19

366 26 9
                                    




MALYA

È una follia, lo so bene. Ma alle volte bisogna fare qualcosa di estremo per poter raggiungere i propri scopi, ed il mio scopo è di far riappacificare i miei genitori. C'è troppa tensione intorno a loro, e questo non mi sta bene. Attirare Bucky nello stanzino sembra un impresa, ma alla fine ci riesco con una scusa pessima. Papà mi aiuti a prendere una cosa in alto? È venuto subito, senza nemmeno fare domande.

"Malya... apri questa cavolo di porta!"

Sbatte un pugno contro di essa, ma per fortuna la porta non si rompe del tutto. Appoggio una sedia sotto la maniglia, anche se non reggerà molto. Ora non resta che attirare qui la mamma e sperare che facciano pace.

"Mamma!"

Corro giù per le scale fingendomi spaventata. Lei salta in piedi, in modalità mamma orsa.

"Che c'è? Va tutto bene?"

Mi accarezza le guance e mi guarda dritta negli occhi. Mi sento un po' in colpa a mentire così, ma forse dopo mi ringrazierà.

"C'è qualcosa nello stanzino, te lo giuro!"

"Quale stanzino?"

La afferro per un polso e corro su per le scale. Inizia ad insospettirsi quando sente Bucky urlare dall'altro capo della porta.

"Malya che cosa stai facendo?!"

Esclama prima che io la sbatto dentro e chiudo la porta. Mi ci vuole tutta la mia forza per tenere la porta chiusa, e rimettere la sedia dov'era prima.

"Ma che cazzo? Perché non l'hai fermata!"

"E tu perché non hai messo il braccio in mezzo, a che cosa ti serve un braccio meccanico!"

Scappo via mentre loro si urlano addosso nello stanzino, chiudo anche tutte le porte del corridoio, così che nessuno li senta litigare. Ora sta a loro.

EVELYN

Bucky colpisce la porta da mezz'ora, ma non riesce a scalfirla nemmeno un po'. Ogni porta di questa casa è rinforzata, per qualche strano motivo Tony ha bisogno di uno stanzino delle scope blindato.

"Bucky smettila, non si apre. La cosa migliore che possiamo fare è aspettare. Sentendoci zitti verrà a vedere, conosco mia figlia"

Bucky tira un pugno più forte, il suono rimbomba in tutta la stanza, e mi fa alzare gli occhi al cielo. È così cocciuto. Malya vuole vederci felici, che andiamo d'accordo. Possiamo accontentarla, oppure renderla infelice.

"Avevamo detto che saremmo andati d'accordo per lei"

Bucky ride e scuote la testa. Si siede il più lontano da me possibile, anche se poi i nostri piedi si toccano.

"Steve mi odia, Evelyn, ed è tutta colpa tua. Andava tutto bene tra di noi, avevamo il rapporto di una volta, e tu hai rovinato ogni cosa, come fai sempre"

Lo dice guardandomi negli occhi. È chiaro che la sua rabbia non è scemata per niente. Mi chiedo se Bucky smetterà mai di odiarmi.

"Io ci sto provando, ti ho chiesto scusa un migliaio di volte, ma a te non interessa. Qualsiasi cosa farò tu continuerai ad odiarmi, sempre di più"

Cala il silenzio tra di noi, si sente solo il suo respiro pesante e le sue dita meccaniche che si muovono.

"Se tu mi lasciassi andare via, con Malya..."

"Scordatelo, lei è mia quanto tua. Ci hai rovinato la vita abbastanza, non credi?"

Mi mordo le pellicine ai lati delle unghie, mentre Bucky mi fissa come se fossi il diavolo in persona.

"Potrai vederla tutte le volte che vorrai, staremo in città.."

"Vale lo stesso per te. Lasciala qui con me, con Tony, con le persone che la ameranno davvero. Potrai venire qui quando vorrai"

Imita le mie parole ed il mio tono di voce. Fisso il pavimento con le lacrime che spingono agli angoli degli occhi. Sono furiosa, e triste. Forse dovrei davvero lasciarla qui ed andare via, infondo che cosa sono stata per lei? Che cosa le ho insegnato? Che cosa le ho dato nella vita? Visite sporadiche senza amore e regali scandenti? Questo non è essere madre.

"Ogni tanto penso a come saremmo adesso. Forse con dei figli in più, con Steve a pranzo ogni domenica e.. un matrimonio solido, è quello che volevo"

"Non iniziare, sono tutte puttanate"

"Non è vero. Immaginavo tutto questo, sapevo che eri tu quello giusto, l'ho capito troppo tardi"

"Smettila.. dico sul serio"

Mi avverte puntandomi un dito in faccia. Lo guardo dritto negli occhi per poi continuare. Voglio che ascolti quello che ho da dire, che capisca che l'ho amato davvero.

"Sei il padre di mia figlia, Bucky. Questa cosa non cambierà mai, tu per me sei importante. Più di Steve"

Bucky si alza di getto e mi afferra per la gola. Mi sbatte contro il muro con gli occhi nei miei occhi, mentre stringe la presa sempre di più.

"Cerchi di incantarmi? Di attirarmi nella tua trappola come hai fatto in passato? Steve è furioso con me, perché tu mi hai scelto, e perché abbiamo una figlia. Ma sembra che nessuno abbia capito che di te non me ne frega niente"

"Non è vero, Bucky. Tu mi ami ancora, lo so"

"Credi quello che vuoi Evelyn"

Mi lascia andare con forza, a quel punto mi viene in mente un idea malsana, ma che potrà chiarire i suoi dubbi.

"Allora lascia che te lo provi, Mh?"

"Stammi alla larga"

Ringhia girandosi di spalle. Io lo blocco contro il muro e premo le mie labbra sulle sue. All'inizio è stranito ed imbarazzato, ma poi mi stringe i fianchi e mi avvicina di più a lui. La sua lingua entra prepotente nella mia bocca e si muove con la mia. Sposta una mano dai miei fianchi ai capelli, che tira con forza finché non ho la testa tirata indietro. Mi bacia furioso ma anche eccitato. Dopodiché mi spinge via, sfonda la porta con un calcio ed esce come se niente fosse. Mi lascio scivolare verso il pavimento, mi porto una mano sulla bocca ed assaporo ciò che rimane di lui sulle labbra. Forse sono io quella ancora innamorata, lui è solo pieno di rancore ed odio nei miei confronti.

Fight For Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora