Una proposta allettante

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Federico

Gaia non mi rivolge la parola da ieri sera, non capisco per quale motivo si fosse innervosita tanto quando abbiamo iniziato a parlare della serata di fine anno, non sa nulla di quello che Giulia ha da dirle.
Forse mi sono un po' irrigidito, ma non c'era motivo di andare via in quel modo.

Fatto sta che stamattina siamo entrati ognuno per conto proprio, lei con Robs e io con i miei amici.

-So di non essere bravo in amore- dice Giorgio mentre saliamo le scale.

-Ma credo che la stiate facendo troppo lunga per una cretinata- mi da una pacca sulla spalla.

-Non è colpa mia, è lei che ha iniziato- mi difendo.

Giorgio alza le sopracciglia.

-Okay, d'accordo, hai ragione- sospiro.
-E per la cronaca, quello scontroso sei stato tu, ieri non le hai rivolto la parola- mi ricorda.

-È solo che sono nervoso, Giulia è in grado di fare di tutto e quella proposta ieri è stata ... -

-Ascolta- mi interrompe Giorgio.

-Sappiamo entrambi che chiunque le dirà quello che hai fatto quella sera, creerà problemi alla vostra relazione-

-Ma se vado al ballo con Giulia sarà uguale, non si è mai visto un fidanzato che va al ballo con un'altra- gli ricordo.

-Ti sei cacciato tu in questo guaio- mi ricorda Giorgio.

Entro in classe e poggio lo zaino sul banco, non capisco perché vada così male quando c'è in mezzo quella stronza.

-Non entri?- domando a Giorgio.

-Prendo un caffè al distributore, vuoi qualcosa?-

-Sono apposto, grazie- gli sorrido.

Giorgio

-Cosa ci fai qui?- chiedo acido a Giulia, è appoggiata al distributore delle bevande ed ha un fare alquanto sospetto.

-Non si può prendere neanche più un caffè in pace?- risponde acida, preme le sue unghie laccate sui pulsanti e digita per un cappuccino, minuti interminabili si susseguono nel corridoio dove il resto degli studenti si accinge ad entrare nelle proprie classi.

-Senti un po'- dice una volta lasciato libero il distributore.

-Federico non ha intenzione di cambiare idea, vero?-

Annuisco freddo nel vago tentativo di distoglierla dal suo piano malvagio.

-Sai che se non verrà con me le dirò tutto, vero?-

-Non capisco per quale motivo lo stia dicendo a me, Giulia- le rispondo torvo.

-Non sei molto sveglio- sorride perfida.

-Dove vuoi arrivare?- sospiro prendendo il caffè dal distributore.

-Che ne dici se ne parliamo oggi pomeriggio?- ghigna maliziosa.

-Dal Caffè Ravenna alle sette- dico andando via, Giulia mi supera entrando in classe e mi sorride compiaciuta della mia scelta.

Le ore di latino, chimica e fisica passano lentamente, forse fin troppo.
Federico non apre bocca riguardo Gaia, l'ho vista stamattina a scuola ma non si sono neanche parlati.

-Devi parlarle- gli dico scendendo le scale.

-Non dobbiamo andare a pranzo?- domanda evitando il mio consiglio, tiro fuori una sigaretta dallo zaino e lo fermo prima che si unisca al resto dei nostri amici.

Se restoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora