"COUSINS" Draco Malfoy

CAPITOLO 13

Le vacanze di natale non sono andate proprio come mi aspettavo, avevo aspettative troppo alte. I Malfoy ci avevano invitato alla loro solita festa di natale, sfortunatamente mi è venuto il vaiolo di Drago, quindi non sono potuta andare, che sfortuna. Mio padre si era infuriato, ma non poteva di certo portarmi dato che è molto contagioso. Credo che si sarebbe arrabbiato di più se gli avessi detto che era uno scherzo che mi avevano venduto i Weasley, quei due potrebbero fare molti galeoni con quei dolcetti. Adesso sono sul treno per tornare ad Hogwarts, Jassy mi ha praticamente trascinato nella cabina con gli altri quindi sono qui a guardare il finestrino.
La neve cadeva delicata sulle lunghe praterie. I ragazzi parlavano tranquillamente di cose varie, scuola, genitori e quidditch. Pansy rideva, come al solito, di ogni battuta fatta dal biondo mentre Jassy parlava con Blaise. Ero l'unica che stava zitta pensando ai fatti suoi. Mi sarebbe piaciuto avere Hermione anche solo per sentirla parlare dei compiti delle vacanze di natale, mi sarebbe bastato anche solo quello. Arrivati al castello dopo aver messo le valige in stanza andammo in sala grande per ascoltare il discorso di Silente a cui ci era stato imposto di partecipare. Ci sedemmo verso la fine del tavolo. Nella sala si sentiva un brusio di voci che venne interrotto dell'anziano mago

<< ragazzi, un attimo di attenzione prego>> la stanza cadde subito in silenzio, tutti smisero di parlare

<< grazie, sono lieto di annunciarvi l'arrivo di un nuovo compagno che si unirà al sesto anno. Prego... che venga avanti per lo smistamento >> il grande portone si aprì rivelando l'alta figura di un ragazzo moro. Camminò a passo spedito verso lo sgabello con sopra il capello parlante, il suo sguardo cadde a qualche posto dal mio, girai lo sguardo verso la persona che stava guardando ed era Draco

<< Jassy  perché il ragazzo guarda Draco?>> chiesi incuriosita alla mia amica

<< ma non hai ascoltato Draco nel treno? È un suo amico di famiglia, Tom Riddle il figlio del signore oscuro >> la sua voce si incrinò a pronunciare il nome del padre di Tom. Quel ragazzo mi faceva già paura. Contunai a guardare la piccola seggiola dove si trovava il cappello parlante che avrebbe dovuti smistare il ragazzo

<< oh un Riddle, molto interessante, veramente molto interessante, non ho dubbi su dove metteri. SERPEVERDE >> gridò infine. Il moro fece un ghigno venendo a sedersi poco distante da me. Iniziò a parlare con Draco

<< Draco, tesoro, come mai non mi hai mai raccontato di questo tuo amico?>> chiese Pansy entrando nella conversazione. Sembrava aver perso interesse per il biondo, potevo scommettere anche cento galeoni che ci sarebbe andata a letto entro questa settimana, anche se erano fidanzati quei due si tradivano quasi sempre. Riddle non sembrava molto interessato, rivolse il suo sguardo verso di me

<< piacere Tom Riddle >> mi tese la mano. C'era qualcosa sotto, lo sentivo

<< non parlare con lei è una sudica mezzosangue >> la mia fama mi precedeva sempre, Pansy aveva già spiattellato che non ero purosangue, ma sembrava che Riddle non ci fece tanto caso

<< sono Beatrix, Beatrix Wright >> gli strinsi la mano sorridendo tranquillamente per poi tornare a mangiare

<< che minchia ci fa una sudicia mezzosangue tra i serpeverde?>> mi  chiese sprezzante. Oh si sentiva che era figlio del signore oscuro

<< sai, si stava meglio prima che arrivassi tu, anzi no, si sta uguale >> dissi tranquillamente senza prestargli minima attenzione, il mio comportamento certe volte faceva più irritare delle parole dato che non prestavo molta attenzione alle persone quando mi facevano un torto, ma se qualcuno mi offendeva e non smetteva, le mie parole era così taglienti da farti scappare in bagno a piangere

<< pff, se mio padre sapesse che c'è una mezzosangue tra i serpeverde saresti già morta>> lo disse come se niente fosse non guardandomi nemmeno negli occhi ma tenendo lo sguardo verso Blaise e gli altri

<< ah quindi è venuto fuori dal buco in cui si era nascosto dato che "bebè Potter" gli ha tolto i poteri? Non lo sapevo>> risposi io tranquilla, tutti si girarono verso di me guardandomi sconcertati dato che avevo risposto così al figlio del signore oscuro, ma non me ne importava niente, forse qualche anno fa non avrei avuto il coraggio ma, ehy si cambia. Anche Tom mi guardò sconcertato, io invece mi alzai dirigendomi verso la mia camera. Non salutai nessuno, non ne avevo minimamente voglia. Arrivata in camera feci una doccia e mi misi sul letto a leggere un libro preso dalla biblioteca. I libri erano la mia via di fuga da questo mondo, leggevo alcune tragedie, altre erano storie di personaggi, che avevano un lieto fine, non come la mia vita. Finito il mio libro stavo per spegnere la luce quando qualcuno bussò alla porta. Andai ad aprire scocciata. Aprii la porta non vedendo nessuno per il corridoio, ma vicino ai miei piedi si trovava un biglietto

Ti aspetto alle 23 sulla torre d'astronomia

Non avevo nessuna idea di chi mi avesse mandato quel biglietto, la calligrafia non sembrava di Blaise, e si, conosco le calligrafia dei miei amici, sono molto attenta su queste cose. Non erano nemmeno le 22 quindi avevo tutto il tempo per pensare a che fare.

Alle 22:45 decisi di dirigermi alla torre d'astronomia per capire chi mi avesse mandato quel biglietto. Uscii dalla sala comune facendo sempre attenzione a non incontrare Piton. Presi le scale e mi diressi verso la torre, aprii la porta che cigolò lievemente. Entrai vedendo un'ombra attaccata al corrimano che stava ammirando il cielo, sembrava un ragazzo, dalla forma fisica, mi avvicinai cautamente. Si girò di scatto e vidi quegli occhi scintillanti marroni

<< Adrian >> ringhiai guardandolo

<< che cosa vuoi?>> chiesi infine camminando all'indietro per girarmi e andarmene

<< sai, stavo pensando alla festa di qualche anno fa. Io, te e la mia bellissima camera. Ho pensato che la torre d'astronomia fosse un posto più romantico >> concluse mettendosi davanti di me mettendo le sue mani sui miei fianchi.