love•hate || minsung

11

Felix e Jisung camminarono verso la casa di Minho, tenendo le braccia legate per tutto il tempo.
I due ragazzi parlarono di tutto e di niente mentre camminavano.

La casa di Minho era abbastanza vicina, a dieci minuti a piedi da quella di Jisung.

L'ansia lo stava divorando.
Lui e Minho vivevano stili di vita completamente diversi e lui semplicemente non era pronto ad affrontarlo.

"Sai Ji, non dobbiamo entrare se non vuoi. Possiamo sempre andare a casa mia. Riesco a sentire il tuo cuore battere."

"Nono, Lix. Starò bene."

"Se hai bisogno di andartene, fammelo sapere. Promesso?"

"Promesso." i due ragazzi intrecciarono i mignoli, facendo una promessa l'uno all'altro.

Felix aprì la porta e condusse Jisung in soggiorno per posare la borsa.

"Dove sono tutti?" chiese Jisung.

"Probabilmente sono in cucina, vieni Ji."

Lo seguì in cucina, ed eccoli lì. Erano tutti seduti a parlare e mangiare spuntini.

"Che cazzo ci fa lui in casa mia?" Minho era furioso non appena vide il ragazzo in piedi nella sua cucina.

"I-io–" iniziò Jisung ma fu interrotto da Felix.

"L'ho invitato io."

"Perché?"

"Non escluderò Jisung solo perché sei uno stronzo. Adesso sii gentile o te ne vai."

"È la mia casa idiota!"

"Ed è il mio migliore amico idiota!"

"Lee Felix."

"Lee Minho."

"P-posso s-semplicemente andarmene." disse Jisung iniziando lentamente a indietreggiare.

"Si grazie."

"No, per favore resta!"

Minho e Felix avevano richiesto due cose completamente diverse allo stesso tempo.

"Minho per favore. Lascialo stare. Non resterò qui se non posso stare con il mio migliore amico." Felix lo guardò con occhi da cucciolo.

Nessuno, e ripeto nessuno, poteva resistere agli occhi da cucciolo di Felix.

"Fanculo! Va bene!" Minho si voltò e continuò quello che stava facendo prima dell'arrivo dei ragazzi.

"F-felix posso parlarti? Da solo per favore." Jisung chiese a bassa voce.

"Certo!" Felix lo portò in una camera degli ospiti in modo che potessero parlare in pace.

Non appena chiuse la porta, Jisung iniziò a singhiozzare. L'altro si affrettò a correre ad abbracciarlo.

"Ehi Ji, va tutto bene. Sono qui." strofinò la mano sulla sua schiena, calmandolo.

"I-io sono davvero così inutile Lix? Sono davvero così-"

"No, certo che no Ji!" lo interruppe "Minho è solo uno stronzo. Per favore non lasciare che le sue parole ti feriscano. Non lo ascoltare, okay?" Jisung annuì con la testa mentre continuava a piangere sulla spalla del suo migliore amico.

Quando finalmente si staccò, si asciugò le lacrime. Felix lo abbracciò e lo portò in soggiorno, visto che la cucina era ormai vuota.

Quando Minho alzò lo sguardo, vide gli occhi gonfi rossi di Jisung.
Si sentì a pezzi, sapendo che era sicuramente lui la causa. Seppellì il senso di colpa con la rabbia per la millesima volta e continuò a guardare il film che stavano guardando.