Appuntamento

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Prima di leggere, vi avviso che questo capitolo è abbastanza lungo. Se doveste annoiarvi nel leggerlo, ricordate che la fine è la parte più bella.
Buona lettura ❤

Gaia

-Tesoro, quando esci chiudi a chiave, noi torniamo molto tardi!-

Mia madre è in cucina, è seduta allo sgabello della zona colazione ed è intenta nello scrivere qualcosa al computer, sta lavorando.

Io invece sono in salotto, con il telefono in una mano ed il telecomando del televisore nell'altra.

Tra circa due ore c'è questo maledetto appuntamento con Federico al quale non voglio neanche andare. Robs mi ha costretta, ieri sera abbiamo parlato tantissimo al telefono, credo almeno due ore e mezzo.
Il problema è che io mi vergogno di andare lì e di incontrarlo, sarà una figura di merda assurda.

Che poi non ho ancora capito se lui sa già di questo appuntamento o no.

Robs mi ha detto di stare tranquilla e di farmi carina, ma queste informazioni non bastano. Sono incredibilmente nervosa e tesa, non ho voglia di dare altro spettacolo.

-Cosa fai stasera, gioia?- papà mi accarezza i capelli e si siede vicino a me.

-Esco con Robs e Maia- rispondo indifferente.

-Abbiamo una cena oggi- continua la mamma.

-Se vuoi passare da noi, c'è Massimo con due nostri amici, vieni, a loro farebbe piacere- mi sorride.

È seduta allo stesso posto di prima, gambe accavallate e unghie smaltate, come sempre risulta una figura curata ed imponente, e io vado fiera di questo modo di essere di mia madre.

-Avete intensificato le cene con gli amici, ho notato- rispondo.

-Anche noi abbiamo una vita attiva- mi guarda storta mia madre.

-O pensi di divertirti solo tu,qui dentro?-

-Verrò- continuo sorridendo, e tentando di evitare discussioni, in questi casi è meglio tagliare corto.

-Gioia, entro le dieci devi essere lì, via Geraneo, il palazzo più grande- dice.

-Sì papy-

Corro in bagno e mi butto sotto la doccia, mezz'ora dopo le mattonelle rosse del bagno sono opache, così come il resto della stanza. È tutto una nuvola di profumo di shampoo e bagnoschiuma.
Entro in questa condensa profumata e mi asciugo i capelli. Devono essere perfetti stasera.

Quando hanno ormai preso la forma liscio spaghetto leggermente ondulato sulle punte, inizio a modularli con le dita e li blocco con una spruzzata di lacca. Il dilemma è cosa indossare adesso. Non so cosa mettere, davvero.
Corro in camera dopo aver spruzzato il deodorante ed un bel po' di profumo, e poi apro le ante dall'armadio e i cassettoni,insomma, apro tutto ciò che contiene vestiti. Non posso mettere dei pantaloncini, sono decisamente troppo corti e il mio culo non è abbastanza perfetto da poter stare bene con dei cosi del genere. Scosto diverse grucce e arrivo ad un vestitino nero, sarebbe perfetto, ma non mi convince.
Nel cassettone c'è una gonna a campana a vita alta color prugna. Credo che vada bene. Prendo una canotta bianca dal cassetto in alto e indosso tutto. Come scarpe credo che le vans vadano più che bene, dopo tutto è solo un appuntamento, e i tacchi sono quelle classiche cose estremamente inutili.
Sto bene tutto sommato, considerando anche non mi sono truccata.

-Robs è qua!- sento le urla di mia madre.

-Aprile e falla salire!- rispondo.

Corro in bagno e rimetto tutto quello che ho lasciato in disordine a posto, giusto in tempo per l'arrivo di Robs.

Se restoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora