35

1.2K 66 63
                                    

"Com'è?" chiese dolcemente Minho afferrando la mano del ragazzo, con le guance piene, che aveva davanti a sé.

"Buoniffima." rispose facendolo ridere.

"Ti fa sentire almeno un po' meglio?"

"Sì. Grazie mille" Jisung si sporse sul tavolo dandogli un veloce bacio sulle labbra.

"Sei proprio uno scoiattolo." afferrò il telefono iniziando a digitare qualcosa.
"Ecco, siete identici" mostrò l'immagine dell'animale con la bocca piena di ghiande.

"Ehi! Non è vero. MH."

Mangiarono la loro cheesecake, passando tutto il tempo a parlare e ridere.

Durante il ritorno verso casa, i ragazzi camminavano in silenzio. Ma non quel silenzio imbarazzante, che mette disagio, anzi, tutto tra loro sembrava così piacevole e il silenzio in cui erano immersi era confortevole.

"Jisung..." Choonhee si alzò non appena entrarono in casa.

"Sì?"

"Mi dispiace, non hanno idea di cosa stiano facendo! Hanno bisogno di te in tribunale domani... sono davvero disorganizzati, oh mio-"

"Mamma calmati, spiega." disse Minho, portando Jisung a sedersi con loro.

"Hanno sbagliato tutto. Non lo so ma hanno bisogno di lui in tribunale così la giuria può decidere se è colpevole o innocente. Domani. Avrebbero dovuto informarci prima." Choonhee era infuriata.

"O-oh..." il ragazzo guardò in basso, poi alzò rapidamente lo sguardo, uno che solo Minho aveva visto. Lo stesso di quando erano stati nella sala conferenze qualche ora prima.

"Mi assicurerò che ottenga ciò che si merita." disse Jisung a bassa voce.

"Wow" disse il corvino "Il Jisung vendicativo è sexy."

"Hyung!"

"Ehi sto solo dicendo." scrollò le spalle.

"Sisi ok piccioncini ora potete andare, mi raccomando Jisung ricordati di domani..." la coppia annuì e la salutarono, dirigendosi verso la stanza del maggiore.

Jisung era ancora arrabbiato e lo si poté intuire da come sbatté la porta.

"Jisung."

"Che c'è"

"Vieni" disse aprendo le braccia, pronto ad accoglierlo. Il castano non se lo fece ripetere due volte e si precipitò nel petto del suo ragazzo.

In quel momento aveva bisogno di affetto, di sentirsi protetto. E solo Minho era capace di farlo sentire in quel modo.

"Tu cosa faresti al posto mio?" chiese tutto ad un tratto tirando su lo sguardo incrociandolo al suo.

"Beh io gli avrei già spaccato la faccia" ridacchiò l'altro lasciandogli un bacio sul naso.

"Giusto, tu sei più coraggioso di me" sorrise malinconicamente e abbassò nuovamente la testa, affondando il viso nell'incavo del suo collo.

"Mi fai il solletico!" si allontanò di scatto dal più piccolo che però si riattaccò al suo corpo, iniziando a vagare in tutti i suoi punti deboli. 

Ovviamente Minho si mise in difesa, iniziando così una guerra di solletico.

"AHAHAH AIUTO BAST- AHAHAH M-MINHO NON RESPIRO AHAHAHAH ASPETTA" urlò a corto di fiato il più basso.

Minho, soddisfatto, mollò la presa sul suo corpo permettendogli di prendere aria.

Prese tempo per ammirare il ragazzo davanti a sé: viso arrossato e sudato, capelli scompigliati e fiato corto.

love•hate || minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora