CAPITOLO 20

226 7 0
                                    

Mi svegliai sul pavimento della mia "cella" il silenzio era assordante. Mi guardia un po' in torno, era tutto completamente buio, a parte per un piccolo spiraglio di luce lunare che entrava dalla piccolissima finestrella. Dovevano essere le 5 di mattina, forse anche le 4. La luna stava per scendere del tutto lasciando il posto al sole. Il fianco mi faceva malissimo, non riuscivo ancora ad alzarmi. Lo stomaco mi si era chiuso, anche se non toccavo cibo dalla mattina precedente. Mi trascinai sul bordo della cella ranicchiando le gambe il più possibile per riscaldarmi. Sul muro alla mia sinistra si trovavano ancora le tachette fatte da bambina con un sasso. Prima scrivevo l'età e poi facevo dei piccoli segnetti per tutti i giorni che restavo chiusa lì dentro senza cibo, acqua. Niente di niente. L'ultima volta che avevo fatto quei segni era stato molto prima di iniziare Hogwarts. Non potevo rompere la tradizione. Scrissi 16 e feci una tacchetta a lato. Rimisi il sasso a terra e continuai  guardarmi intorno. Mio padre non poteva tenermi qui dentro a lungo perché sarei dovuta partire per Hogwarts, da un giorno all'altro. Le domande mi stavano mangiando viva, quindi sono una purosangue? Ma se mia madre era mezzosangue allora vuol dire che non sono figlia sua? Quindi mio padre l'ha tradita? Beh ne sarebbe capace, oppure non sono figlia loro, sarebbe un'ipotesi anche questa. In lontananza sentii una serratura scattatare. Dei passi si fecero avanti dal fondo della stanza. Arrivò mio padre ad aprire la "cella", mi alzai a fatica e uscii. Venni fermata per un braccio

<< devi stare lontana dalla casa dei Malfoy, almeno fino al tuo marchio quando non sarai più un mio problema >> e mi lasciò andare scomparendo su per le scale lasciandomi sola. Quando non sarai più un mio problema. Cosa voleva dire? Ok, sono sempre stata un problema per lui ma quando sarò marchiata apparterrò a qualcun altro? Uscii barcollando dal seminterrato. Tornai in camera mia, pronta per tornare ad Hogwarts. Mi sedetti sul letto facendo una smorfia di dolore. Guardai verso la mia pancia. Si trovava un graffio molto profondo, il dittamo avrebbe fatto poco niente. Andai in bagno e presi una garza che avvolsi intorno al mio busto, almeno finché non sarei andata in infermeria. Silente mi aveva permesso di usare una passaporta che sarebbe partita a momenti. Una spazzola. La toccai prima che partisse e dopo qualche minuto di disorientamento mi ritrovai in camera mia. Mi accascia sul letto. Dovevo andare in infermeria al più presto, ma non potevo farmi vedere dagli altri, mio padre si sarebbe arrabbiato ancora di più. Ci sarei andata sta sera. Mi misi un'altra benda buttando via l'altra che si era inzuppata di sangue. Mi misi sopra la divisa prendendo un'altra garza di scorta mettendola nella borsa insieme ai libri. Uscii dalla stanza per andare direttamente a lezione, non toccavo cibo da molte ore ma non avevo fame, il nodo allo stomaco non se n'era ancora andato. Arrivata a lezione scelsi l'ultimo banco. Preparai i libri appena in tempo, perché in quel momento entrò Jassy insieme agli altri. Appena mi vide gli si illuminarono gli occhi. Veramente esagerata, sono stata via solo due giorni. Venne ad abbracciarmi

<< Beatrix, mi sei mancata un sacco>> mi stava abbracciando proprio sopra alla ferita. Mi morsi il labbro per non gemere di dolore

<< anche tu mi sei mancata >> gli diedi una pacca sulla spalla. Anche gli altri mi salutarono, non abbracciandomi grazie a Slazar. La giornata passò più velocemente del previsto. La ferita mi faceva molto male e dovetti mettere anche il mantello per non far vedere la chiazza di sangue che c'era sulla camicia bianca

<< Jassy vado un attimo in bagno ci vediamo a cena>> la salutai dirigendomi verso i bagni. Dovevo cambiare quella benda o la ferita si sarebbe infettata più di quello che era già. Chiusi la porta per poi togliermi i vestiti.  La garza era completamente rossa. La cosa non andava affatto bene, per niente. Tolsi tutto e poi misi la fascia nuova, ma la camicia era completamente zuppa di sangue e lo stesso per il cardigan, l'unica cosa che mi salvava dall'essere scoperta era la toga. Uscii dal bagno traballante, non mi faceva per niente bene non mangiare e perdere così tanto sangue. Dovevo andare in infermeria, adesso. Feci dietrofront dirigendomi verso l'infermeria. Ma proprio in quel momento la campanella di fine lezione suonò. E tutte le classi uscirono, erano per lo più primini o comunque abbastanza piccoli, finivano più tardi di noi quest'anno. Di solito mi faccio rispettare e non osano stare a meno di un metro da me ma oggi non ho abbastanza forze. Venni spintonata senza pudore da quei piccoli sgorbi, ogni spallata o gomitata mi faceva traballare sempre di più. Cercai di stare in piedi finché non furono passati tutti. E finalmente quando il corridoio era deserto ripresi a camminare. Le gambe non reggevano più il mio peso, dovetti accasciarmi su una colonna, la mano che tenevo al fianco era zuppa di sangue. La portai davanti a me per osservarla, completamente rossa. Non sarei resistita ancora molto. Feci qualche altro passo e poi....... il buio.

DRACO'S POV

Dovevo dirigermi verso la torre d'astronomia ma ho imboccato la strada più lunga pensando di non incontrare nessuno. Ma mi sbagliavo, i primini escono dalla aule, ma si tengono a debita distanza da me, molto saggi. Appena il gregge di ragazzini se nè andato posso finalmente riprendere a camminare verso la mia meta. Svolto l'angolo e vedo una sagoma a terra. Inizialmente non sono per niente interessato ma ripensando a quello che mi direbbe mia madre sul lasciare una persona incosciente a terra decido di andare a vedere. Avvicinandomi scopro che è una ragazza, capelli nocciola, corpo fino e snello, deve avere la mia età. Quando gli sono completamente davanti capisco che è serpeverde. La scuoto un'attimo, non ho intenzione di ammirarla o di prenderla abbraccio. Sarà la troia di turno che si è fatta e adesso è mezza sbronza. La scossi ancora

<< ehy?>> non risponde, decisi così di spostarla con la faccia rivolta verso l'alto. Ma appena la girai capii di chi si trattava. La mezzosangue.

&quot;COUSINS&quot; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora