Possiamo tornare come prima ?

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22A, il suo sedile, me lo ricordo benissimo, 22 come il suo numero di maglia della Juve, mentre stavo andando, lui stava guardando il telefono e ascoltando la musica, quando arrivai al suo posto, gli chiesi se potessi sedermi. Mi guardò negli occhi per 2 minuti, non ottenni risposta perciò :

G. Penso proprio che mi dovrò sedere altrove...
F. No no, siediti, stavo solo guardano i tuoi belllissimi occhi
G. Okay che non ci vedimao da quasi 3 settimane, non esageriamo, il bello qua sei tu
F. solo bello ?
G. Dai su non fare il modesto ahahah - si avvicina alle mie labbra e tenta di baciarmi ma io mi allontano -
G. Dobbiamo chiarire tante cose
F. Lo so, sono pronto a parlare di tutto a partire da quello che ho detto sull'America, al mio comportamento, a Benedetta, alla mia gelosia, a tutto.
Scusa, non volevo ferirti ma io non posso pensare di non vederti per mesi, solo non averi attorno per 3 settimane mi ha ucciso, tutte le mattine mi alzavo sperando tu fossi accanto a me, ma non era cosi, prima di andare a letto spruzzavo il tuo profumo per sentirti più vicina, a Nico chiedevo sempre come stavi, come facevo a trovarti e come potevo farmi perdonare. Ho chiamato un sacco di volte le tue amiche per sapere come trovarti, come risolvere questa situazione e come potevo farti felice. Ho scritto a Benedetta....
G. Ecco che spunta fuori la verità.... - faccio per alzami ma mi prende il polso -
F. Per dirle che avrei detto ai miei che ci siamo lasciati
G. Cosa ? - mi giro di scatto con gli occhi spalancati -
F. Si, lo detto ai miei, lei l'ha detto ai suoi e abbiamo eliminato le foto insta. E mia mamma vuole conoscerti.....
G. Di già ? Mamma mia queste cose mi metttono Ansia
F. Nelle 3 settimane passate, quel ragazzo mi ha fatto impazzire di gelosia - lo baciai, non potevo più aspettare, lo amavo e lo amo ancora, lui ricambia e questo bacio va avanti parecchio-
Nel mentre del bacio, Le lacrime iniziarono a rigare il mio viso e Fede lo notò:
F. Perchè piangi piccola ? - prendendo il mio viso con le mani e togliendo le lacrime con i polpastrelli-
G. Dopo la discussione dell'America pensavo di averti perso, dopo la storia di Benedetta ancor di più, io ho paura di perdere te e tutte le persone che ora posso reputare famiglia. Io con te voglio vivere il resto della mia vita, voglio avere dei figli e crescerli insieme... - Mi prende e mi abbraccia forte, dopo un pochino ci stacchiamo e gli altri mi chiesero di raccontargli un po' della mia esperienza-.

G. Allora da dove inizio ? Quando sono arrivata non avevo nessuno, piano piano inizia a fare amicizia e in parallelo lezione. Al mattino facevamo colazione  molto presto, palestra, lezione, pranzo, simulazioni, cena, studiavamo qualcosina oppure avevamo le notturne.
C. Effettivamente ti vedo un pochino dimagrita Gaia
G. Ehm...io a dir la verità mi vedo grassa....
L. Non iniziare a dire cazzate per l'amor di dio che sei bellissima com'eri prima e come sei ora
F. Concordo con Lorenzo Principessa
B. Le notturne in cosa consistevano ?
G. In voli che duravano generalmente 1 ora dove si faceva il vero lavoro da copiloti assistiti da un pilota vero e proprio; è stata dura ma ci siamo riusciti
I. Io vorrei anche aggiungere le feste in residenza, l' alcool e la discoteca.... E che discoteca
G. Per te e che discoteca, perchè per me è stato un problema
J. Perchè è stato un problema ?
G. Perche dopo un po' che bevo non mi rendo conto di quello che faccio, e dato che io ho una sola persona nel cuore, la amo e non voglio deluderla - Giro il viso verso Federico e lo guardo- , è stata dura. Anche da ubriaca sono riuscita a oppormi a possibili situazioni
I. Devo ammettere a tutti voi ragazzi che è stata l'unica che anche da ubriaca avrà detto una decina di volte no a Marco, è stata dura, ma l'ha vinta lei  - vidi Fede innervosirsi percio mi avvicinali a lui, gli presi il viso, lo baciai e gli dissi -
G. Questo basta per credere a quello che sto dicendo ? - tutti urlarono ELLAAAAAAAA
F. Non penso
G. Allora mi sa che dorai aspettare - dissi a bassissima voce, tornai al mio posto e continuai il racconto-
I. Bella, guarda che 10 minuti e iniziamo a scendere
G. Vabbene, allora finisco qua e mi siedo

Finisco di raccontare, mi siedo accanto a Fede e iniziamo l'atterraggio, devo ammettere che questa volta Ivan aveva lavorato da dio e lo vedemmo per tutta la durata del volo. Appena atterrati a Firenze scesero tutti ma io aspettai Ivan, avrebbe soggiornato a Firenze quindi volevo parlare un pochino con lui prima id andarmene in hotel con gli altri. Entriamo piano piano in aereoporto dove non c'era nessuno se non i ragazzi che mi stavano aspettando e la famiglia di Ivan:

