Bugie e cioccolata

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Robs

-Qual è il piano?-

-La porti alla festa, come accordato-

-E poi?-

-Poi basta, vedremo domani cosa fare-

-Okay- rispondo.

-Andiamo?- chiede Giorgio e Davide lo segue verso la porta d'ingresso; mi fanno segno di raggiungerli con la mano, così prendo il telefono appoggiato sul tavolino e mi alzo.

-Le hai detto della festa, vero?- chiedono.

-Ovviamente- rispondo

-Ci vediamo domani allora- mi salutano e si allontanano così come faccio io.

Percorro velocemente il viale di casa e, una volta entrata in camera, mi stendo sul letto.

Gaia non accede su whatsapp da stamattina, così, non sapendo che fare, mi dedico alla preparazione dei miei amati pancakes.

Finisco per mangiarne tre interi, guarniti di cioccolato fondente e fragole zuccherose; okay, forse mangio un po' troppo, ma fin quando il mio corpo non me risentirà, non ho intenzione di smettere. Alla fine sono magra, e poi vado a correre tutti i week end, quindi non devo ricorrere a nessuna dieta.

Mi guardo allo specchio tentando di scorgere qualche rotolino nascosto, ma per fortuna non ne trovo,evidentemente non esistono.

Mi rallegro e inizio un balletto in stile Activia - Shakira e poi mi ristendo sul letto.

Si fa una bellissima vita quando in casa non ci sono i genitori, non si fa proprio un cazzo, nel vero senso della parola.

Il telefono squilla mentre sono nel meglio del mio riposino pomeridiano.

Maledico mentalmente chiunque mi abbia chiamato, ma smetto di farlo non appena leggo sullo schermo il nome di Gaia.

-Dimmi- il tono di voce seccato.

-Dove sei?- chiede.

-A casa, vieni?-

-Chiedo un attimo- risponde

Attendo con ansia la sua risposta, e pochi istanti dopo la voce di Gaia ritorna alla cornetta del telefono.

-Ti aspetto- rispondo.

E aggancio.

Gaia

-Vado da Robs- avviso i miei e nel frattempo mi lavo i denti e metto gli occhiali da sole.

-Torni per cena però, per le nove qua-

Annuisco a mia madre e prendo le chiavi che mi lancia mio padre dal divano.

Le prendo al volo per fortuna.

-Portati i compiti-

Alzo gli occhi al cielo per le parole che ha appena detto mia madre.

-Ho già fatto tutto- mento.

-Anticipateveli allora- mi fa l'occhiolino.

-D'accordo- rispondo. Preferisco non far incazzare mia madre, alla fin fine mi concede di tutto, e non vedo per quale motivo debba deluderla o litigarci.

A casa non c'è quasi mai; la maggior parte del tempo infatti è fuori per lavoro con papà, già è tanto che in questi giorni siano qui insieme.

Da un lato dovrei passarci più tempo, ma non saprei proprio di cosa parlare.

Prendo lo zaino e apro la porta d'ingresso; il rumore dei miei passi rimbomba mentre scendo le scale.

Infilo le earpods e premo su 'play', in questo modo arriverò a casa di Robs molto velocemente.

Se restoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora