CAPITOLO 8

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<<Come mai sei così impaziente per questa festa? Voglio dire, i serpeverde ne fanno un sacco, perché proprio questa? >>  Jassy mi porse la domanda mentre estraeva un vestito color lilla da un appendino

<< innanzitutto il lilla non è un colore che ti sta bene, punterei più sull'azzurro dei tuoi occhi, e voglio andare a questa festa perché così faremo vedere a Nott cos'ha perso prendendoti in giro>> conclusi semplicemente, lanciandogli un abito azzurro che si sarebbe intonato meglio, secondo me, al colore dei suoi occhioni 

<< che cosa cercavi come vestito?>> volevo informarmi su quello che cercava, il suo stile non era molto stravagante, era uno stile da tutti i giorni, ne troppo ne troppo poco, volevo trovargli un abito che non la facesse sentire a disagio ma allo stesso tempo la facesse risplendere, sfida dura ma sicuramente fattibile

<< questo ti piace?>> le chiesi facendole vedere un abito di seta azzurro, era molto corto e a mio parere sexy

<< è carino>> rispose tranquillamente. Non sembrava super entusiasta, ma tentare non nuoce

<< provatelo >> la incoraggia spingendola letteralmente dentro il camerino, appena uscita era meravigliosa

<< sei bellissima >> mentre la stavo guardando mi fece una domanda inaspettata

<< dici? Non mi sta male?>> chiese guardandosi allo specchio

<< no, ti sta incantevolmente, stai benissimo>> la incoraggia, vidi gli angoli della bocca inarcarsi formando un sorriso

<< lo compri?>> doveva assolutamente prenderlo

<< è ovvio no?>> si mise a ridere rientrando in camerino per poi uscire qualche minuto dopo con l'abito in mano. Pagammo tutto e tornammo ad Hogwarts giusto in tempo per iniziare a prepararci. Volevo andare a questa festa solo per aiutare Jassy a distrarsi, non per altro. Mi misi un vestito abbastanza carino e poi aspettai che la mia amica uscisse dal bagno. Intanto che aspettavo decisi di prendere dal mio comodino "Romeo e Giulietta" ma appena aprii il cassetto il libro non c'era. Mi ricordai dell'accaduto, feci un sospiro. Rividi tutta la scena a rallentatore, da Draco che buttava il mio libro nel fuoco alla doccia, mi venne in mente anche lo schiaffo che stavo per prendermi. Perché uno come Malfoy che mi ha presa di mira per ben sei anni di punto in bianco mi fermava un schiaffo? Questa domanda mi stava assillando da tutta la giornata ma cercavo di non darci molto peso. Richiamò la mia attenzione Jassy che era appena uscita dal bagno

<< allora? >> chiese girando su se stessa facendo una piroetta

<< magnifica >> risposi guardandola, era felice, e se lo era lei lo ero anch'io

<< forza>> mi prese per un braccio conducendolo fino alla festa per poi buttarmi al centro della pista da ballo, sinceramente mi mancava la quiete della mia camera ma andava abbastanza bene così

<< hey guarda, ci sono i ragazzi, andiamo>> mi prese per un braccio portandomi sui divanetti dove c'erano tutti i purosangue. Grazie a Jassy ero entrata in quel gruppo, o meglio, ci parlavo più di prima

<< ehy Jas, sei bellissima>> si complimentò Blaise alanzandosi dal divano su chi era seduto, Malfoy fece una risata guardando la reazione del suo amico

<< oh grazie Blaise >> Jassy era diventata completamente rosso pomodoro, sembrava che quei due si fossero visti solo adesso per la prima volta

<< mezzosangue >> mi salutò come sempre cordiale Malfoy, ma è un miglioramento, di solito non mi saluta nemmeno. Restai per una buona oretta a bere e ascoltare i discorsi dei ragazzi, non parlai per niente, quelle persone non sono miei amici e mai lo saranno

<< vuoi ballare?>> chiese di punto in bianco Blaise a Jassy che non sapeva cosa rispondere

<< si lei vuole, forza>> la spinsi verso la pista da ballo, oltre a un'opportunità per lei, lo era anche per me per svignarmela da quella festa che ormai era noiosa. Mi alzai, sentendomi osservata da due occhi color ghiaccio ma ci feci poco caso, uscii dalla sala comune per dirigermi verso il mio posto preferito. La torre d'astronomia. Questo posto mi ha ospitato per tutti i miei sei anni ad Hogwarts, ci ho passato notti intere insieme alle stelle e alla luna, sono state loro le mie amiche e lo saranno sempre. La luna era sempre in cielo ad aspettarmi per ascoltare le mie paranoie e illuminare le mie insicurezze rendendole sicurezze, come le stelle che avevano spazio per i racconti delle mie giornate e le mie prese in giro. Già, mi hanno tenuto molta compagnia. Il vento freddo di dicembre iniziava a pizzicare le guance e il mio vestito corto di certo non aiutava. Sentii la porta aprirsi, non girai subito lo sguardo, non era la mia priorità sapere chi avevo dietro, finché non mi affiancò, mi girai per vedere un ragazzo seduto di profilo

<< non so se hai notato che il posto era occupato >> gli feci notare ricominciando a guardare il cielo

<< sai penso che ci sia posto per più di una persona >> mi rispose tranquillamente lui non guardandomi ancora in faccia

<< come mai non sei alla festa? >> mi chiese con tono più gentile e da lì capii che era palesemente serpeverde

<< le feste rumorose non fanno per me, voglio dire, mi piacciono e sono belle ma non fanno per me>> risposi semplicemente cercando di analizzare meglio il ragazzo. Era sicuramente purosangue e da quello che avevo capito serpeverde, doveva avere più o meno la mia età

<< e te perché non sei in sala comune?>> chiesi incuriosita porgendogli la stessa domanda

<< neanch'io sono tipo da feste >> disse semplicemente. Restammo minuti in silenzio finché non iniziai un po' a tremare per una folata di vento che mi era arrivata dritta in faccia

<< hai freddo?>> mi chiese subito lui vendendo che stavo tremando

<< un po' però.....>> non finì la frase che avevo la sua giacca addosso

<< ehm,  grazie?>> cecrcai di essere educata anche se battevo i denti dal freddo

<< non ti ho chiesto chi sei>> continuai cercando di capire chi era il ragazzo che avevo di fianco

<< scusa, non mi sono presentato, sono Regulus Arcturus Black, cugino di Draco >> aggiunse vedendo la mia faccia perplessa a sentire il suo nome ma anche la vicinanza a Draco non mi faceva intendere nulla

<< non ti ho mai visto con la compagnia di Malfoy però>> gli feci notare

<< già, preferisco la solitudine >> rispose semplicemente alzandosi da terra, avevo intuito che era un tipo solitario e anche la mia presenza lo infastidiva e per questo finita la conversazione avevo già in mente che se ne sarebbe andato, e avevo ragione

<< ci vediamo Wright >> disse semplicemente andando verso la porta anche portava alle scale

<< si ci vediamo..... ma aspetta come sai il mio cognome? >> chiesi accorgendomi del fatto che aveva detto il mio cognome per salutarmi

<< segreti  di un Black >> disse prima di uscire. Un tipo strano, però interessante.

&quot;COUSINS&quot; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora