Capitolo 46

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Le ore successive furono come all'andata scandite da un silenzio quasi surreale, spezzate solo da qualche telefonata a cui il presidente aveva risposto, lo sguardo del Presidente ora era abbastanza sereno, mentre Chloe non riusciva a distogliere lo sguardo su di lui e tormentandosi di domande; avrebbe voluto sputargli addosso ogni dubbio e dolore che provava in quel momento ma sapendo che non aveva abbastanza prove non poteva azzardarsi a sbagliare: se era coinvolto in qualche modo con l'omicidio di sua madre e se pensava che Chloe avesse sospetti su di lui di certo avrebbe cancellato ogni prova del suo coinvolgimento. A notte inoltrata finalmente l'aereo fece le manovre per atterrare sulla pista d'atterraggio personale del presidente dove tutto era iniziato, a Miami pioveva

incessantemente qualche agente dello staff si avvicinò all'aereo con dei grandi ombrelli neri per evitare che il presidente e le sue ospiti si bagnassero. Il presidente dopo poco tempo congedò le due agenti dicendo loro che le ringraziava ancora e che si sarebbero aggiornati al più presto, poi incaricò un suo autista di accompagnare le due poliziotte a casa, l'abitazione di Jennifer era più vicina così quando arrivarono davanti alla sua abitazione la ragazza diede un bacio sulla guancia dell'amica e le disse: < Notte Darling..

Cerca di riposarti mi raccomando Lo sai che cosa hanno detto i medici..Ci sentiamo domani..Cioè oggi.. Va be tra qualche ora >.

Chloe sorrise e salutò lamica e poi diede il suo indirizzo all'autista, quando arrivarono davanti al palazzo di casa sua una sensazione d'angoscia la percosse fece un grosso respiro e ringraziò lo chauffeur e uscì dal veicolo, la pioggia non era diminuita così tempo pochi secondi si ritrovò bagnata dalla testa ai piedi, quando inserì la chiave nella toppa della serratura istintivamente trattene il respiro entrò in casa cercando di non fare troppo rumore: all'apparenza sembrava tutto uguale ma un senso di vuoto investì Chloe. Per sviare un ogni dubbio cercò al buio la stanza da letto, vista l'ora era possibile che Nico fosse a dormire ma la camera era completamente vuota come se non ci avesse abitato qualcuno per un po' tempo guardò le altre stanze ma nulla ne di Nico ne di Whisky c'era nessuna traccia il senso di ansia l'avvolse completamente mandandola nel panico. Chloe cercò di tornare lucida doveva stare calma accese la luce per esaminare la stanza tutto era in ordine e non sembrava che ci fosse niente di diverso quindi era plausibile che non gli fosse successo nulla di brutto come ad esempio una rapina, cercò per tutta la stanza e la casa qualche indizio magari Nico le aveva lasciato qualche traccia ma nulla, provò al cellulare ma il telefono del ragazzo era spento. Chloe si sedette sul letto frustata era davvero tardi quindi era veramente indecisa sul da farsi aveva in mente di sentire i loro amici per sapere se conoscevano la verità, così cominciò a spulciare la sua rubrica del telefono la prima persona che contattò fù Max. Max con voce assonata e roca rispose: < Pronto ?? Chlo ??? Ma sai che ora è ?? ?Siete tornate in città quando ?? Cosè successo laggiù??.>

Chloe con voce tremante rispose: < Ascolta, Max mi dispiace averti svegliato ma adesso non ho molto tempo per le spiegazioni .. ti prometto che ti aggiornerò al più presto Ti ho chiamato perché speravo che avessi notizie di Nico > Max notando il tono dell'amica preoccupato rispose: < Nico ?? No non l'ho vedo da qualche giorno perché ?? E successo qualcosa ?? Chloe mi stai facendo preoccupare dimmi subito cosa sta succedendo Aspetta ma dove sei ?? Dimmi dove sei che ti raggiungo>. Con un soffio Chloe ripose: < Io ..Io sono a casa ..Ma di Nico e Whisky nessuna traccia Non sembra che ci siano segni di lotta E come se fossero scomparsi dal nulla.. Aspetta mancano qualche vestito di Nico e non cè il suo zaino .. E se se ne fosse semplicemente andato ?? Forse questa volta ha deciso che era meglio andarsene .. Dopo tutto è passato un mese da quando siamo partite io e Jenn per la missione .. E non ho potuto contattarlo ...> Max stoppò l'amica: < Calma calma Chloe, non ti fasciare la testa, sono in macchina tra 5 minuti arrivo davanti a casa tua.. Aspettami non fare pazzie...>. Infatti cinque minuti Max suonò al suo campanello, appena entrò in casa Chloe lo abbracciò singhiozzando, solitamente non era così vulnerabile ma gli eventi dell'ultimo periodo l'avevano distrutta. Max abbracciandola dolcemente per le spalle l'accompagno per farla sedere sul divano nell'entrata, poi andando verso il bagno le prese un asciugamano e lo porse dicendo; < Chloe sei tutta bagnata ora calmati vai a metterti qualcosa di asciutto e poi mi racconti tutto ok ? Intanto vado a preparare del caffè >.

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