G. Ora mi sa che mi toccherà salutare anche te - inizio a dire con gli occhi che diventano lucidi -
I. Eh si, mi spiace veramente tanto ma si, ti giuro che se potessi , ti porterei con noi fino alla fine della nostra avventura ma ...
G. Ma io devo tronare a casa dalla mia famiglia
I. Esatto, ricordati però che noi saremo parte della tua famiglia allargata, quando avrai bisogno di noi basta solo chiamare e se vorrai vederci, ti diremo le destinazioni dei voli e staremo un po' insieme.
G. Io sono gia pronta per venire al vostro diploma, che pensi che io non venga ? Sei pazzo
I. Ah già è vero, il Diploma
G. Mi mancherà il tuo essere folle Ivan - di scatto lui mi abbraccia e iniziano a lacrimare gli occhi pure a lui-
I. Mi, anzi ci mancherai anche tu Gaia, ne sono certo, orami eri e sarai sempre parte fondamentale del nostro gruppo

Rimanemmo così per alcuni minuti, fino a quando vidi i ragazzi parlare e la famiglia di Ivan arrivare: li salutai tutti, mi fecero i complimenti e mi ringraziarono e poi io li salutai, abbracciai per l'ultima volta Ivan, mi asciugai le lacrime e andai dai ragazzi.

J. Tutto bene ? - e mi prende per la spalla-
G- S-si, tutto benissimo grazie - cercavo di trattenere il respiro per evitare di scoppiare a piangere molto pesantemente e non far pesare questa cosa a loro-

Arrivati in pullman vedo Nico accanto a Fede, mi fa cenno di sedermi vicino a lui che si sarebbe spostato ma gli dico di no, in quel momento preferivo stare da sola e non mi sembrava per niente il caso di spargere la mia tristezza su di loro dato che avevano appena vinto una partita. So di sembrare una piangnucolona ma vi giuro che io non ho mai avuto persone che mi volessero cosi tanto bene, mai avuto un papà che si interessasse a me come fa Mancini, mai avuto una matrigna che si complimentasse con me o che mi facesse sentire al pari degli altri anzi che farmi sentire sbagliata, inadeguata e inaccettata. La mia unica valvola di sfogo era la danza mentre  ora sono le lacrime. Gli altri cantano, ballano e urlano e io provo a cantare con loro con il filo di voce che avevo, arriviamo a Coverciano, scendo subito dal bus e mi dirigo in camera senza guardare in faccia nessuno, il minimo abbraccio o bacio mi avrebbe fatto crollare e io non volevo. Sapevo che Mancini e tutti gli altri avrebbero capito perciò non mi fermai manco per dirgli dove stavo andando e cosa avrei fatto.... Arrivo in camera, chiudo la porta e mi butto sul letto.

POV JO

La vedo lì, tra le braccia del suo amico e mi si stringe il cuore, lei è una ragazza speciale e ogni volta, deve lasciare qualcuno a lei caro. Prima sua madre, poi è lontano dalle amiche, ora loro, dopo gli europei toccherà anche a noi e sinceramente non so come vivrà questa cosa....l'unica cosa che so è che vorrei solo farle capire che ci sono per lei, nei momenti belli e brutti:

J. Tutto bene ?
G. S-si, tutto benissimo

Lo capisco che non va per niente bene, ma non ho la minima intenzione di peggiorare la situazione e di obbligarla a parlare, saliamo sul pullman e vederla seduta da sola,  mi fa stringere il cuore. Guarda fuori dal finestrino praticamente tutto il viaggio, con gli occhi fissi, non guarda nessuno e sono convinta che vorrebbe piangere ma non può, si sente obbligata a sorridere per noi, e per la nostra vittoria.
Inizia a cantare con noi, con un filo di voce e quando si gira per guardarci, i miei occhi si incrociano con i suoi e mi fa un mini sorriso, quel sorriso che dice tutto, che cerca di nascondere quanto sta soffrendo....io vorrei troppo abbracciarla, ma se dovessi farlo, so che in questo momento la farei stare probabilmente peggio e non fare il suo bene. Arriviamo a Coverciano, lei scende subito dal bus senza dire niente e salutare nessuno, vedo Fede che quasi le corre dietro ma lo blocco:

J. Lasciala sola, ha bisogno dei suoi spazzi
F. Ma sta male, io voglio aiutarla
J. Lo so che sta male, l'ho guardata negli occhi, ma se tu fai cosi non l'aiuti, ha bisogno di stare da sola
F. Lei ha bisogno di qualcuno che la ami ora e di sfogarsi
J. Secondo te, se voleva qualcuno accanto e voleva sfogarsi, si metteva seduta da sola quando siamo patiti dall''aereoporto ?
N. Fede, Jo ha ragione, se voleva stare con noi, accettava la mia proposta
J. Domani mattina vediamo come sta e le parliamo
F. Va bene....

Appena arrivo nel nostro corridoio, faccio cenno a Nico di avvicinarci alla sua porta per sentire se andava tutto bene, non sentimmo niente, non sapevo se essere preoccupato perché non sentivo nulla o felice perchè probabilmente dormiva....

Non mi sarei mai immaginata tutto ciò Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora