Aprile 1950
Il profumo di biscotti si propaga per tutta la cucina, li sforno poco prima che il campanello suoni. Peggy e Steve sono qui, come quasi ogni Domenica. Peggy è piuttosto impegnata con il lavoro, ma cerca sempre di esserci. Non le sto affatto simpatica, avendo amato suo marito sotto ai suoi occhi, ma stiamo cercando di metterci una pietra sopra."Buck, Peggy e Steve sono qui!"
Esclamo verso la rampa di scale. Bucky scende i gradini velocemente non appena sente il nome di Steve. Mi lascia un bacio sulle labbra, un ultimo bacio prima di smettere per qualche ora. Apre la porta subito dopo, anche Steve e Peggy sembrano aver avuto la nostra stessa idea, Peggy si aggiusta il rossetto mentre Steve sorride e Bucky.
"Siete puntuali come sempre!"
Esclama Bucky sorridente. Peggy annuisce, mi passa la tortiera di vetro, al suo interno ci sono dei pasticcini dall'aspetto squisito.
"Si fa quel che si può"
Bofonchia Peggy un po' imbarazzata. Decido di porre fine a quel momento, invito i nostri ospiti a tavola. Bucky mi ha dato una mano ad apparecchiare, ed infatti è tutto un po' caotico.
"Malya, amore vieni a salutare lo zio Steve e la Zia Peggy!"
Esclamo attirando l'attenzione della bambina, che corre giù per le scale. Indossa un vestito color glicine che le sta benissimo, le ho fatto due codini, che si è già incasinata giocando.
"Eccola, cresce a vista d'occhio"
Sorride Steve prendendola in braccio. Peggy le accarezza i capelli, mentre la bambina è così timida che non spiccica parola. Vengo distratta dall'odore dei biscotti, un po' bruciati. Me li sono dimenticati nel forno.
"Oh no, i biscotti!"
BUCKY
"I biscotti.... i biscotti bruciano"
Alzo lo sguardo su Evelyn che borbotta qualcosa di incomprensibile a causa della maschera dell'ossigeno. Mi alzo velocemente dalla poltroncina e mi precipito verso di lei. Il monitor cardiaco sembra impazzito, così come Evelyn.
"I biscotti.."
"Ma di che sta parlando?"
Interviene Bruce confuso come me. Evelyn è madida di sudore, sembra provare molto dolore. Bruce le ha tolto il proiettile e la ferita sembrava in procinto di rimarginarsi, ma è entrata in un sonno profondo. Abbiamo scoperto che c'era lo stesso veleno della volta precedente, ma questa volta era molto più forte.
"Dov'é Howard?"
Evelyn apre gli occhi e si guarda intorno spaesata, cerca di alzarsi ma io la trattengo sul lettino.
"Devo trovare Howard, gli avevo promesso di tenere Antony, non posso stare qui con te!"
Esclama arrabbiata. È chiaro che sta delirando, il veleno deve averle incasinato la mente. Ecco perché ha gli occhi aperti, ma non c'è.
"Sono qui, Antony è con la baby sitter"
Tony si fa avanti improvvisando. Evelyn torna sdraiata, sembra tornare nel suo sonno profondo, ma poi inizia a farfugliare e piagnucolare.
"L'antidoto non è pronto, è più difficile di quello precedente. È come se avessero messo tutta la bottiglietta senza un dosaggio preciso, un tentativo di ucciderla ancora"
"Tu continua a provarci"
Ordina Tony mentre le alza la maglietta per vedere lo stato del veleno, si è irradiato verso i polmoni e la parte destra del corpo. So che non va bene, mi chiedo se sia già arrivato al cuore e cosa succederà. Non può morire adesso, Malya ha bisogno di lei ed anche io. Evelyn si sveglia di soprassalto, si mette seduta e si porta una mano al petto, sopra il cerotto che protegge la ferita.
"Che è successo?"
Tony la rimette sdraiata con forza, e lei non fa resistenza. Mi cerca nella stanza e finalmente i nostri sguardi si incrociano. Alcune lacrime le rigano il viso, ma nonostante questo continua a fare la dura.
"Mi hanno sparato, e il proiettile era avvelenato"
"Sì, ma abbiamo tutto sotto controllo"
"Dov'è Malya, Ho bisogno di vederla prima di.... di andare"
Tony ed Evelyn si guardano attentamente, sembra stiano comunicando attraverso lo sguardo. Non hanno ancora finito di conoscersi, e di approfondire il loro legame. Ovunque io guardi trovo cose che Evelyn non ha ancora potuto fare, non ha potuto farsi perdonare da Steve, non ha potuto dimostrare di essere diversa, redimersi agli occhi del mondo. Non ha potuto vivere la nostra storia.
"Tu cerca di non muoverti, ok?"
Evelyn annuisce, così Tony esce dalla stanza. Lyn si porta la maschera dell'ossigeno sul viso, sposta lo sguardo su di me ed allunga una mano per chiedermi di avvicinarmi a lei. Non aspetto un secondo, mi abbasso alla sua altezza, le accarezzo i capelli umidi e la guardo negli occhi.
"Non ci lascerai ancora, non lo farai"
"Non posso controllarlo... ma lei ha te, e tu hai lei. Starete insieme, vi prenderete cura l'uno dell'altro e sarete felici. Ho bisogno che mi prometti che non la lascerai mai andare, come ho fatto io con te"
"Non ti prometto un cazzo, perché tu sarai ancora qui. Smettila"
"Buck.. tu devi andare avanti dopo che me ne sarò andata. Voglio che esci da qui, e che cerchi l'amore della tua vita"
"Sei tu l'amore della mia vita, smettila"
Ringhio mentre alcune lacrime sfuggono al mio controllo. Bruce è ancora nella stanza, ha gli occhi puntati allo schermo, ma so che ci sta ascoltando. Evelyn chiude gli occhi proprio mentre Malya entra nella stanza. Torna nel suo sonno profondo, fatto da borbottii e lamenti, a causa del dolore al petto. Per lo meno il suo battito cardiaco è stabile, ed è ancora qui con noi.
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Fight For Love
FanfictionBucky, Steve ed Evelyn hanno molte cose in comune. Una solida amicizia andata in pezzi, ed un amore impossibile. Evelyn è tornata e con lei un segreto che sconvolgerà le loro vite.