AARON.
Cosa?
"Aaron e Lenora, i miei due adorati figli"
Rimasi fermo come una statua, letteralmente pietrificato. Axel Hoffmann, l'uomo di grande successo in Germania di cui avevo sentito parlare, era mio padre?! Avevo origini tedesche, quindi? Non si era trasferito in Germania a quei tempi, era solo tornato nel suo paese di nascita...
E poi io... Guardai Lenora, avevo una sorella? Ed era lei?
Anche lei mi guardò completamente sotto choc mentre Wyn aveva intrecciato le dita della sua mano con le sue.
Per farle sapere che anche se non diceva o faceva nulla, lei era lì.
Lo aveva fatto con me diverse volte, avrei voluto che in quel momento stringesse la mano anche a me.
—lo so, lo so. Non avrei dovuto darvi questa notizia in questo modo, ma è sempre meglio che girarci intorno, no? Guarda un po' Analise e Candice che bei figli che mi hanno dato.
Quindi Candice Hoffmann, la sua attuale moglie, era la madre di Lenora.
Il solo sentire la sua voce mi fece venire il voltastomaco e la voglia di riempire la sua faccia di lividi, esattamente come aveva fatto lui con me.
Strinsi i pugni mentre Cameron e Sebastián mi poggiavano le mani sulle spalle ed Emerson, Julián e Jordan si facevano più avanti.
—stai scherzando, no? Lui non può essere mio fratello— disse Lenora con un tono duro indicandomi.
'Neanche io sono felice che tu sia mia sorella, Lenora'
Axel rise, e la rabbia si fece più persistente dentro di me, mi guardò.
—assomiglia molto ad Analise, ma avete anche dei tratti uguali, Lenora. È tuo fratello, ho contribuito a mettere al mondo entrambi.
Il fatto che me lo ricordasse mi faceva venire i brividi. Il fatto che mi ricordasse anche che assomigliassi tanto a quella stronza mi faceva venire i brividi.
Lenora scosse la testa più volte incredula, poi guardò Wyn, che la strinse di più a sé.
Io non ci vidi più, guardai male Axel e sbottai:
—Ho passato l'inferno da piccolo per colpa tua. Mi hai picchiato, insultato, fatto sentire una merda, mi hai fatto provare paura, terrore e vergogna di me stesso. Avevo paura del mio stesso padre, quello che non mi aveva neanche riconosciuto. Picchiavi mia madre e le facevi credere che fosse colpa mia se il vostro matrimonio era andato a puttane, ma sappiamo entrambi che in realtà è colpa tua e della tua violenza. Adesso vengo a sapere che l'anno dopo il divorzio tu eri già sposato e già aspettavi un'altra figlia. Perché lei l'hai riconosciuta e a me no?!
Cameron e Seb strinsero la presa sulle mie spalle, sapendo che stavo perdendo la calma. Ma avevo bisogno di affrontarlo, per potermi lasciare tutto alle spalle e andare avanti.
Axel mi guardò con un'espressione seria, voleva dire qualcosa ma Lenora lo interruppe:
—pensi che con me sia stato un padre modello, Aaron? Le persone non cambiano, quelli come lui soprattutto. Mi ha insultata, fatta sentire una nullità, se solo sapessi quante paranoie ho in testa per colpa sua... La sua amata mogliettina di seguito, nulla di quello che mi rappresenta gli va bene, a nessuno dei due. Mi hanno lasciata nelle mani dei genitori di Wyn e devo ringraziarli per essersi presi questa responsabilità non indifferente.
La guardai, e potei capirla, Axel Hoffmann non era stato un buon padre per nessuno dei due. A quanto pare, neanche le nostre madri, per quanto diverse fossero, erano state le migliori. Avevamo già qualcosa in comune.
Axel sospirò —andiamo, ragazzi. Perché non ci lasciamo tutto alle spalle? Sono vostro padre— Lenora sbuffò e gli si avvicinò di qualche passo —tu non sei più nulla per me, chiaro? L'unico uomo che potrò mai considerare mio padre è Alejandro Rivera, tu e tua moglie non siete niente— gli disse e poi si allontanò a grandi passi, Wyn non esitò neanche un momento a seguirla.
Io non dissi nient'altro e mi allontanai.
—non ti avvicinare ad Aaron, chiaro?
Sentì minacciare da Sebastián, mentre mi allontanavo, mentre scappavo di nuovo da mio padre.
WYN.—Lenora! Aspetta un attimo!
Le dissi seguendola, ma camminava troppo veloce e c'erano troppe persone.
—Lenora!
La chiamai di nuovo e lei si bloccò, per poi voltarsi.
—ti rendi conto? Non bastavano Axel e Candice Hoffmann, adesso viene fuori che ho un fratello e che questo è Aaron Barlow, roba da non credere.
Neanche io riuscivo a crederci, due delle persone più importanti della mia vita erano fratello e sorella e non lo avevano mai saputo. Non si conoscevano, eppure avevano un minimo dello stesso sangue, erano famiglia.
Lenora scosse ancora la testa, avrei voluto dirle qualcosa, ma cosa avrei dovuto dire in una situazione del genere? Ero ancora sconvolta, avevo visto l'uomo che aveva sempre trattato male la mia migliore amica, che allo stesso tempo era l'uomo che aveva picchiato lui.
Sentì una fitta al petto, come stava? Avrei dovuto chiamarlo? Avrebbe voluto parlarmi? Probabilmente no, ero l'ultima persona che avrebbe voluto sentire in quella situazione.
Eppure, aveva fatto in modo che io e Lenora andassimo a vivere a casa sua... E adesso? I ragazzi ci avrebbero volute ancora? Lenora sarebbe voluta venire lì?
—perché non torniamo in camera e ti sfoghi? Così non facciamo scenate davanti a tutti— le proposi, lei mi guardò e poi annuì, si avvicinò a me, mi prese per un braccio e iniziò a trascinarmi verso i dormitori.
Una volta arrivate al nostro piano, però, fummo fermate da Claire Morrison —senti, adesso non ho né il tempo né la pazienza per sopportarti, quindi, qualsiasi cosa tu abbia da dire, può aspettare— le disse Lenora cercando di superarla, ma lei ci bloccò —ho appena sentito Cam e mi ha detto cosa è successo. Tu ed Aaron siete fratelli— disse, la mia amica sbuffò —cavolo, complimenti, era questo che avevi da dire?— domandò Lenora innervosita, ma non aspettò che Claire la rispondesse e se ne andò.
Poi, la bionda guardò me —so che andrete a vivere sotto lo stesso tetto e so anche che è stata un'idea di Aaron, ma non credi che abbia già sofferto abbastanza per colpa tua? Se fossi stata in te non avrei accettato, gli farà male vederti tutte le mattine— mi disse quasi accusandomi, cosa? Ma stava scherzando, giusto? —come hai detto tu, è stata un'idea di Aaron, quindi la tua scenata di protezione, gelosia o quel che è, è alquanto inutile, Claire.
La sua espressione si fece dura, provava qualcosa per lui? Non volevo saperlo, non doveva interessarmi, non dovevo essere gelosa.
Eppure volevo saperlo, mi interessava, ed ero gelosa.
Dovevo convivere con l'idea che un giorno qualcun'altra me lo avrebbe portato via, soprattutto se io non facevo nulla, ma non sapevo cosa provato per lui.
Perché tutto doveva essere così complicato?
—tu non te lo meriti, Bronwyn.
Sospirai.
—e tu non metterti in situazioni che non ti riguardano, Claire.
Mi allontanai da lei, cercando di impedire alle sue parole di rimbombare nella mia testa.
Lenora aveva bisogno di me.

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My Secret Desire
Romance"era sempre stata lei, anche quando mi ero negato, era lei il mio desiderio nascosto, quello che volevo quando scendeva la notte" (When The Night Comes Down series. Libro 1) Si chiama Aaron Barlow ed è il mio ex vicino di casa. Abbiamo vissuto uno...