Il viaggio di ritorno verso la Fox's lair riprese all'alba, sembrava non avere più fine nonostante per il resto del tempo la squadra non ebbe più particolari problemi.
Dopo diverse ore il pilota che ancora non si era completamente ripreso con un filo di voce disse: < Capo, avviso ora alla base il nostro arrivo, tempo previsto per l'atterraggio 3 minuti ..>. Yuri che in quel momento era cosciente sospirò di sollievo, era rimasto per tutto il tempo disteso e aveva i muscoli che bruciavano in aggiunta alla ferita, alzò la testa in cerca dello sguardo della poliziotta, ma essa aveva lo sguardo basso e perso nel vuoto. Dopo la loro discussione animata nessuno aveva più proferito parola, lasciando l'aereo completamente avvolto nel silenzio, interrotto solo dal rumore della cabina di pilotaggio e dai sussurri dei compagni di Yuri che a turno insieme a Chloe cambiavano le bende del loro comandante. Finalmente l'aereo fece le azioni necessarie per l'atterraggio, e con un rumore assordante le ruote si fermarono sulla pista della base, ad accogliere il gruppo c'era il generale Moore e il presidente in prima fila: appena scesero Chloe e i suoi compagni vennero accolti da applausi da parte dei presenti. Il presidente si avvicinò a Chloe e stringendole la mano disse con un tono di sollievo: < Grazie al cielo cè l'avete fatta, grazie agente .. d'avvero > poi strinse la mano a Yuri che nel frattempo con l'aiuto di Carlo e Domenico, che trasportavano una barella, era sbarcato dall'aereo.
Il generale Moore, era stato naturalmente informato di tutto e sapeva cosa era successo al suo uomo infatti aveva già fatto preparare l'infermiera per curarlo al meglio, si avvicinò anche lui a Chloe e facendo un saluto militare disse: < Sono colpito, congratulazioni agente Willing>. Chloe cercò di sorridere e rispose al suo saluto, dalla folla
emerse un urlo femminile: < Chloeeeeeeeeeeeee>, l'agente vide soltanto una figura rossiccia correre dalla sua parte e abbracciarla. Chloe si sentì meglio tra quelle braccia che l'avevano ospitata sempre, poi la stanchezza e lo stress ebbero il sopravento e divenne tutto buio.
Si svegliò diverso tempo dopo in una camera non troppo grande, con diversi lettini bianchi sui quali c'erano dei soldati: chi con un braccio o una gamba fasciata o chi ferito più gravemente e vedendo l'ambiente capì di essere stata portata in infermiera. Pochi istanti dopo un uomo con il camice bianco dagli occhi marroni gentili e i capelli dello stesso colore , notando che Chloe si era ripresa le si era avvicinato chiedendole con una voce pacata come si sentisse e se avesse male da qualche parte, la ragazza rispose che le girava un po' la testa ma che nel complesso stava bene. Il dottore fece ancora degli esami, controllando il fondo degli occhi con un arnese e controllando la sua pressione e il battito cardiaco disse a Chloe di riposarsi per qualche ora e che poi avrebbero ricontrollato tutti i valori.Chloe cercò di chiedere cosa le era successo e come stava Yuri, ma il dottore non le rispose dicendo di non preoccuparsi e di riposarsi, poi si allontanò dalla paziente lasciandola sola, pochi istanti dopo Jennifer entrò nel capannone adibito a ospedale come un fulmine e una volta trovato il lettino di Chloe si precipitò davanti a lei e abbracciandola disse: < Oh Darling mi hai fatto stare in pensiero, in verità hai spaventato tutti, come stai ??> .
Chloe ancora confusa rispose: < io .. bhe non so bene cosa è successo forse troppe emozioni tutte insieme .. Jenn Yuri..Yuri come sta ?? Devo vederlo ..> poi cercò di mettere un piede fuori dal letto ma l'amica sbuffando la fermò all'istante: < Il generale ha fatto portare Jefferson in un'ala riservata sembra non stia benissimo, ma di lui si stanno occupando i migliori medici dell'equipe e il generale Moore è fiducioso, ora riposati e non
preoccuparti gli atri stanno bene ma sono in pensiero per voi>. Le due amiche rimasero per un po' a parlare, come se nulla fosse successo a un certo punto Jennifer guardò l'amica e le chiese: < Chlo, so che può essere banale e forse inappropriato dopo tutto quello che ti è successo negli ultimi giorni .. ma cosa hai ? Hai lo sguardo perso, e conosco benissimo quell'espressione stai pensando a qualcosa che ti preoccupa e ti logora dentro, su cosa stai riflettendo?>. Era inutile mentire con lei, Jennifer era una delle poche persone che conosceva ogni sua particella, Chloe la guardò negli occhi poi sussurrò: < Non posso parlartene qui, non è sicuro.. appena avremo un momento solo io e te ti dirò tutto >. Jennifer ricambiò lo sguardo e annui, poi sorrise e disse: < Ho anche io novità importanti, qualche ora fa grazie al servizio di comunicazione qui al campo sono riuscita a mettermi in contatto con Max e De la Rosa, naturalmente sono molto in ansia per te, ma io li ho rincuorati dicendo che stavi meglio. Comunque, hanno fatto progressi nel caso Gerber-Mosk, finalmente è arrivato il risultato dellautopsia di Andrea, la scientifica conferma la nostra teoria del collegamento dei due casi, pare infatti che chi abbia compiuto i due omicidi sia la stessa persona. Però cè un fatto inquietante: hanno trovato dentro lo stomaco della poveretta dei fiori uguali a quelli trovati sopra il suo cadavere e quello di Anna, inoltre le gambe e le braccia della ragazza erano pieni di lividi..
Sembra che Andrea abbia cercato di difendersi. Il fatto inquietante e che dalle analisi i fiori risultano messi dall'assassino dopo la morte della ragazza, che è morta con un colpo di pistola calibro 38.. la stessa di Anna ..>. Chloe cercò di rielaborare tutte le informazioni appena ricevute: Chi poteva essere interessato a uccidere due ragazze e poi pentirsene e ricoprire le vittime con dei fiori freschi ?. Aveva pensato a un pazzo omicida ma questa ipotesi non la convinceva del tutto.
Chloe chiese all'amica se avessero più notizie di Valentino, ma Jennifer scosse la testa e poi disse: < Dopo la sparatoria in cui sei rimasta coinvolta, il capo ha proibito il suo coinvolgimento> la poliziotta annuì era giusto così.
La sua mente stava lavorando interrottamente cercando di collegare tutte le prove che avevano scoperto, ma era ancora molto provata e scossa per il ritrovamento dei documenti su sua madre: Cosa nascondeva il presidente ?. Un altro quesito tormentava Chloe, era oramai sicura che in polizia ci fosse una spia ma non sapeva come individuarla così chiese all'amica: < Riguardo all'aquila .. ci sono delle novità ?>. Jennifer si irrigidì, non poteva sopportare l'idea che chi avesse aiutato quasi a uccidere la sua amica fosse ancora libero, sospirò e rispose seria : < Purtroppo ancora nulla darling Lo stronzo/stronza è furbo/a ma non ti preoccupare presto io e Max lo cattureremo e allora rimpiangerà il suo gesto, dobbiamo fare molto attenzione se scoprisse dove sei forse riproverebbe >.
Chloe sospirò e annuì l'amica aveva ragione bisognava agire d'astuzia e poco alla volta per evitare di mettere la spia in allarme, dopo diverso tempo passato su quel dannato lettino il medico ritornò dalla ragazza che controllò di nuovo tutti i valori e le disse che non riuscivano a capire cosa avesse avuto, perché i risultati erano nella norma: le disse
anche che poteva alzarsi dal letto e se voleva e poteva fare qualche passo senza però stancarsi troppo. Così Chloe ne approfittò per andarsi a fare una breve doccia e cambiarsi i vestititi, trovò il getto d'acqua freddo sulla sua pelle rigenerante e si sentì subito meglio, cambiò le bende insanguinate: si guardò il petto un secondo prima di coprilo e vide che la ferita in mezzo al torace stava piano piano cicatrizzando anche se perdeva ancora del sangue. Il dolore però non era ancora passato infatti come aveva detto il dottore ci avrebbe messo un po a curarsi anche internamente. Indossò una maglietta militare pulita e dei pantaloni, poi si asciugò i capelli e prima di andarsene dai bagni si guardò ancora una volta allo specchio e quello che vide la preoccupò: era sciupata e si riconosceva appena, l'associò allo stress e sperò che una volta recuperata tutta l'energia tornasse come prima. Ritornò nella piccola camera che le era stata assegnata al suo arrivo, le avevano assegnata una camera singola e quindi aveva potuto nascondere lì i documenti di sua madre.
Stava andando a cercare Jennifer per parlare, quando la sua ricetrasmittente squillò era il presidente: < Agente mi hanno detto che se ne andata via dall'infermiera, so che deve riposare ma ci possiamo vedere adesso per i documenti che ha recuperato? La questione è un po' urgente..>. Chloe soffocò l'istinto di fargli un interrogatorio su gli altri documenti, ma si trattene, a questo punto non sapeva se poteva fidarsi di lui, anche se era il suo presidente, così rispose: < Certo signor Presidente sono subito da lei >.
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The Rules Of A Perfect Crime
Misterio / SuspensoChloe si alzò come ogni mattina per andare al lavoro, lei non sapeva ancora che quel giorno sarebbe rimasto nella storia dell'America : La figlia del presidente degli Stati Uniti D'America era stata trovata morta . Un mistero coinvolgente unito dal...