love•hate || minsung

15

Minho si svegliò per primo, trascorrendo il tempo ad ammirare il ragazzo addormentato tra le sue braccia.
Il sole aggiungeva un leggero bagliore alla sua pelle, le sue guance paffute e le sue lunghe ciglia.

Non riusciva a credere di essere amico di una persona così bella.
Non poteva assolutamente più negarlo a se stesso, Han Jisung era semplicemente bellissimo.

"Ti piace quello che vedi?" scherzò Jisung aprendo lentamente gli occhi.

"In realtà sì."

Jisung iniziò ad arrossire e colpì leggermente il petto dell'anziano. "Yah! Hyunngg! Non scherzare così." piagnucolò mentre affondava la sua faccia nel petto del ragazzo.

"Chi ha detto che stavo scherzando?"

"Andiamo a fare colazione." disse il minore alzandosi di scatto.
"Vado a prepararmi adesso." e si allontanò, lasciando Minho ridere tra sé.

Quest'ultimo si alzò e andò nella sua stanza a farsi una doccia, abbastanza veloce per non far aspettare troppo il ragazzo.

Jisung era andato in un bagno delle camere degli ospiti.
Cercava a tutti i costi di evitare lo specchio, di scrollarsi di dosso i suoi pensieri, ma appena era entrato nella doccia vi era stato travolto.

Perché è così carino all'improvviso? Perché mi odiava? Se stesse solo fingendo di piacergli? Perchè...perché Felix ha minacciato la loro amicizia? Ha intenzione di andarsene come tutti gli altri? È pietà? Cos'è? Sono orribile, lui mi ha visto letteralmente provare a farmi fuori.
Sono una causa persa.

Iniziò a piangere ma finì rapidamente con la doccia, singhiozzando di tanto in tanto.
Si asciugò e si vestì, fermandosi a guardarsi allo specchio.
Questo lo fece piangere di nuovo. Odiava ciò che vedeva.

Un colpo alla porta lo fece uscire dal suo stato di trance e si asciugò rapidamente il viso.
Quando l'aprì si trovò di fronte a Minho.

Notò gli occhi rossi e gonfi e senza pensarci due volte, abbracciò il ragazzo.

"Ji... cosa è successo?"

"Perché?"

"Perché cosa Ji?"

"P-Perché all'improvviso sei così gentile?"

"Oh...beh, ho realizzato che il modo in cui mi stavo comportando era sbagliato. Ti odiavo senza alcun motivo, ed era infantile. Non meriti di essere trattato come ti ho trattato io ti meriti di meglio, quindi ho deciso di essere migliore."

"Quindi...mi hai odiato senza motivo?"

"Sì, fondamentalmente. È infantile e stupido, lo so."

"Cosa ti ha fatto capire...?"

"Tu. Tu mi hai fatto capire. Ora basta pensarci e andiamo al bar a fare colazione." Minho gli asciugò le lacrime prendendogli dolcemente la mano.

I due ragazzi andarono al bar e decisero di ordinare qualche muffin con gocce di cioccolato e i soliti americano freddi.

"Sungie?"

"Sì Min?"

"Grazie."

"Per cosa?"

"Per avermi dato una possibilità. Anche dopo tutte le stronzate che ti ho detto, mi hai perdonato e sei stato disposto ad essere mio amico."

"Mhmh, non farmene pentire hyung."

"Non lo farò. Lo prometto."

I due ragazzi intrecciarono i mignoli, fissandosi dolcemente negli occhi, perdendosi l'uno dell'altro.

All'improvviso, sei ragazzi rumorosi entrarono nel bar.
Videro i loro due amici e decisero di avvicinare le sedie al loro tavolo, anche se il tavolo era troppo piccolo.

I due ragazzi interruppero il contatto e salutarono i loro amici.

"Come va ragazzi?" chiese Felix, ancora scettico nei confronti di Minho.

"Tutto apposto, Felix. Cosa ci fate qui?"

"Mmh ci stavamo annoiando così abbiamo deciso di seguirvi."

"Okay questo è inquietante." affermò Jisung.

"Dovrai farci l'abitudine..." sbuffò Minho.

Tutti iniziarono a ridere mentre Felix sembrava offeso.

[...]

I ragazzi parlavano e ridevano.
A loro non importava quanto fossero rumorosi. Rimasero nel bar per almeno due ore a parlare, prima di decidere di separarsi.

"Jisung possiamo tornare a casa mia a prendere la tua roba e poi se vuoi posso accompagnarti a casa."

"Va bene hyung." sorrise al ragazzo, temendo segretamente di tornare a casa anche se suo padre non era lì.

Gli sarebbe mancata la presenza dei ragazzi.

[...]

Mentre camminavano verso la casa di Jisung si presero un po' di tempo, godendosi ogni minuto insieme.

Quando arrivarono Minho notò un'espressione corrucciata farsi strada sulle labbra del più piccolo.

"Ci vediamo domani, okay Ji?"

"Mhmh a-a domani hyung."

E con ciò i ragazzi si separarono, avendo però entrambi in mente l'altro.

•••

questo capitolo è più corto :(