Non mi sarei mai immaginata tutto ciò

Un mese ancora un mese da sola...

Tutto è iniziato con una promessa a me stessa, non avrei più dato il mio cuore a nessuno dopo
quello che avevo passato...e invece è successo l'inaspettato.
Ma partendo dall'inizio, ciao a tutti sono Gaia Bianchi e sono la figlia di un carissimo amico di Roberto Mancini, ed è solo grazie a lui che ho potuto vivere una delle esperienze più belle della mia vita.
Una mattina, passando per la cucina sentii mia madre parlare a telefono ma dopo aver recuperato il necessario per svolgere le ultime lezioni di università, tornai in camera mia senza fare domande. Dopo aver svolto tutte le lezioni, mia madre mi chiama "Gaia, vieni in cucina che di devo parlare", così recupero la borraccia e mi dirigo in cucina.
"Devo parlarti un'attimo di una cosa improntate" e io già subito la fermai dicendole "quando inizi così significa che mi lascerai ancora da sola per un mese se non di più", lei mi guarda negli occhi senza dire niente...
Le volto le spalle senza nemmeno dirle niente perché non è la prima volta che succede una cosa del genere, molto spesso per lavoro mia mamma ha dovuto viaggiare lasciandomi sola per mesi e ancora quest'anno, la stessa storia. All'improvviso mi prende la mano e mi dice "aspetta, questa volta io e papà abbiamo trovato una soluzione. Dato che so bene che tu con tuo padre non ci vuoi stare,  ha parlato con Roberto e gli ha chiesto se puoi stare con lui durante tutto il periodo degli europei".                Ero a bocca aperta, non ci potevo credere, veramente mio padre aveva fatto questo per me, aveva finalmente fatto qualcosa per vedermi sorridere e non vedermi stare sola a casa attaccata ai libri e al computer per più di un mese. Wow, non ci potevo credere, da una parte volevo accettare perché sapevo sarebbe stata una bellissima esperienza mentre dall'altra la temevo molto data la mia timidezza e riservatezza. Però decisi di accettare.."certo mamma, di a papà che va bene".
"Perfetto amore mio, allora adesso lo avviso e vediamo quando mi dice che dovrai partire".
Tutto successe nell'arco di pochissimo tempo, solo dopo 3 settimane da quella chiamata, mi trovai a Prendere un treno da Milano a Firenze per dirigermi a Coverciano. Quando arrivammo in stazione, la mamma si fermò e mi guardò con degli occhi che non avevo mai visto, un mix di tristezza e felicità, mi abbracciò forte, mi baciò sulla guancia e mi disse "sei cresciuta così tanto tesoro mio, ricordati sempre che mamma ti vuole un mondo di bene". In quel momento, la abbracciai forte forte, quella frase mi colpì così tanto da farmi scendere una lacrima. Subito dopo questo dolce e amaro arrivederci, mi diressi verso il mio treno e presi il mio posto. Dopo poco più di 2 ore di viaggio, arrivai in stazione e Daniele de Rossi era venuto a prendermi in macchina per portarmi a Coverciano. In macchina abbiamo parlicchiato un pochino e  diciamo che la mia timidezza era quasi scomparsa.
"Com'è andato il viaggio ?" Mi domandò,
"Molto bene grazie, un po' stancante data l'ora però tutto bene dai. Cosa faremo appena arriviamo?" Gli risposi, "Prima di tutto ti mostro la tua stanza così potrai mettere giù le tue valigie, riposare un attimo e ambientarti. Poi ti porterò in campo così potrai salutare Roberto, conoscere i ragazzi e vedere come se la cavano. Va bene ?"
"Certo, non ci sono problemi, anzi grazie mille per tutto". Dopo una ventina di minuti abbiamo raggiunto la destinazione, "Eccoci, siamo arrivati, adesso ti accompagno a vedere tutto ma prima di scendere dalla macchina, Questo è il mio numero, qualsiasi cosa hai bisogno non esitare a contattarmi".
"Grazie mille veramente!"
E fu così che vidi per la prima volta quella che sarebbe stata casa mia per un mese o più.