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Sussulto quando Bruce infila l'ago nella mia carne, per ricucire la ferita causata dal proiettile. È tardi per parlare del progetto Arka, sono stanca e vorrei andarmene a letto.

"Vuoi un po' di anestetico?"

"Non mi fa nessun effetto, ma grazie per l'offerta"

Sorrido al Dottor Banner, che cerca di ricucirmi senza farmi male. Tony afferra il fascicolo che ho appena rubato, apre la prima pagina trovandoci una lista di creature mitologiche.

"Che cosa ci fa l'Hydra con questa roba?"

Domanda confuso. Bruce termina di ricucirmi, mi applica un cerotto, con la massima cura, poi mi sorride e mi lascia andare.

"Beh, Tony, posso chiamarti Tony?"

"Direi che ormai è un obbligo, tu hai visto nascere me...zietta"

Sorrido guardando Tony negli occhi. Quando è nato io ero lì, anche se Howard era piuttosto contrariato, dato il lavoro che facevo. Sapeva che ero nell'Hydra, e sapevo che non avevo molta scelta. Nonostante questo, però, non l'ha mai accettato.

"Bene... nipotino... è troppo strano... comunque. Questo è il progetto più importante a cui abbia mai lavorato l'Hydra. Parliamo di una cosa per cui ucciderebbero, ed in fatti ci hanno provato"

"Arriva al punto Evelyn"

Sbuffa Bucky. Forse è troppo curioso per aspettare. Così posiziono i fogli sul tavolo, dando modo alla squadra intera di vedere.

"Sono tutte creature della Mitologia, Greca, Norrena, Araba, Giapponese. Leggende da tutto il mondo, di ogni popolo. L'Hydra vuole plasmare la fantasia, il mito, in realtà"

"È possibile?"

"Loro pensano di si. Prendono mutanti da tutto il mondo, e cercano di creare creature mitologiche usando i loro DNA. Peccato che al momento ci sono un sacco di morti e nessun esperimento riuscito"

L'uomo non replica, il che mi dice che sta ragionando, proprio come faceva suo padre. Onestamente Maria ed Howard hanno fatto una cosa buona, Tony è intelligente e tenace come suo padre, e gentile e divertente, come Maria. Prendo la cassetta con il mio nome, non so che cosa ci troverò, ma so che non sarà piacevole.

"Qui potrebbe esserci qualcosa di importante, la mia trasformazione o il video dei test che mi hanno fatto"

"Ti dispiace metterla?"

Domanda Tony sperando in una risposta negativa. Posso annusare l'odore della loro curiosità. Perciò raggiungo il video registratore ed inserisco la cassetta. Sul televisore compare una stanza, Zola davanti all'obiettivo che si sposta e rivela un corpo su un lettino, bloccato da cinghie di cuoio.

"Esperimento 1A. Evelyn Stark, femmina di ventidue anni, non presenta alcun tipo di malattia o difetto di salute. È il candidato perfetto per il progetto Arka, nutriamo ottime speranze nella riuscita dell'esperimento"

Sembro svenuta o dormiente. Zola mi infila l'ago nel braccio, ed il liquido penetra nella mia carne. Mi sveglio di soprassalto, Zola si allontana, sicuro che io non possa rompere le cinghie. Inizio ad urlare e piangere, ricordo il bruciore che mi penetra nelle ossa. Era come fuoco vivo. D'istinto mi porto la mano sul braccio, sentendo una strana sensazione. Nausea ma anche disagio.

"Basta... per favore basta!"

Singhiozzo disperata, mentre la sacca si svuota nel mio corpo. Ricordo ciò che è successo dopo, le mie urla sono strazianti, mentre Zola guarda tutta la scena senza battere ciglio. Poi svengo, cala il silenzio nella stanza. Zola si avvicina alla telecamera con un sorriso.

"Transizione completata. Il progetto Arka ha una svolta positiva"

L'immagine cambia. Ora siamo in una cella fredda, semi buia. Abbasso lo sguardo quando mi ricordo di cosa stava succedendo. Probabilmente questo video risponderà a molte domande di Steve e Bucky.

