Gli otto ragazzi si incontrarono davanti al cancello alla fine della giornata scolastica, un ragazzo in particolare però non ne era contento.
Minho era incazzato all'idea di dover passare il pomeriggio con Jisung, e non fece neanche uno sforzo per nasconderlo.
Andarono nel loro solito bar e si sedettero tutti nel grande separé.
Jisungi si sedette sul bordo, ancora molto nervoso. Presero tutti gli ordini e continuarono la loro conversazione.
"Quindi Jisung, quanti anni hai?" chiese Chan.
"Diciassette, voi?" rispose con calma, e per qualche ragione il suo parlare tranquillamente aveva infastidito Minho.
"Io, Minho e Changbin diciotto. Gli altri hanno più o meno la tua età." e Jisung si limitò ad annuire.
"Uhm..." iniziò chiaramente esitante con le sue parole.
"Si...?" si chiese Felix ad alta voce.
"Ho una domanda per voi ragazzi, più specificamente per te Felix."
"Okay, dicci pure."
"Perché?"
"Perché cosa?"
"Perché avete deciso di fare amicizia con me?"
"Dio, non puoi essere grato che ci siamo anche offerti di essere tuoi amici? Sei insopportabile." scattò Minho prima che Felix potesse rispondere.
Jisung fece un respiro profondo e annuì, guardando in basso.
"Ehi Jisung, ignoralo. Comunque, mi sembravi solo...volevo essere tuo amico." Felix lo confortò massaggiandogli dolcemente la schiena.
"No no, è ok. Ha ragione." Jisung si accigliò mentre teneva la testa bassa.
Minho sentì un nodo allo stomaco. Non intendeva davvero turbare il ragazzo, semplicemente non pensava mai prima di parlare.
Avrebbe voluto così tanto abbracciare quel bambino in quel momento, ma non lo avrebbe mai ammesso.
"Comunque Jisung, vuoi che ti accompagniamo a casa?" chiese Chan.
Jisung avrebbe voluto, ma non poteva peggiorare le cose per se stesso.
Cazzo, mio padre mi ammazzerà.
Il suo viso diventò pallido e iniziò a tremare.
"U-uhmm n-no tranquillo non ce n'è b- bisogno." balbettò accendendo il telefono.Guardò l'ora e spalancò gli occhi. Erano solo le quattro del pomeriggio ma era in ritardo.
Oltre ad aver saltato le lezioni, sarebbe arrivato tardi a casa.Agli occhi di un normale adolescente, sarebbe stato divertente.
Nel suo caso, non lo era affatto."I-io devo proprio andare. Grazie mille ragazzi. Ci vediamo a scuola domani?" disse in fretta mentre si alzava.
Lo guardarono, osservando i movimenti che faceva."Okay ciao Jisung!" lo salutarono tutti, tranne beh... sappiamo chi.
[...]
Jisung tornò rapidamente a casa, terrorizzato dalle conseguenze che avrebbe dovuto affrontare.
Quando si avvicinò alla sua porta, questa si aprì. Suo padre era lì, pericolosamente incazzato."Dove cazzo sei stato, eh? Ti sembro coglione per caso?!?"
"P-papà mi dispiace tanto!"
"Anche oggi hai saltato la lezione. Dimmi, mi prendi per il culo?! Pensi che io sia stupido, non è così?!" suo padre lo afferrò per un braccio e lo trascinò rudemente in casa. Iniziò a picchiarlo urlandogli contro insulti.
Jisung non poteva fare altro che piangere mentre suo padre lo picchiava incessantemente, peggiorando quando lo vedeva piangere.

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love•hate || minsung
Fiksi Penggemarlee minho x han jisung boyxboy •smut ⚠️tw⚠️ •omofobia •autolesionismo •parla di suicidio •bullismo •possibile disturbo alimentare se qualcuno di questi ti dà fastidio, PER FAVORE, non leggere. (questa non è la mia storia, sto traducendo quella di @a...