Li vedo arrivare, gli sorridono e si siedono accanto a me:
M. Ti vogliamo bene, ricordatelo sempre, ci saranno sempre quelle persone invidiose di quello che hai, e ti assicuro Gaia che hai tanto, non di materiale ma caratteriale, emotivo.....
L. Per me alla fine sei come una figlia grande e lo sai che quando hai bisogno di qualsiasi cosa noi ci siamo
G. Ho solo bisogno di estraniarmi dal mondo che mi circonda, trovare qualcosa che mi aiuti a distrarmi dai 3200 problemi che ci sono e che mi aiuti a sentirmi giustaSapevo che l'unica cosa che poteva aiutarmi era la danza, ma dato il problema al piede che avevo da un paio di anni, non potevo farla più in modo costante. Vidi un pallone, mi alzai, iniziai a calciarlo con quel minimo di forza che avevo attorno:
G. Dai passamela che ti insegno qualcosa
L. We, guarda che ci sono anche io qua, non fare il fenomenoScoppiai a ridere come non avevo ancora mai fatto, loro lo notarono e in coro mi dissero "sii felice e spensierata, che così sei molto piu bella che con le lacrime agli occhi e il mascara colato". Presero la palla, e ci dirigemmo tutti e 3 al campo mentre Martina ci guardava dagli spalti: io non ero proprio vestita nel modo migliore dato che avevo una maglietta, una felpa e i pantaloncini corti di jeans ma me ne fregai totalmente. Accesero le luci e iniziammo a fare qualche passaggio, mi diedero qualche dritta per poi iniziare a fare una mini partitina in 3, cosa praticamente impossibile ma ci provammo. Io ero con Giorgione e Leo era solo, Gio prende la palla a Leo, la passa a me, che io la passo a lui e viceversa e tiro in porta con tutta la forza che avevo.
M. GOOOOOL
L. Signorina, lei potrebbe fare l'attaccante
G. Sehhh, certo, il portiere già che ci siamo ?
G. Guarda che è serio Gaia, mai visto fare un complimento del genere da Leo a nessuno
G. Oh.... Allora grazie ahahah anche se mi sa che mio figlio imparerà a giocare a calcio spero da suo padre
L. O dagli zii
G. Giusto, o dagli zii ahhha
L. Dai, ora è il caso di andare in camera che domani dobbiamo partire
G. Voi andate a riposare che io rimango ancora qua un pochino
G. Sicura ??
G. Si si andateQuando loro vanno, mi siedo su una panchina e guardo il cielo, guardo le stelle e mi estraneo un po' da quello che mi circonda. Lo facevo con la mamma quando le cose andavano male o sapevo di aver bisogno del tempo per me, la mamma mi manca, non posso negarlo e diciamo che ci rimango anche male quando non mi chiama per tanto perché anche lei a volte mi fa credere di non volermi bene. Ovvio,le discussioni sono nomali però boh, a volte vorrei solo stesse un pochino di più con me. Mi alzo dalla sedia e vado in camera, passo per il corridoio e mi fermo davanti alla porta della camera di Zaniolo, sorrido e poi mi dirigo in camera mia. Strano ma vero era molto pulita, non vi era niente fuori posto ma quando arrivo in camera, dentro a un asciugamano trovo un bigliettino:
Ho bisogno di parlarti, sai bene di cosa, tornati da Londra io e te ci dobbiamo vedere
Vi era anche un numero di telefonoSapevo già che poteva essere e forse forse vederla era anche la cosa giusta da fare, decido di parlarne il giorno dopo con Nico ma ora vado a dormire. Dormo malissimo, mi alzo a ogni ora tanto da svegliarmi definitivamente alle 7 e scendere giù a fare colazione, non c'era nessuno perciò approfitto per fare tutto con calma, dopo aver finito mi siedo su uno dei divanetti in salotto e mi addormento. Sinceramente non so per quanto ho dormito, ma so che quando mi sono svegliata ero già in autobus vicino a Leo:
G. MA DOVE SIAMO ?
L. Shhh, non urlare che tutti dormono
G. Ah oddio - mi sporgo per vedere tutti, e vedo il bellissimo ciuffo di Fede spuntare e la faccia di Nico poggiata sulla sua mano-
L. Stavi dormendo sul divano, ti volevano svegliare ma gli ho detto che non era il caso dopo ieri perciò Fede e Nico hanno fatto la tua valigia e Jo ti ha preso in braccio e portato in autobus dove siamo ora
G. Grazie,grazie mille veramente perche ieri non ho proprio dormito niente e ho anche trovato un bigliettino
L. Che bigliettino ?
G. Penso l'abbia scritto Benedetta, era in uno dei miei asciugamani - gli mostri la foto-
L. Tu non ci vai
G. Leo ho bisogno di risposte, ho bisogno di capire che persona è e alla fine se hanno chiarito
L. Gaia, te lo dico io, di lui ti puoi fidare, sono un suo compagno di squadra e amico al di fuori del campo, quando ti dice che gli piaci è cosi
G. In ogni caso io devo chiederle scusa
L. Tu, scuse a lei ? Forse è lei che deve porti delle scuse. Facciamo cosi, se vuole veramente parlarti lo fara quando torniamo a Coverciano, senza che Fede lo sappia, ma ci vede essere qualcuno di noi con te
G. Sentiremo cosa dice nico, tu riposa oraMancava ancora 1 ora per arrivare in stazione per prendere l'aereo che da Milano ci avrebbe portato a Londra il giorno dopo, io ero l'unica sveglia dato che Leo si era addormentato e io decisi di palare di tutto quello che era successo a Giulia:
G. Ma stai scherzando spero ? Come si permette quella a trattarti così ? Ma poi con una bimba tra le tue braccia
G. Giuli, non so cosa le sia passato per la testa, sta di fatto però che mi sembra strano che lei mi abbia chiesto di parlarle, in parte io le dovrei delle scuse dato quello che è successo con il suo ragazzo
G. Gaia, non sparare cazz*** dato che tu qua non c'entri nulla, non sei tu che li hai fatti lasciare dato che lui già stava male ed era in dubbio, lei ha solo peggiorato le cose tra loro vedendo quei 3 giorni. Tu non devi andare a parlare con lei, potrebbe metterti solo dubbi in testa e non permetterti di essere felice
G. Lo so ma...
G. Nessun ma, parlane con Nico e con chi vuoi, ma non andare, al massimo parlane anche con Fede per capire cosa ne pensa. Io ora devo andare che ho qualcuno che mi chiama che hanno bisogno, dopo ci sentiamo
G. A dopoArriviamo in stazione scendo dall'autobus, salgo sul treno e mi siedo accanto a Fede, avevo bisogno di un suo abbraccio, una sua carezza o un suo bacio - appena vide che mi stavo per sedere accanto a lui sembrava al settimo cielo, mi sedetti, mi abbracciò e tutti e due ci addormentammo.
F. Cucciola, siamo quasi arrivati
G. Giuro che ora mi sveglio, 2 minuti
F. Dai su, se ti tiri su, ti do un bacio
G. — di scatto mi alzo- però sulla guancia
F ....... E va bene sulla guancia - mi da un bacio e scendiamo dal treno -Arriviamo in hotel, mi cambio perchè stavo gelando e vado a vedere gli allenamenti, finti gli allenamenti scelgo di chiedere a Nico, Fede, Leo e Roby di venire nella mia stanza per parlare.....
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Non mi sarei mai immaginata tutto ciò
RomanceDopo aver rischiato nuovamente di rimanere a casa da sola per più di un mese, Gaia affronterà un'esperienza che le cambierà totalmente la vita. Tutto parte da un passato difficile, tanti ostacoli da superare, tante delusioni ma si arriverà a un pres...