"Sai Evelyn. In Giappone le torture sono ingegnose, e originali. Mettono il torturato sotto un rubinetto d'acqua e lasciano cadere una goccia dopo l'altra. L'acqua corrode la pelle, finché non la spacca e scava dentro la testa, dentro la carne fino al cervello. Pura poesia"

Sorride divertito Kozlov, lo ricordo come se fosse ieri. Un soldato Russo, il suo unico scopo era quello di uccidere. Amava torturare me e Bucky, perché eravamo americani, e perché nessuno ci avrebbe pianto.

"N-non ti d-dirò dove sono"

Balbetta quella Evelyn che non esiste più ormai. Ha lasciato il posto ad un involucro di rabbia e risentimento.

"Sì che lo farai, ma sarai così cotta che non riuscirai a tenere su nemmeno il cucchiaio per mangiare la minestra"

Kozlov ride, per poi azionare la macchina che mi riempie di scosse il cervello e l'interno corpo. La pelle mi andava a fuoco ed ogni mio muscolo era teso.

"Lyn, Lyn, Lyn... sei così cocciuta. Possiamo arrivare ad un accordo, io risparmio Rogers e Barnes, uccido tutti gli altri e tu ti unisci a noi"

Sussurro cose che non capisco, e nemmeno gli altri nella stanza. Kozlovsi avvicina, mi afferra i capelli in una mano e mi tira su la testa.

"Preghi per la tua famiglia? Io ti sto bombardando di scosse elettriche, e tu preghi per la tua famiglia? Il tuo Dio non salverà te, ne i tuoi amici o Howard Stark... pensa a te stessa e salva la tua vita"

Mi lascia andare la testa, poi riprende con le scosse. La porta si apre, proprio mentre io vengo folgorata ancora e le mie urla sono strazianti. È Bucky, inerme senza potersi muovere o fare altro. Kozlov ferma la tortura, afferra Bucky e lo sbatte ai miei piedi.

"Lo vedi? Ora io apro la sua gola, e ti farò bere il suo sangue. A meno che non mi dirai quello che voglio sapere"

"Bucky mi perdonerà... n-non posso farlo"

"Bucky morirà a causa tua"

Kozlov sembra stanco della mia testardaggine. Tira un calcio nello stomaco di Bucky, il quale si sveglia ed inizia a tossire.

"Bucky non dire nien..."

Urlo prima che Kozlov mi mette una benda in bocca. Bucky sembra senza forze, Kozlov accende nuovamente la macchina ed io urlo dal dolore ed agonia.

"Lasciala stare!"

"Dimmi dove sono i vostri amici"

"Tu prima lasciala andare!"

Kozlov sorride alla telecamera, spegne la macchina e mette Bucky seduto. Io gli faccio cenno di non farlo, di non dire nulla.

"Dimmelo o uccido lei, e poi tutti i tuoi amici"

"Sono nel New Jersey, in America. Al campo di addestramento militare. C'è un Bunker nascosto. È lì la base dello Shield"

La porta si riapre, due agenti afferrano Bucky per le spalle, il quale si dimena per scappare dalla loro presa.

"Portatelo di sotto per prepararlo. Zola vi aspetta, io finisco con lei"

"Non la toccare... giuro che sei morto se osi solo sfiorarla!"

Urla Bucky mentre lo trascinano via. Il video si ferma sull'immagine di me che fisso il vuoto con gli occhi sbarrati e pieni di lacrime. Non riesco a spostare lo sguardo dalla televisione, nella stanza non vola una mosca. Bucky si schiarisce la voce, è a disagio.

"Perché non hai detto niente?"

Interviene Steve, percepisco lo sguardo di tutti loro addosso, compreso Bucky. Si staranno chiedendo perché mi sono fatta odiare per tutti questi anni?

"Evelyn!"

"Cosa avrei dovuto dire? Hey Bucky, ci hai traditi ma non te lo ricordi, perché ti hanno trasformato in un mostro?!"

"Dovevi dire la verità!"

Steve esce dalla stanza arrabbiato e sbatte la porta. Sposto lo sguardo su Bucky, che invece si limita a seguire il suo migliore amico.

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