La mattina dopo..

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La mattina dopo mi alzo molto tardi, verso le 12.00 e mi rendo conto che tutti attorno a me dormono ( a parte Mia che era andata via prestissimo) , prendo il telefono e vedo un sacco di notifiche da insta e whatsapp. Noto subito il polso un pochino gonfio data la stretta del tizio di ieri sera e mi faceva male, non ci do troppo peso e decido di alzarmi e nemmeno il tempo di mettermi i piedi che corro in bagno dalla nausea. Fortunatamente niente di preoccupante , sicuramente sarà stato qualcosa che abbiamo mangiato o bevuto ieri, apro whatsapp e vedo messaggi da mia mamma, mio padre 🙄, il mister, le mie amiche e i ragazzi. La chat dei ragazzi era piena di cavolate come al solito, le mie amiche mi chiedevano se potevamo vederci e com'era andata ieri sera, mio padre come stesse andando in generale e mia madre mi chiese dell'esame e di come mi trovavo. Decido di rispondere subito a tutti, organizzarmi con le mie amiche per vederci e prendere un caffè da sturbucks in centrale tipo, un oretta prima della partenza del treno e scendo giù in cucina per cucinare qualcosa alle ragazze. Le sveglio, vengono giù e mentre loro mangiano commentiamo quello successo ieri sera:

G- ragazze io vi giuro che non ho mai avuto una sensazione del genere, orribile, mi sentivo tutta intontita, ed è strano per me lo sapete
Giu - ma il ragazzo che fin dall'inizio ci provava con me ? Non so cosa non capisse della parola no
A- è stato bellissimo ieri fino a che non sono successe quelle due cose, veramente per un po' basta, ma sopratutto Gaia, facci vedere il polso
- gli porgi il polso da vedere-
Giu- MA SEI PAZZA A NON DIRCI NIENTE ? E' GONFISSIMO
G- Ragazze tranquille veramente, non mi fa molto male, sarà una cosa che con del ghiaccio passa
A- Perchè mio papà non è a casa e la mamma di Giuli torna sta sera quando tu sarai già a Firenze, se no ti facevamo controllare questa cosa
Giu- Se volete posso chiamarla e vediamo cosa ci dice, al massimo facciamo un salto al pronto soccorso
G. Ragazze veramente tranquille, non pensiamo più alla brutta serata di ieri sera e al mio polso, voi pensate a mangiare e io a sistemare che abbiamo lasciato un disastro . Dopo 2 ore era tutto sistemato, lavato e eravamo pronte per uscite a prendere un caffè con le altre in stazione, andiamo verso la macchia e noto che sollevando la valigia il polso mi fa parecchio male ma decido di pensarci dopo in treno e non dire niente alle altre. Dopo 40 minuti, dato il traffico, arriviamo a destinazione, prendiamo il caffè e io anche un dolcetto dato che mi era venuta un pochino di fame, parliamo di un po' di tutto e 15 minuti prima che partisse il treno mi alzo dal tavolo, saluto tutte e insieme a Giulia e Bea mi avvicino al binario. Troviamo il mio vagone, mi dirigo verso di loro e le abbraccio fortissimo, mi mancheranno un sacco e di questo ne sono certa, cerco di trattenere le lacrime anche se ovviamente si vedeva il dispiacere e salgo sul treno. Appena mi siedo cerco nella tasca le mie cuffie e trovo un bigliettino:

DA GIULIA E BEA

Amore, lo sai che già ci manchi ?
Sicuramente saranno passati 10 minuti da quando ti abbiamo lasciato andare su quel treno però tu sei parte fondamentale nella vita di entrambe. Io, Giuli posso dire di aver trovato non solo un amica ma anche una sorella con la quale condividere veramente tutta la mia vita e posso dire che questa fortuna non capita a tutti. Io Bea, posso dire di aver trovato una delle persone più importanti della mia vita, una delle migliori amiche al mondo e una di quelle persone alle quali non potrò mai dire no. Lo sai che potrai contare su di noi sempre e ci saremo sempre per te, ti vogliamo un mondo di bene ♥️.
PS di Bea. Mi spiace un sacco non esserci stata ieri e non averti potuto aiutare,quando ne vorrai parlare sono pronta ad ascoltarti ma sopratutto aggiornami ogni volta sul polso.
Bea e Giuli

Devo ammettere che mi sono emozionata, sono tanto fortunata ad avere persone così belle accanto a me e nella mia vita. Decido di inviargli una foto nel nostro gruppo con sotto scritto "Grazie, solo questo" e mi dirigo nella rubrica per chiamare Mancini.

