Federico
Siamo sul divano, lei stesa su di me, con le mie braccia che la tengono stretta.
Forse sembra palese dirlo, ma stare sdraiati insieme sul divano è appagante quanto una sana andata a letto.
Gaia sta dormendo, ha il viso appoggiato sul mio petto e le mie dita le accarezzano la fronte e i capelli lentamente.
Ogni tanto sospira più pesantemente, gira la testa dalla parte opposta e dice qualcosa di incomprensibile: parla nel sonno.È così carina, sembra una bambina innocente, e il suo viso ha un'espressione appagata e tranquilla.
-Federico?- chiede improvvisamente alzando lo sguardo verso di me.
-Cosa c'è?- le rispondo dolcemente, baciandole la mente.
-Facciamo qualcos'altro- dice irrigidendosi.
-Vuoi alzarti?-
-Sarebbe una buona idea- sorride.
Ha i capelli arruffati e le guance rosse: è bellissima
Mi sollevo e poco dopo lo fa anche lei, siamo in piedi faccia a faccia.
-Quanto tempo abbiamo ancora?- domanda.
-Sono appena le undici- rido
-Abbiamo ancora tanto tempo, sai come sono i nostri genitori, no?- la rassicuro.
-Sì- sorride.
-Adesso però spiegami cosa è successo prima-
La raggiungo dietro il bancone della cucina e la prendo da dietro cingendole la vita,lei adora quando faccio così.
-Non è niente, davvero- mi rassicura girandosi.
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia a stampo, è un bacio casto e breve, ma genera comunque una scossa calda in tutto il mio corpo.
Le accarezzo la vita e scendo sul sedere, lei si irrigidisce per un istante ma poi si rilassa.
L'eccitazione è troppa, e la voglia di entrare dentro di lei è tanta, fin troppo forte.
Ho le orecchie infuocate, le bacio il collo lentamente tentando di contenere la voglia irrefrenabile che ho.
-Sei ... meravigliosa- le sussurro.
Gaia si gira verso di me e mi bacia, la sua lingua chiede ingresso alla mia.
Mi spinge verso il muro, adesso è lei ad avere il controllo.
Ansima al minimo tocco, sono quasi sul punto di sfilarle quel sottilissimo vestito rosso fragola che indossa, ma c'è qualcosa di strano che mi blocca ogni qualvolta voglia riuscirci.-Dimmi cosa c'è- mi fermo.
Lei si separa da me, respira affannosamente.
-Siamo sul punto di prima, allo stesso identico punto- dice.
-Non capisco- ripeto.
-Stavamo quasi per ... voglio dire ... tu volevi questo, no?-
Gaia mi guarda e abbassa lo sguardo, sembra quasi imbarazzata da ciò che ho appena detto.
-Io non volevo solo questo- sussurra, la sua voce sembra quasi rotta.
-Io ... non intendevo quello, cioè ... - tento di giustificare le mie intenzioni, ma credo di aver sbagliato tutto come sempre, uso le parole sbagliate e non me ne accorgo neanche.
-"Cioè" cosa, Federico? Cosa?- Gaia si avvicina, ha gli occhi lucidi.
-Il tuo unico scopo era quello di portarmi a letto?- la voce muore in gola, è sul punto di piangere.
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Se resto
Romance'Tutto inizia per un motivo, tranquilla, se sono entrato nella tua vita è perché dovevo farlo' Gaia Celestini non credeva che un giorno sarebbe successo, queste cose capitano solo nei film. #Copyright