CAPITOLO 50

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La festa poteva riprendere tranquillamente senza altre interruzioni. Alla fine Draco mi aveva trascinato sui divanetti facendomi sedere sulle sue gambe. La sua mano continuava a slittare fin dentro il mio vestito, ma appena mi eccitavo in un attimo la tirava via. Brutto stronzo. Era arrivato, inoltre, il momento per iniziare la parte due del mio piano. Mi alzai dalla gambe di Draco e girai a squarcia gola

<< CHI VUOLE GIOCARE AD OBBLIGO O VERITÀ?>> era un gioco stupido e infantile ma i serpeverde l'hanno sempre adorato. Infatti tutti risposero positivamente. Ci mettemmo in cerchio e lì vidi che nascosto in un angolo c'era Regulus che parlava con Tom. Erano tutti e due al buio messi in ombra e sembrava che volessero passare inosservati. Ma Regulus girò la testa nella mia direzione e si accorse che gli stavo guardando. Si fermò subito e Tom si girò anche lui verso di me. Si guardarono per qualche secondo prima di venire verso il cerchio come se nulla fosse. Ma sapevo che c'era qualcosa che non andava. Continuai a guardare in cagnesco Regulus per qualche minuto ma poi smisi dato che dovevo aiutare Jassy. Presi una bottiglia di whisky vuota e la girai. Si fermò su Blaise. Fantastico

<< Blasie obbligo o verità?>> chiesi tranquillamente anche se la frase non serviva, era ovvio che avrebbe scelto obbligo. Come tutti del resto. Siamo famosi per il rischio di provare. Se no che divertimento ci sarebbe?

<< obbligo>> troppo scontato. Feci un ghigno che spaventò il moro. Esilarante.

<< ti obbligo a passare una settimana insieme a Jassy>> feci un sorriso a trentadue denti. Jassy mi stava guardando incredula, Blaise, anche lui sembrava spiazzato, mentre Pansy mi voleva uccidere. Si capiva dalla sua espressione. Io guardai Jassy e facendo un movimento con le labbra, senza parlare, dissi: non c'è di che

Il gioco andò avanti, qualche minuto chiusi in stanze con altre persone, baci a gente che nemmeno si conosceva e poi basta, insomma come al solito. La bottiglia girò ancora e si fermò su di me

<< Beatrix, obbligo o verità?>> mi chiese Tom, e per fortuna che dovevo vederlo poco ad Hogwarts

<< obbligo che domande >> non mi importava molto che avessi davanti Tom

<< io, te, una stanza, 7 minuti. Ci stai?>> era inutile che mi chiedesse se ci stavo era un'obbligo

<< sì, andiamo>> mi alzai ma venni fermata da una mano. Il tocco di Draco l'avrei riconosciuto tra mille

<< no che non ci vai, cazzo ti sei dimenticata che te lo sei scopato?>> mi ringhiò contro, odiavo quando faceva così

<< tu pensi che io possa davvero andarci a letto quando sto con te?>> non pensavo mi vedesse in questo modo e che avesse così poca fiducia in me. Non mi rispose. Stette zitto per qualche secondo, finché non strattonai il braccio e me ne andai nella stanza con Tom. Il piccolo stanzino era minuscolo, eravamo a un palmo di distanza. Non avevo tempo di pensare quanto eravamo vicini, stavo riflettendo sulle parole di Draco. Perché si fidava così poco di me. Poi però mi affiorò l'immagine di Tom e Regulus che parlavano e la curiosità prese il sopravvento

<< di cosa parlavate tu e Regulus? >>  Tom non sembrava pronto per questa discussione infatti era spiazzato dalla mia domanda. Ma si riprese subito dopo

<< non sono affari tuoi>> era molto prevedibile come risposta, infatti non ci stetti molto male. Restammo ancora nella stanza per qualche altro minuto finché Tom prese parola

<< stai attenta con Draco, non si sa mai come potrà andare a finire>> aprì la porta e se ne andò. Era strano. Molto strano, ma non ci diedi perso. Uscii anch'io e me ne andai verso camera mia. Draco mi seguii fino alla camera per poi entrare anche lui.

<< Che ti ha detto Tom?>> mi ringhiò subito contro. Lo guardai in cagnesco. Draco mi stava facendo irritare, oggi era più cattivo del solito, più possessivo, più aggressivo

<< che hai?>> gli chiesi alla fine, andai dritta al punto, mi stava esaurendo e non avevo voglia di fare giri di parole

<< che ho io?! Mi stai prendendo un giro, sbaglio o sei stata tu ad andare nella stessa stanza di TOM?>> adesso però stava sorpassando il limite

<< smettila di parlarmi in questo modo. Ti ho detto che non ha detto niente, non abbiamo fatto niente, quindi smettila, cazzo>> volevo aggiungere dell'altro ma Draco si sarebbe arrabbiato ancora di più. Continuai a guardarlo in malo modo. Si calmò

<<ok>> aspirò una boccata d'aria per poi calmarsi passandosi la mano sui capelli. Quella era una cosa che io e Draco avevamo in comune

<< scusa, dormiamo?>> chiese togliendosi la maglietta. Feci un segno del capo e presi la maglietta al volo. Adoro dormire con le sue magliette. Mi tolsi anch'io i vestiti e mi misi la sua maglietta mente lui si era steso con i boxer sul letto. Appoggiai la testa sul suo petto mentre lui mi cinse con un braccio la vita

<< scusami per essere... così stronzo è che sei la prima che non mi molla perché.... beh... perché sono io >> la sua voce trapelava insicurezza. Mi misi a cavalcioni su di lui e gli presi il viso

<< cazzo, ascoltami. Tu mi piaci da impazzire, ok, non so come tu riesca a stare con me e devi smetterla di pensare che ti voglia mollare o che voglia andare a letto con qualcun'altro. Ascoltami, tu sei il primo che non mi fa stare male, ok? L'ultima volta con Adrian>> mi interruppe di botto. Avevo parlato troppo

<< Adrian?! Quand'è che sei stata con lui>> si stava alzando ma lo appiattii sul letto

<<non pensarci neanche, non sono stata con lui..... dall'ultima volta>> dissi in un sussurro spostandomi da lui per poi girarmi verso destra odiavo quando le persone mi vedevano fragile

<< aspetta è stato lui. È stato quel figlio di puttana a metterti le mani a dosso>> si stava scaldando così feci la cosa più spontanea che mi veniva. Lo baciai, si stava rilassando sotto al mio tocco

<< sì, ma ormai passato, ormai è andata e quindi non c'è più niente da fare. Adesso ho te >> abbracciai il suo addome sentendo gli addominali schiacciati contro il mio seno coperto dalla sua maglia. Anche lui mi strinse a se e ci addormentammo così, insieme, abbracciati.

&quot;COUSINS&quot; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora