce mi metteva la pelle d'oca e mi faceva battere il cuore all'impazzata nel petto.
Mi guardai velocemente intorno per essere sicura che nessuno degli Impostors fosse nei paraggi e poi riguardai le ragazze.
—vi ricordate quel gruppo di ragazzi che era entrato il primo giorno di università e quello con gli occhi azzurri mi aveva guardato?— domandai, le vidi ragionare cercando di ricordare, poi il viso di Evelyn si illuminò —ah si! Come dimenticare quel bel ragazzo che ti aveva puntato gli occhi addosso, vi siete incontrati?— domandò maliarda, sorrisi —in realtà lo conosco da quando ho 9 anni— dissi. La mascella di Evelyn a momenti poteva toccare il pavimento, mentre gli occhi di Sawyer si spalancarono per la sorpresa —cosa?! Sul serio?— esclamò Evelyn mettendosi una mano davanti alla bocca —e state insieme? Siete amici? Vi piacete? Insomma, cosa siete?— domandò poi, la guardai divertita, si era emozionata troppo ma la storia che avrebbe sentito l'avrebbe parecchio delusa.
—mio padre è portoricano e mia madre è americana. Io sono nata in Porto Rico e ci sono rimasta fino ai miei 9 anni, poi siamo venuti a Roanoke, che è la città d'origine di mia madre. Il ragazzo si chiama Aaron e viveva nella casa di fianco alla mia, quel giorno, quando siamo arrivati, era fuori nel suo giardino che giocava con un pallone da basket. Il giorno dopo lui era di nuovo lì e fissava casa mia in modo strano, poi, appena aveva visto me e mia madre uscire di casa è corso a presentarsi, da lì è iniziata la nostra amicizia. Passavamo molto tempo insieme, quando stavo male veniva sempre da me, quando stava male lui veniva sempre da me perché la situazione a casa sua non era delle migliori, c'eravamo sempre l'uno per l'altro e passavamo anche a scuola un sacco di tempo insieme— feci una pausa e guardai le loro espressioni, erano concentrate entrambe, così, decisi di continuare —siamo andati avanti con questa amicizia fino alla terza media. La persona con la quale condividevo la lista dei film di cui vi ho parlato venerdì sera era proprio lui. Ma quando ha iniziato il liceo ha iniziato ad allontanarsi sempre di più da me, ha conosciuto quei ragazzi con cui era il primo giorno ed è completamente cambiato— mi fermai di nuovo guardando un punto fisso nel vuoto cercando di mantenere le lacrime.
Odiavo ammetterlo, ma mi faceva ancora tanto male, era la prima persona con la quale avevo legato a Roanoke e il fatto che mi avesse voltato le spalle di punto in bianco come se io non valessi nulla mi aveva lasciato una ferita che non si era ancora del tutto rimarginata. E il modo in cui si comportava nei miei confronti adesso l'aveva fatta riaprire, proprio adesso che stava quasi sanando.
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My Secret Desire
Romance"era sempre stata lei, anche quando mi ero negato, era lei il mio desiderio nascosto, quello che volevo quando scendeva la notte" (When The Night Comes Down series. Libro 1) Si chiama Aaron Barlow ed è il mio ex vicino di casa. Abbiamo vissuto uno...