37 (finale)

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WYN.

Stavo per impazzire.

Chi lo avrebbe mai detto che dopo una bella serata passata con i miei amici a ridere e scherzare, la mattina dopo mi sarei ritrovata piena di roba da studiare perché mi stavo facendo spaventare da un'esame?

Sapevo almeno la metà di quegli argomenti, ma mi sentivo come se la mia mente fosse andata completamente in tilt, facendomi dimenticare persino come mi chiamavo.

Guardare Lenora che studiava tranquilla di fronte a me non mi aiutava per niente, perché significava che ero io ad avere dei problemi di calma.

Mi misi le mani sulle tempie.

Per fortuna che non avevo proposto ad Evelyn di andare alla caffetteria a studiare, non sarebbe stato il massimo avere una crisi di nervi davanti a tutti.

E per fortuna che neanche i ragazzi c'erano, grazie agli allenamenti, non volevo che Aaron e gli altri mi vedessero in quel modo, mi sarei calmata prima del loro ritorno.

—lo sai che tra poco è Halloween?— mi domandò Lenora non distogliendo lo sguardo dai suoi appunti, la guardai confusa —eh? Perché mi parli di halloween? È una festa che non ti piace— dissi, lei mi guardò —voglio farti staccare la mente dai pensieri. So già che stai pensando a mille modi diversi in cui questo esame può andare male, anche se sai meglio di me che non succederà. Perciò, parliamo di halloween— disse e le fui grata per la pensata che aveva avuto.

Cosa avrei fatto quest'anno? Ormai mancavano pochi giorni, ma di solito io e Lenora ci limitavamo a guardare film spaventosi per tutta la sera dopo essere andate nel nostro locale preferito a mangiare. O meglio, questo era quello che facevamo a Roanoke, quando eravamo solo io e lei. Adesso le cose erano un po' diverse, i ragazzi avevano dei piani?

—suppongo che farò qualcosa con Aaron, di conseguenza mi unirò ai ragazzi. Anzi, ci uniremo ai ragazzi— dissi e lei subito scosse la testa —non pensarci nemmeno, già so che vorranno andare ad una festa e io già non le sopporto, figurati una a tema Halloween— disse letteralmente schifata.

—e cosa farai? Rimarrai qui da sola?

—é il miglior regalo che possiate farmi.

Sospirai.

—se pensi che ti lascerò rimanere qui da sola in un giorno di festa ti sbagli. Andiamo, abbiamo l'occasione per fare qualcosa di diverso e divertirci come matte, non vuoi approfittarne?— le domandai, ma sapevo che qualsiasi cosa io considerassi divertente, per lei erano solamente un mucchio di seccature che poteva benissimo evitare di fare.

—non credo che tu abbia bisogno di una risposta— si limitò a dire —dai, per favore, non dobbiamo rimanere per molto, solo un paio di ore. Poi magari torniamo qui e come da tradizione ci vediamo un film horror— provai a convincerla ma sapevo che non ci sarei riuscita. Anche se provavo a sottolineare che non saremmo state molto tempo alla festa, lei si focalizzava sempre sul fatto che alla festa ci sarebbe dovuta andare, non importava per quanto tempo.

—adesso ti propongo qualcosa di meglio: tu vai alla festa, stai un paio di ore mentre io mi godo la mia amata solitudine, poi torni qui e ci vediamo un film, consapevoli che avremo Jordan Solberg come rottura di palle— sorrisi per l'ultima parte della frase, aveva ragione, Jordan si sarebbe unito alla nostra serata cinema solamente per il gusto di stare in mezzo a qualcosa, per stare nella mischia.

—sei consapevole che lo stesso Jordan ti ci trascinerà alla festa, no? Se non sono io, è lui, o potrebbe essere persino Aaron— le feci notare, non credevo veramente che Aaron lo avrebbe fatto, non costringeva mai nessuno a fare qualcosa che non volevano fare, figuriamoci lei —e pensi che io sono una che si lascia trascinare? Credevo che mi conoscessi meglio di così, Wyn— disse e poi si mise in bocca un Oreo, sosteneva di concentrarsi meglio mentre mangiava.  Mi fece venire fame e così, misi la mano nel pacchetto e me ne misi in bocca anche io uno.

My Secret DesireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora