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Fisso la parete bianca da ormai mezz'ora, di solito le persone mi credono quando dico di essere un ex soldato dell'Hydra, eppure Nick Fury è troppo impegnato o troppo stupido per ascoltarmi. L'Hydra sta macchinando qualcosa, la mossa migliore per me è dare questi documenti all'unico di cui mi fidi abbastanza. Ma purtroppo è chiuso nel suo ufficio di vetro, a fingere di parlare al telefono. Mi alzo, stufa di aspettare. La segretaria di Fury, una donna bassina e con uno sguardo annoiato o diffidente, cerca di fermarmi, ma io la spingo lontana ed oltrepasso le porte.

"Ora basta. Le ho dato abbastanza tempo, ho le prove che l'Hydra fa esperimenti sui mutanti, e lei perde tempo a parlare al telefono?"

Fury mi guarda annoiato, con l'unico occhio rimasto. Alcuni agenti entrano nella stanza, armati fino ai denti. Forse avrei fatto meglio a scappare nella direzione opposta. Pensavo che consegnando il progetto avrei comprato la libertà, e sarei scappata su un isola deserta per vivere finalmente la vita che sognavo, con Malya, con Bucky e Steve...

"Ho fatto un paio di chiamate, risulta che sei ricercata in più di cinquanta stati. Credo di aver appena catturato la gallina dalle uova d'oro"

"Prima di buttarmi in una cella, sotto l'oceano, vorrei che tu mi ascoltassi. Ti chiedo cinque minuti, poi potrai buttare via la chiave"

L'uomo mi ordina di sedermi, così faccio. Gli passo il fascicolo che non perde tempo ad aprire.

"È un progetto dell'Hydra, vogliono riportare in vita le creature mitologiche e farne un esercito. Siete liberi di crederci o meno, l'importante è che li fermiate, sono pericolosi ed uccidono mutanti innocenti!"

Fury richiude la cartella e la sbatte su un cumulo di altre cartelle. Forse ho sbagliato a fidarmi, eppure credevo che lo shield fosse molto più di una semplice organizzazione.

"Rimpiangerà di non avermi ascoltato!"

Esclamo alzandomi in piedi, non ho tempo per dire altro, perché gli agenti mi ammanettano e portano via.

STEVE

Mi precipito nell'ufficio di Fury, il quale sembra aspettarci con ansia. Quando Tony ha ricevuto la chiamata, io ho origliato senza farlo apposta ed ho sentito tutto.

"Calmati biondino, non è ancora in carcere. Ho chiamato Tony per il semplice fatto che è la sua cara zietta. Ma tu non c'entri nulla"

"Non hai idea di quanto io sia immischiato con lei, perciò io ho il diritto di stare qui, come Tony!"

Esclamo sperando che non mi cacci. Fury sospira e ci indica le poltroncine davanti a se. Mi rifiuto di sedermi, sono troppo agitato.

"Quali sono le accuse?"

"È stata uno dei mercenari dell'Hydra, ha fatto a pezzi uomini il doppio di lei, con solo un pugnale. Direi che non c'è bisogno di dirti le sue accuse. È in viaggio per la prigione di ghiaccio, starà insieme agli altri mercenari" 

"Lo sai meglio di me che è finita là dentro"

Ringhia Tony guardandolo dritto negli occhi. Non sono mai stato alla prigione di ghiaccio, è in Siberia e tutti i mutanti pericolosi vengono spediti li. La verità è che Evelyn saprebbe vivere anche in un luogo così ostile. È abituata a badare a se stessa.

"Non è un mio problema Stark, è stata il nemico numero uno dello Shield, dopo Teschio Rosso e Zola. Che cosa dovrei fare? Tutti la vogliono morta, e la prigione di ghiaccio è l'opzione migliore al momento"

"E il Raft?"

Intervengo. Il Raft è un carcere di massima sicurezza sul fondo dell'oceano, lì starebbe meglio che nella prigione di ghiaccio, senz'altro.

"Dal quale è evasa due volte? No, grazie"

"Ci dev'essere un modo!"

Sbatto una mano sulla scrivania, il legno si piega sotto la mia forza moderata, ho già spaccato troppe cose in questi giorni.

"E se lavorasse per lo shield? Nessuno conosce l'hydra come lei. Il senatore le da la grazia, noi la teniamo d'occhio alla Facility e in cambio lei vi darà informazioni, nomi, progetti... voi siete felici, noi siamo felici"

"Perché lo fate? È una mercenaria nazista!"

"Non lo è affatto. Lei non è mai stata una nazista e mai lo sarà. Ha servito il nostro paese nella seconda guerra mondiale. Ha fatto degli errori, ma questo non significa che non può rimediare!"

Non so perché la difendo così tanto, ma sento che è la cosa giusta da fare. Non ci ha traditi, affatto, lei si è lasciata torturare senza mai rivelare la nostra posizione. Non posso lasciarla lì dentro.

"E poi è l'unica persona che mi resta. L'unico legame che ho con mio padre, quindi faccio leva sul tuo cuore"

Fury scuote la testa e sospira arrendendosi. Cerco di trattenere un sorriso, mentre Stark invece sorride come un bambino il giorno di Natale.

"È l'ultima volta che ti faccio un favore, Stark. Ti è chiaro?"

"Chiarissimo capo. Ci parlo io con Ross, se proprio non te la senti"

"Fuori dal mio ufficio!"

Esclama l'uomo, così noi torniamo alla Facility ed aspettiamo con ansia una chiamata di Fury, che non tarda ad arrivare.

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