G. hey ciao Roberto, sono partita ora, tempo due orette dovrei essere lì
R. Ciaooo, va bene certo, allora tempo di allenare loro e vengo a prenderti, a dopo
G. A dopo

In uno schiocco di dita ero a Firenze e sono convinta di non aver sentito così tanto il viaggio dato che ho bevuto un caffè, con il quale mi sono anche macchiata la mia bellissima tuta e ho parlato tutto il tempo con mia madre. Devo ammettere che mi è mancata tanto e so che ogni giorno mi mancherà di più. Scendo dal treno, mi dirigo verso l'uscita e trovo Roberto, ci abbracciamo molto forte e saliamo sulla macchia.

R. Com'è andato il viaggio ?
G. Molto bene dai, i ragazzi sono pronti per la partita di mercoledì ?
R. Si dai, li vedo abbastanza pronti e convinti, hai mangiato o ci dobbiamo fermare da qualche parte a recuperare qualcosa ?
G. Mangiato prima di salire sul treno, ma in ogni caso grazie mille
R. Allora direi che possiamo passare al discorsetto che dobbiamo fare Io e te
G. Te lo sei ricordato eh ahahahah
R. È una cosa che mi ha dispiaciuto così tanto da non potermela dimenticate, perché mi hai detto quelle cose quel giorno con quei tuoi occhietti distrutti ?
G. Eh Roby, cosa ti devo dire, ti ho detto solo la verità, papà non è cosi bravo e buono come sembra, te lo posso assicurare. Non sai quante volte avrei voluto che la mamma si rifidanzasse o che comunque papà cambiasse ma non è mai successo. Non è mai soddisfatto di qualsiasi cosa io faccia, che sia un voto, un'esperienza o anche solo una piccola cosa, per lui sono troppo poco, io devo sempre dare di più. Per non parlare del fisico, ogni volta che mi vede mi dice che sono ingrassata, che devo andare in palestra o che devo muovermi di più perchè cosi sicuramente non migliorerò. Vogliamo parlare della sua ragazza ? Lei veramente peggio di lui, continua a paragonarmi alla figlia di suo fratello, lei è bella, lei ha ottimi voti, lei è fidanzata, lei è magra, lei è tutto ciò che io non sono. " Lei è una gioia e una cosa di cui essere fieri, tu sei un fallimento, e tu saresti mia figlia ?", questa è stata l'ultima frase che mi sono sentita dire prima della notizia di Coverciano - dico con le lacrime agli occhi che tentavo di trattenere -
R. Gaia....io non ho parole......tuo padre con me non è così, mi dice l'opposto di quello che mi stai dicendo
G. Mi spiace tanto......io sono arrivata a pensare di non interessare a nessuno e di essere inutile in questo mondo....
R. Non dire assolutamente queste cose, ti giuro che tu sei importante per me, la tua mamma, mia moglie, le tue amiche e tutte le persone che ti vogliono bene, sei importante e speciale per tutti noi ricordatelo sempre

Continuiamo gli ultimi 20 minuti del viaggio in silenzio, cosi Mancini decide di mettere un po' di musica recente e iniziamo a cantare a squarciagola, quella si che era una cosa che avrei voluto fare con tuo padre - arriviamo all'hotel, finiamo di cantare la canzone, scendiamo dalla macchina, lui mi abbraccia e io faccio altrettanto, faccio per prendere la valigia e nota il tuo polso che ero riuscita a nascondere fino ad adesso:

R. Gaia, cosa ti sei fatta al polso???
G. Merda.....

La tuta del viaggio

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La tuta del viaggio

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