Dopo la scuola, Felix aveva invitato Jisung ad andare al bar con loro, ma dovette rifiutare educatamente poiché aveva paura di cosa gli avrebbe fatto suo padre se fosse tornato in ritardo di nuovo.
Così salutò tutti lasciando per ultimo Felix per poterlo abbracciare.
"Secondo te che cosa lo infastidisce?" chiese Jeongin, guardando Chan con grandi occhi da cucciolo.
"Non lo so. Sono preoccupato per lui." sospirò guardando il ragazzo misterioso abbracciare Felix.
"Chi se ne frega? Se ci fosse qualcosa che lo infastidisce non sono comunque affari vostri. Se avesse voluto farvelo sapere, ve lo avrebbe detto. Possiamo smetterla di parlare di lui per una volta? Cristo! È sempre Jisung questo, Jisung quello! LO ODIO!" scattò Minho e tutti lo guardarono con gli occhi spalancati.
"Mi-mi dispiace. Ora devo andare. Mio padre ha bisogno di me a casa." Jisung tirò su col naso mentre si voltò e iniziò a camminare.
Il gruppo guardò il ragazzo allontanarsi e non appena fu fuori dalla loro vista, si girarono tutti verso Minho.
"Che c'è?" chiese innocentemente.
"Cos'hai contro di lui, sul serio." gli chiese Chan con calma.
"Non vedo perché devo giustificare l'odio di qualcuno. Solo perché siete tutti suoi amici, non significa che io lo voglia essere!"
"Nessuno ha detto che devi essere suo amico, ma mostragli solo il rispetto umano di base Minho! Com'è possibile che sei cresciuto in una famiglia ricca e non hai buone maniere?"
"Uso le buone maniere quando penso che qualcuno meriti il mio rispetto."
"COSA DIAVOLO TI HA MAI FATTO? CHE CAZZO HA FATTO PER NON MERITARSI RISPETTO?" Felix interruppe la conversazione tra Minho e Chan, perdendo la pazienza.
"È UN FOTTUTO ESSERE UMANO HYUNG. NON È PERFETTO. NOI NON SIAMO PERFETTI. NESSUNO È PERFETTO. COSA TI HA FATTO DI MALE?!"
"Felix non sono dell'umore giusto per le tue cazzate in questo momento. Ci vediamo domani ragazzi." detto quello Minho se ne andò. Uscì rapidamente dall'edificio e si diresse dal suo autista.
[...]
Mentre Jisung stava tornando a casa, non poté fare a meno di sentirsi peggio con se stesso.
Non sono abbastanza bravo? Sono davvero così inutile? Fanculo! Voglio dire, anch'io mi odio, ma non mi conosce nemmeno!Quando tornò a casa, notò che l'auto di suo padre non era nel vialetto.
Strano, normalmente mi starebbe aspettando.
Entrò in casa sua e, senza sorpresa, suo padre non era in casa.Colse l'occasione per mangiare un panino in modo da non morire completamente di fame la notte.
Vide un biglietto sul frigo, suo padre era in viaggio d'affari.Non aveva molta fame ma sapeva che aveva bisogno di mangiare, così si costrinse a mangiare il panino.
[...]
Minho tornò a casa e la trovò vuota, i suoi genitori erano partiti per un altro viaggio d'affari. Si precipitò con rabbia nella sua stanza, gettando giù la borsa.
"Signorino, dovreste venire a mangiare." disse educatamente la cameriera della famiglia Lee, Somin.
"Non ho fame adesso!" si lamentò Minho.
"Va bene ho capito" e con questo se ne andò.
Minho fece in fretta i compiti e poi andò a dormire.
[...]
Il giorno dopo a scuola, Jisung evitò tutti a tutti i costi. Durante il pranzo andò sul tetto, stavolta seduto rannicchiato in un angolo. Mise le cuffie e avviò la sua playlist.
Cominciò a piangere, ripensando a tutto.
Sono così...inutile. Sapevo che Minho hyung mi odia, ma sentirglielo dire suonava così... arrabbiato? disgustato? Qualunque cosa fosse, mi ha ferito. Questa è la mia occasione. Alzati e salta Jisung.
Jisung si alzò, guardando oltre il bordo del tetto. La porta sul tetto si aprì e sei ragazzi iniziarono a urlargli dietro, cercando di attirare la sua attenzione. Non riusciva a sentirli, la musica era troppo alta.
Il settimo ragazzo osservava da lontano, studiando ogni mossa di Jisung.
Quest'ultimo sollevò una gamba sul bordo, tirandosi per alzarsi.
Stava per farlo. Finalmente tutti i suoi problemi sarebbero presto svaniti.Improvvisamente però sentì sei paia di braccia avvolgerlo e tirarlo indietro.
Le sue cuffie caddero e tutto ciò che sentiva era il respiro pesante dei sei ragazzi.
Minho era in piedi sul retro, con uno sguardo colmo di colpa stampato sul viso mentre cercava di nascondere ciò che provava veramente per il ragazzino.
"Jisung, Jisung respira, va tutto bene" Chan cercò di calmarlo.
Felix e Hyunjin guardarono Minho, incazzati.
"Mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace..." continuava a ripetere Jisung. "FATEMI VEDERE LA MIA MAMMA! VOGLIO STARE CON MIA MADRE! HO BISOGNO DI LEI!" aveva iniziato a urlare.
Nessuno dei ragazzi sapeva cosa intendesse, ma decisero che non era il momento di chiedere.
"Jisung..." Felix si avvicinò lentamente.
"NON CE LA FACCIO PIÙ!"
"Che cosa c'è, Sungie?"
"I-io..." si bloccò prima che confessasse tutto. "...S-Scusate ve lo dirò quando sarò più a mio agio con voi ragazzi." rotolò per sdraiarsi su un fianco, isolandosi.
"MINHO SEI UN COGLIONE!" Hyunjin si alzò e marciò verso il ragazzo, con l'intenzione prenderlo a pugni in faccia, ma Minho semplicemente andò via prima che lo raggiungesse.
Se ne andò via e iniziò a piangere.
E ora perché piango?!Corse a casa, saltando il resto della giornata. Si sentiva orribile e non gli piaceva.
Non riusciva a individuare il motivo per cui si sentiva così, ma lo odiava.•••
holaaa doppio aggiornamento a caso<3
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love•hate || minsung
Fanficlee minho x han jisung boyxboy •smut ⚠️tw⚠️ •omofobia •autolesionismo •parla di suicidio •bullismo •possibile disturbo alimentare se qualcuno di questi ti dà fastidio, PER FAVORE, non leggere. (questa non è la mia storia, sto traducendo quella di @a...