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EVELYN

Ho una gran sete, la gola è così asciutta che mi brucia come se avessi urlato per ore senza fermarmi. Mi sento un po' stordita, ed il petto mi fa male. Cerco di aprire gli occhi, ma le palpebre sono così pesanti. Mi sforzo con tutta me stessa ed alla fine ci riesco. È tutto stranamente buio, la stanza è silenziosa. C'è un fastidioso Bip che riecheggia ogni secondo nella stanza, sposto lo sguardo verso si istrua, dove ci sono i monitor collegati al mio corpo da alcuni fili, che stacco uno per uno. Ho bisogno di alzarmi, e di muovere le gambe. I bip si trasformano in un suono acuto continuo, forse dovrei spegnere il monitor. Cerco di farlo, ma ci sono così tanti pulsanti. Dei passi mi fanno sussultare, poco dopo trovo Bruce e Tony sulla soglia.

"Evelyn, torna a letto!"

Esclama Bruce agitato. Mi rimette a letto, con l'aiuto di Tony, che non spiccica parola. Si sarà appena svegliato, e conoscendo suo padre, la mattina non è per niente socievole.

"Che ore sono?"

"Sono le due del mattino Lyn"

Mi informa Tony mentre mi sistema le coperte, e riattacca i fili al mio corpo, compreso quello della flebo.

"A che serve quella?"

"A mantenerti idratata. Sai come ti chiami? Chi sono io?"

"Mi chiamo Evelyn Stark, e tu sei mio nipote Antony Stark, figlio di mio fratello Howard. Quanti giorni sono stata in queste condizioni? Malya è a casa?"

Cerco di saltare giù dal letto, ma Tony mi spinge nuovamente sul lettino.

"Non sei ancora pronta ad alzarti. Hai passato una settimana in uno stato di dormiveglia, hai avuto la febbre a causa di un proiettile avvelenato. Questo veleno però è più aggressivo, ti stiamo curando poco per volta. Ecco perché devi stare a letto"

"Il veleno è ancora nel mio organismo?"

Bruce scuote la testa. Mi avvicina uno stetoscopio al letto, mi controlla la ferita, che ora è solo pelle liscia, e mi fa un test neurologico. Mi dice di seguire la luce e le dita.

"Bruce tu non sei un dottore, sai quello che stai facendo?"

"Non ti preoccupare"

Lascio il discorso in sospeso, e decido di fidarmi di lui. Voglio solo riprendermi il prima possibile per andare avanti con la mia vita. Non posso uscire a cercare tutti quelli che mi vogliono morta, ma posso cercare di nascondermi il più possibile, finché non diventerò un ricordo lontano.

"Malya e Bucky come stanno?"

Lo chiedo a Tony, mi fido del suo giudizio e so che non mi dirà qualcosa per tenermi calma. Mi dirà la verità.

"Cercano di pensare positivo, ma non è stato facile. Malya ha passato tutta la settimana chiusa nella sua stanza, non è andata a scuola"

Appoggio la testa sul cuscino e sospiro pesantemente. Ho bisogno di alzarmi e andare da lei, ma allo stesso tempo non posso. È frustrante. Domani mattina andrò da lei, con o senza forze, ha bisogno di me e non può saltare la scuola ancora.

"Quando potrò alzarmi da qui?"

"Quando le tue analisi del sangue saranno nella norma. Quel veleno ti ha devastata, i tuoi organi stavano per cedere. Per questo ti devi riposare, devi lasciare del tempo al tuo corpo per rigenerarsi interamente"

"Bruce parliamo di dati specifici. Ore, giorni o settimane?"

L'uomo alza gli occhi al cielo, ci pensa su fissando un punto indefinito poi scrolla le spalle.

"Un paio di giorni, per essere sicuri"

Non mi rimane altro che tornare a dormire, o provarci. Più passa il tempo e più penso al momento in cui abbraccerò nuovamente Malya, a quando bacerò le labbra di Bucky. Mi mancano così tanto, anche se la vita nei miei sogni era comunque stupenda. Io e Bucky eravamo sposati, Malya era tornata una bambina piccola, e Steve aveva trovato la felicità con Peggy. Ho così tanta voglia di andare da loro, di oltrepassare quella porta e correre tra le braccia di Buck, ma invece dovrò stare in isolamento ancora per un po'.

BUCKY

Apro gli occhi, ancora una volta mi trovo solo nel letto. Evelyn non è con me, non faremo il sesso del buongiorno, e non potrò sentire la sua risata. Mi sento morire ogni giorno sempre di più, vorrei uscire per cercare ogni individuo che la vuole morta, ed ucciderlo con le mie mani. Non ha più importanza se lei ha ucciso i loro amati, ho così bisogno di lei che non mi interessa più nient'altro. Mi sbarazzo delle coperte, infilo i vestiti per oggi e scendo a fare colazione.

"Bucky, vai a chiamare Malya. Ci sono delle novità su Evelyn"

Bruce ha un tono che non mi piace per nulla, sembrano brutte notizie. Non voglio svegliare mia figlia per dirle che sua madre è morta. Lui sembra capirlo, mi sorride cordialmente ed aggiunge qualche dettaglio.

"Non sono brutte notizie. Vai a svegliarla e basta"

Annuisco e raggiungo il piano superiore. Malya è già sveglia, legge uno dei romanzi che le ha regalato Evelyn, seduta alla finestra.

"Buongiorno, Bruce ha delle novità sulla Mamma, vieni con me"

Non aspetta un secondo di più. Si precipita al piano di sotto con me dietro di lei. Bruce ci porta da Evelyn, è sdraiata su un fianco, ha un colorito normale e sembra stare meglio.

"Evelyn"

Bruce la scuote, per un attimo penso che sia pazzo, ma poi lei si sveglia. Salta in piedi quando ci vede, afferra Malya per un polso e se la porta tra le braccia, mentre la ragazzina singhiozza. Io rimango fermo immobile, mi godo la scena, sono e opzionato ed incredulo, potrei urlare e svenire. Non so come comportarmi, ma alla fine scelgo di seguire il mio corpo. Abbraccio Malya ed Evelyn, mi unisco al loro pianto di gioia e frustrazione, tutta la tensione di questi giorni si scioglie.

"Si è svegliata questa notte, da adesso le cose saranno tutte in discesa, ma Evelyn dovrà stare a letto ancora per un po' per precauzione"

Ascolto le parole di Bruce, ma non ci presto attenzione. Le labbra di Evelyn si uniscono alle mie, ed ogni cosa intorno a noi è superflua. Ma,ha si scosta da noi, facendo un verso disgustato,e così posso concentrarmi meglio su Evelyn.

"Sei qui"

Sussurro sulle sue labbra, lei annuisce e ripete le mie parole con un sorriso.

"Ora tu vai a scuola, perché non l'hai accompagnata in questi giorni?"

Scoppio a ridere quando Evelyn ci sgrida. Questo è un chiaro segno che Evelyn sta meglio, ci sgrida per aver saltato scuola e lavoro, e per aver perso così tanto tempo in casa. Facciamo colazione insieme, Malya la aggiorna su tutto quello che si è persa, ed alla fine si convince a tornare a scuola. Tutto torna come prima, o quasi, la riabilitazione sarà lunga ma c'è la faremo.

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