Capitolo 47

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Chloe si sentiva in un vortice di emozioni le labbra del ragazzo erano calde e così familiari e Chloe non poté fare a meno di pensare alle sensazioni che aveva provato con Yuri completamente diverse: in quell'occasione aveva sentito prevalere la frustrazione e la confusione nonostante l'attrazione innegabile ma con Nico sentiva il suo cuore esploderle nel petto.Chloe si sentì anche terribilmente in colpa per quello che era successo con il soldato, ne avrebbe di certo parlato con Nico ma al momento dopo tutto quello che era successo voleva godersi quel momento.

Nico la prese per i fianchi e facendo leva con le braccia la sollevò da terra, Chloe seguendo l'istinto incrociò le gambe sulla sua schiena e si lasciò completamente andare. Nico andò verso la camera da letto e l'appoggiò sopra al materasso senza smettere di baciarla, Chloe si fece cullare dalle forti emozioni che stava provando lasciando che piano piano Nico le togliesse i vesti che indossava e poi fece lo stesso con lui. I due fecero l'amore per due ore con infrenabile passione e desiderio, il tempo sembrò fermasi e per Chloe sembrò persino che nulla era cambiato tra loro e per un momento si sentì invincibile.

Però quando Nico crollò stremato al suo fianco e si addormentò appagato e felice, Chloe non poté non sentirsi ancora in colpa, era quasi l'alba quando Chloe rinunciò a dormire, nonostante tutto le immagini di sua madre a terra accoltellata non la lasciavano un momento e quando chiudeva gli occhi si ritrovava ad vederla ancora ancora e ancora le

era capitato molte volte in passato, ma adesso si aggiungeva all'incubo una figura nera che guardava il tutto con indifferenza il volto era quello del Presidente. Chloe guardò l'orologio erano le 7:05,nonostante De La Rosa le aveva ordinato di stare a riposo qualche giorno dopo al rientro della missione Chloe doveva risolvere ancora delle questioni ad esempio voleva aggiornarsi su tutte le novità riguardati i casi Gerber-Mosk e sopratutto sapere se Max aveva scoperto qualcosa su Jerry Solvanti l'agente che si occupò del caso di sua madre. Si alzò cercando di non fare troppo rumore e si preparò; facendo una colazione veloce, cambiandosi le bende e mettendosi dei vestiti puliti, sapeva che doveva parlare con Nico e che non poteva continuare a "scappare"ma prima voleva delle risposte al ritorno si decise che lo avrebbe fatto, guardò ancora una volta Nico che dormiva tranquillamente "in che casino mi sono cacciata?" pensò Chloe prima di scrivere un bigliettino dove diceva dove sarebbe andata e lo lasciò sul tavolo,guardò ancora
una volta Nico e silenziosamente uscì dall'appartamento.
L'aria fresca investì Chloe e godette del effetto che le faceva sulla faccia e i capelli sotto al casco mentre a tutta velocità sfrecciava con la sua moto per le strade. Arrivò alla centrale poco dopo, parcheggiò la moto davanti all'edificio ed entrò si erano fatte circa le 7:20 e a quell'ora c'erano pochi poliziotti in giro il turno solitamente iniziava alle 8 e quindi c'erano solo i poliziotti che finivano il turno della notte e aspettavano i colleghi che gli davano il cambio.

Qualche collega salutò Chloe che ricambio con entusiasmo mentre altri le chiesero come stava e cosa ci faceva al lavoro sapendo dell'ordine del capo al quale Chloe rispondeva vagamente che doveva finire qualche lavoro. Chloe si rifugiò nel suo angolo d'ufficio dove c'era la sua scrivania e una volta seduta sulla sua sedia si sentì finalmente a casa, da quando aveva iniziato a lavorare lì dopo l'accademia per entrare alla polizia aveva

lavorato sodo ma adesso poteva dire che si sentiva completamente a suo agio in quel posto guardò solo per un attimo le poche foto che sitrovavano sulla sua scrivania; una che ritraeva i suoi nonni un giorno al mare, la foto di quando lei Max e Jennifer avevano passato l'ultimo esame dell'accademia, una foto che ritraeva lei e Nico felici nel primo viaggio che avevano fatto insieme con Whisky el''ultima ma non per importanza una Foto di sua mamma che sorrideva assieme suo padre che la teneva Chloe in braccio, quella foto risaliva a quando aveva 5 anni .

Vedendo gli occhi della madre così felici Chloe non poté fare a meno di paragonarli a quelli senza vita che aveva visto così tante volte in quelle poche prove che aveva appreso negli anni. Chloe decise che dopo aver terminato quel lavoro in sospeso sarebbe andata dai suoi nonni per qualche giorno, aveva bisogno del loro calore e amore e magari avrebbe potuto finalmente rintracciare Jerry Solvanti l'agente che si era occupato del caso di sua madre. Quasi per coincidenza dal corridoio Chloe vide sbucare Max con i suoi cappelli riccioli ribelli che ondeggiano da una parte all'altra mentre parlava scherzosamente con una collega molto carina e attraente da poco entrata in polizia che si chiama Jessie,Max quando entrò in ufficio e vide

Chloe seduta alla sua scrivania che stava visionando dei fascicoli per un attimo rimase sbalordito poi avvicinandosi insieme alla collega all'amica, facendola sussultare disse: < Bene Bene cosa abbiamo qui ??? Agente Willing sei incorreggibile... Il capo De La Rosa non aveva detto di prenderti dei giorni di riposo ??> Poi guardando Jessie facendole l'occhiolino continuò: < Se avessi io dei giorni di permesso... farei tutt'altro magari una bella gita in compagnia...>.

Jessie capendo che si stava alludendo a lei ridacchiò e arrossì, Max continuò la sua scenata ma quando Chloe si girò e vide la sua faccia preoccupata tornò subito serio e congedò Jessie dicendo: <Scusa Jessie .. Ora sarà meglio che mi metta al lavoro..> Jessie in completo imbarazzo balbettò: < C...certo anche io devo iniziare il turno..> poi rivolta a Max quasi sussurrò:<Ci .. ci sentiamo sta sera.. > poi salutando tutte due si diresse verso la sua postazione. Max si accomodò alla sua scrivania che era proprio di fianco a quella di Chloe, appoggiò le sue cose e si avvicinò all'amica sedendo sulla sedia dall'altra parte del tavolo poi con voce preoccupata disse:< All'ora Chlo... mi dici cosa ti passa per la testa??> Chloe guardò finalmente l'amico e con voce neutra disse: < Max cosa hai scoperto su Jerry Solvanti?> Max rispose solamente: < Aspetta qui... > andò verso a un grande mobile dall'altra parte delle scrivanie dove venivano posti i diversi fascicoli dei casi a cui si lavorava, aprì lo sportello con la chiave dove c'era il suo nome e prese molti fascicoli. Mise il fascicolo del caso Gerber- Mosk sopra a quello di Solvanti per poterlo nascondere meglio nel caso qualcuno apparisse di colpo alle loro spalle, una mossa azzeccata perché appena si sedettero un gruppo di colleghi si fermarono per salutare Chloe e sapere il motivo della sua presenza. Max rispose al posto di Chloe dicendo che il capo gli aveva ordinato di aggiornarla sugli sviluppi del caso mentre era stata via, per fortuna che Max era intervenuto perché Chloe si sentiva presa dall'ansia e non sapeva se avrebbe risposto in modo da non destare sospetti. I colleghi dopo qualche altra battuta salutarono i due e continuarono il loro lavoro, in quel frangete Chloe scoprì che i fiori trovati sul corpo di entrambe le vittime erano stati sottoposti a degli esami particolari e che solo in un secondo momento avevano rivelato un particolare molto importante, erano stati lavorati con un veleno particolarmente efficace ma molto difficile da reperire sia nel corpo della vittima sia negli oggetti avvelenati. Il risultato però confermava il sospetto che erano stati posizionati dopo la morte delle due ragazze. Quale senso poteva esserci a quel gesto ?? Si trattava veramente di un killer psicopatico o era tutto un trucco per far disperdere le proprie tracce ? .

Chloe doveva rimettere tutto insieme il tempo a sua disposizione era quasi finito..solo che lei ancora non lo sapeva..Chloe cercava con la sua mente analitica di riposizionare tutti i pezzi quando Max continuò : < Per quanto riguarda l'altra cosa... Ho un indirizzo... 10259 SW Innovation Way Port st Lucie è lì che l'agente in pensione che si occupò del caso di tua madre vive..>Chloe ebbe un tuffo al cuore per tutta la sua infanzia-adolescenza?era a un passo da chi poteva conoscere la verità sul omicidio di sua madre ma non lo sapeva e non poteva sospettarlo nemmeno. Chloe sapeva bene cosa fare siccome De la Rosa le aveva imposto il riposo sarebbe tornata a casa per qualche tempo e avrebbe svolto le sue indagini e nessuno glielo avrebbe impedito.

The Rules Of A Perfect CrimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora