Capitolo 53

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Dopo essersi bagnato di nuovo da capo a piedi Jerry si ritrovò alla stazione nel suo piccolo ufficio, appena entrato ripose la giacca zuppa sull'attaccapanni di legno malconcio, accese la luce della scrivania e aprì la finestra per far entrare un po' d'aria nonostante la pioggia il calore si faceva sentire e c'erano pochi metodi per farlo passare. Prese la pipa dalla tasca se la infilò tra le labbra tenendola ben stretta e cercò nei cassetti dei fiammiferi, imprecò per il casino che trovò dentro promettendosi di ripulire appena avrebbe avuto tempo.

Dopo vari tentativi trovò quello che cercava e con fare trionfante si buttò sulla sedia, era ora di mettersi al lavoro così iniziò a studiare la prima pratica la numero 80976: si rivelò una inchiesta su un uomo di nome Zac Levine che secondo la giuria era accusato di aver ucciso la sua vicina di casa nonché amante. Jerry studiò tutte le prove contenute in quei fogli, tutte le prove erano contro di lui, erano state trovate pure le impronte del uomo nella casa della vittima ma lui si era sempre dichiarato innocente è cercava in tutti i modi di dimostrarlo, ma nessuno gli credeva era praticamente spacciato fino a ché luomo come ultima spiaggia aveva chiesto aiuto ad Rachel: Che non solo dimostrò che l'uomo era innocente per davvero nonostante avesse una relazione con la vittima, ma che il colpevole era stato il marito che non sopportava che la donna lo tradisse anche se la picchiava, e aveva fatto di tutto per incriminare l'amante.

Jerry passò in rassegna al secondo fascicolo un ex pugile veniva accusato di aver picchiato a morte un uomo perché sembrava che gli dovesse del denaro, Rachel rappresentava la controparte del processo la moglie del defunto che riteneva che l'uomo avesse ucciso il marito per ripicca perché il pugile doveva dei soldi alla vittima. Alla fine dopo varie indagini e grazie l'ausilio della polizia Rachel aveva dimostrato che la donna avesse ragione e che il pugile avesse chiesto un prestito all'uomo che ricettava denaro e faceva lo stozzino. La moglie quando lo scoprì disse naturalmente lei non sapeva nulla della doppia vita del marito, ma il pugile fù spedito in galera e avrebbe dovuto scontare una pena di 20 anni e quindi la sua carriera era praticamente finita. Di casi simili ce n'erano moltissimi, e la maggior parte erano vinti da Rachel, Jerry rimase sconvolto positivamente dalla forza della donna doveva essere certamente una tigre in aula del tribunale e a Jerry dispiacé che non avrebbe potuto mai vederla affrontare un'arringa.

Essendo l'ultimo caso che aveva seguito Rachel e che il verdetto era stato decretato solo 2 giorni prima Jerry non voleva escludere la pista del pugile, effettivamente se era poco raccomandabile avrebbe potuto anche assumere qualcuno per avere la sua vendetta. Il pugile si chiamava Will Lupo in arte il tremendo, noto per la sua aggressività e per il fatto che assumesse droghe .Jerry chiamò subito il carcere dalla massima sicurezza dove era stato rinchiuso, e cercò il direttore spiegandogli che aveva bisogno con assoluta urgenza di vedere il detenuto e spiegò i suoi sospetti. Jerry visto la urgenza ottenne un colloquio alle 15 di quel giorno stesso in via del tutto eccezionale, erano circa le 12:30 ed essendo il carcere abbastanza lontano Jerry riprese il suo cappotto fradicio e uscì di nuovo nel diluvio e guidando una volante insieme a un collega si avviò verso il carcere.

Arrivarono a destinazione dopo due ore e mezza, allentrata della struttura della massima sicurezza c'era una guardia armata e un portinaio, dopo essersi identificati e aver accertato la loro identità i due poliziotti furono fatti entrare per un secondo giro di perquisizione, in una stanzetta un'agente gli fece togliere le giacche e chiese loro di lasciare lì armi e oggetti che avrebbero potuto essere armi in mano ai detenuti. Jerry chiese se poteva portarsi con se almeno il suo taccuino e una penna per poter prendere appunti ma l'agente rispose di no spiegando che il mese scorso un avvocato era stato infilzato nella gola con una penna da un pericoloso criminale e siccome lì c'era la feccia della peggior specie avevano dovuto adottare un altro metodo, chi aveva un autorizzazione poteva avvalersi di un microregistratore impossibile da manomettere e praticamente indistruttibile e impossibile da utilizzare come arma. Così Jerry venne dotato di questo microregistratore invisibile e venne invitato ad accomodarsi in una stanza per gli interrogatori, l'agente che lo accompagnava secondo le regole non poteva assistere in prima persona all'interrogatorio andò nella stanza adiacente dove avrebbe assistito senza essere visto. Jerry si accomodò su una sedia bianca di plastica con una scrivania rovinata, davanti a se c'era un vetro antiproiettile e dall'altra parte del vetro cera un altra scrivania con un microfono al centro e una sedia. Jerry riferì alla guardia penitenziale di essere pronto così dopo pochi istanti un uomo in catene e in tuta arancione in manette e con i piedi legati fù accompagnato da due agenti con una divisa specifica e armati una volta assicurati di averlo legato per bene al tavolo i due si dileguarono, ma Jerry sapeva per esperienza che anche se non si vedevano c'erano ed erano pronti a intervenire in caso di problemi.

La prima volta che Jerry guardò negli occhi Will, senza darlo a vedere si sentì sotto soggezione infatti l'uomo era un ammasso di muscoli con in capelli rasati che stavano ricrescendo biondi come il grano e due occhi verdi spietati, tutta la pelle visibile era ricoperta, a eccezione della faccia, da tatuaggi. Will vedendo l'uomo rimasto senza parole con un accento straniero e un fare impertinente disse: < Può anche chiudere la bocca, so di essere un figo ma di solito io voglio le donne > gli agenti lo strattonarono per farlo tacere e Jerry riprendendosi disse< Bene signor Lupo noi due dobbiamo fare due chiacchiere e non me ne andrò finché non otterrò ciò che voglio e intendo ottenerlo in qualsiasi maniera>.. I due si guardarono negli occhi con un fulmine che li attraversava entrambi proprio come due pugili che stavano studiandosi per colpire. Se necessario Jerry era disposto ad assestare dei colpi morali e immorali e quindi mettere al tappeto l'uomo. Doveva mettere k.o l'avversario quindi per prima cosa come avrebbe fatto un pugile professionista doveva studiare il suo rivale e capire come reagiva a determinate domande e argomenti. Era l'unico modo per ottenere delle risposte concrete vincere quell'incontro costi quel che costi.

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