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Erano sdraiati a parlare mentre alcuni dei ragazzi giocavano con i fiori nel retro.

"Ji?" lo richiamò Felix osservando il cielo.

"Sì Lix?"

"Mi stavo chiedendo, ehm hai smesso... uhm lo sai...di tagliarti?"

"Oh... sì." rispose, sorridendo dolcemente "È stata dura, Lixie, e lo è tuttora. Ci sono ancora momenti in cui quei pensieri mi invadono la mente e i miei impulsi diventano cattivi. Ma ora che vivo con Minho hyung non ne sento più il bisogno."

"Jisung, sono orgoglioso di te." si avvicinò, abbracciando il ragazzo.

Rimasero abbracciati sul prato per un paio di minuti, quando poi furono interrotti da una voce.

"Ji? Vieni un attimo, devo mostrarti una cosa" disse all'improvviso Minho.

"Oh ok, arrivo" si alzò seguendo il maggiore su per le scale.
Si ritrovarono davanti alla finestra più grande della casa, proprio alla fine del corridoio.

"Vedi la luna?"

"Sì."

"Quella è tua madre, vero?"

"B-beh si mi piace pensarlo."

"Ok...ti ho detto che sono sempre qui per te ma...ricorda che anche lei lo è. Si sta prendendo cura di te. Sta vegliando su di te. Guarda come splende brillantemente...ti sta dicendo che stai andando bene. Ti sta dicendo che sei forte. Non dimenticarlo mai. Ricorda che lei brilla per te. Ricorda, qualunque cosa accada, che non è necessario fare quello che ti sei fatto ma nel caso succedesse di nuovo, non ti preoccupare, ti aiuteremo ad uscirne. Nessuno sarà deluso da te. Ti ameremo tutti allo stesso modo. Posso vedere lo sforzo che stai facendo. Mangiare di più, distrarti di più... La vita ti ha trattato come una merda, ma per favore non fingere con me... per favore. Ti amo così tanto e non voglio che tu ti senta costretto a fingere di stare bene. Io sono qui per te. Non vado da nessuna parte."

"Ti amo così tanto hyung." gridò Jisung seppellendo il viso nel petto del corvino. Alzò lo sguardo e Minho gli asciugò le lacrime.

Lo spinse lentamente all'indietro, finché la sua schiena non colpì il muro e unì le loro labbra in un bacio dolce.

"Ora, torniamo da quei perdenti." disse facendo ridacchiare il più piccolo. Minho gli prese la manina e tornarono al piano di sotto.

"Ora state finalmente insieme?" chiese Felix guardando i ragazzi sdraiarsi sul divano.

"Non ancora." disse Minho mentre si avvicinava a Jisung.

"Cosa?! Perché no?"

"Perché ho pianificato tutto. Devi solo aspettare!" sbuffò l'altro iniziando a giocare con i capelli del suo futuro ragazzo.

"Awwww!" Felix fissò i due con le stelline negli occhi.

A dirla tutta, all'inizio non si fidava di Minho. Affatto. Ma vedere quanto Jisung fosse felice con lui, vedere quanto Minho fosse felice con lui, vedere quanto felici si stavano rendendo l'un l'altro... Felix non poté fare a meno di fidarsi.

"Aspetta...ci vai a letto ma non riesci a chiedergli di uscire? Dai Minho."
rise Changbin, contagiando tutti gli altri.

"Ve l'ho detto! Ho preparato tutto! Deve essere perfetto." Minho fece il broncio avvicinando Jisung al suo petto.

"Beh sbrigati." rise di lui Chan.

"Non mettermi fretta, e poi è il nostro rapporto non il tuo." sbuffò.

"Lo so, lo so." alzò le mani in segno di resa il maggiore.
Poi tutti i ragazzi rivolsero la loro attenzione ai ragazzi che stavano ancora giocando a lanciarsi petali. E chi se non Jeongin, Seungmin e Hyunjin?

Il tempo passò velocemente, era ormai quasi l'una di notte e Minho e Jisung erano gli unici svegli.

Erano posti di fronte all'altro, le braccia del castano erano intorno al collo di Minho mentre le braccia dell'altro erano avvolte intorno alla sua vita.

I loro corpi erano premuti l'uno contro l'altro mentre si sussurravano dolcemente cose smielate.

"Ti amo MinMin."

"Ti amo anch'io Ji."

"Mi prometti che non te ne andrai mai?"

"Prometto."

"Aghhh io non ti merito."

"Tu ti meriti il ​​mondo."

"Tu sei il mio mondo."

"Cos'era questo?"

"Lo so, era orribile." rise il più piccolo.

"No, è stato carino." disse poi copiando Jisung, anche se proprio quest'ultimo si era appena bloccato dalle parole del corvino.

"N-non farmi arrossire! Ti odio."aveva esclamato girando la testa dalla parte opposta, per evitare lo sguardo.

"Non è vero tu mi ami."

"No ti odio"

Minho si chinò e baciò dolcemente Jisung. Quando si staccò, il minore fece il broncio e fece ricongiungere le loro labbra.

Minho sorrise nel bacio soddisfatto, attirandolo più vicino a sé.
Le loro gambe erano intrecciate insieme mentre giacevano lì a pomiciare.

Poi i due ragazzi si separarono, riprendendo fiato.
"Ti piacerebbe andare ad un appuntamento in tarda notte al minimarket?" Jisung sorrise all'idea, annuendo velocemente.

Nessuno dei due si preoccupò di togliersi il pigiama, così si infilarono le scarpe e uscirono di casa.

Stavano correndo per le strade, con le dita intrecciate, quelle dita che sembravano fatte apposta per stare insieme.
Si guardarono negli occhi e sorrisero, continuando a correre.

Liberi. Ecco come si sentivano. Come se nient'altro al mondo contasse.

Si fermarono davanti al minimarket, riprendendo fiato. Entrarono, andando subito a prendere un mucchio di cibo spazzatura.
Avevano comprato birra, bibite e tutti i tipi di snack e caramelle.
Una volta che Minho ebbe pagato tutto, si diressero di nuovo verso casa.

"Andiamo sul tetto" disse poi afferando deciso la mano di Jisung, che non aveva neanche avuto il tempo di rispondere.
Anche se sappiamo tutti che la risposta non sarebbe stata di certo negativa.

Si sistemarono sul bordo, alzando gli occhi sul cielo stellato.

"Ehi Ji, posso chiederti una cosa?"

•••
dopo taanto tempo ecco un altro capitolo . 1k ... WOAH

love•hate || minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora