CAPITOLO 55

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Eravamo ancora sul tetto a guardare le stelle che stavano iniziando a scomparire, stavamo parlando da ormai tutta la notte. All'inizio sia io che Draco abbiamo avuto qualche problema ad aprirci ma siamo noi, non siamo due estranei, solo noi due. Gli avevo raccontato la maggior parte delle torture che avevo subito, finché non mi chiese lui di smettere

<< ti prego, basta, cazzo sono stato uno stronzo per tutti questi anni e tu sopportavi questo >> dovetti consolarlo perché non era colpa sua

<< adesso però tocca a te>> lo invitai ad aprirsi, una cosa che avevamo in comune io e Draco è sempre stato quello di essere persone riservate. Solo i nostri migliori amici sapevano qualcosa in più su di noi ma neanche tanto

<< be' non ho mai voluto odiarti veramente, è che sono stato sempre cresciuto così da mio padre. I mezzosangue vanno disprezzati, i purosangue sono i migliori e non so, mi sono preso qualche bastonata anch'io. Mia madre non poteva e non può tutt'ora fare tanto per me>> Draco era, fondamentalmente, una persona buona ma è sempre stato istigato da Lucius, lui gli faceva praticamente violenza psicologica ed è una delle pratiche, a parere mio, più codarda

<< mi dispiace>>gli misi le braccia al collo per stringerlo a me. Ho sempre odiato le persone che mi conpatiscono: "oh poveretta " " mi dispiace un sacco" . Gente patetica che non ha le abilità per capirmi, per capirci veramente. Fatto sta che rimanemmo sul tetto fino alle prime luci dell'alba. Le braccia di Draco erano confortanti e mi proteggevano,  anche se stavo abusando della tranquillità che mi hanno sempre donato dato che tra qualche settimana non sarebbe piu stato così. Non potevo crederci che avrei dovuto lasciare Draco. E nel modo più brutto possibile, doveva odiarmi, avrei dovuto dirsgustarlo dopo averlo mollato.  Il giorno seguente venni chiamata da mia madre

<< il Signore Oscuro e suo figlio ti vogliono>> avevo paura di sapere quello che volevano. Draco mi guardò stranito. Eravamo pronti per andare a fare un giro in scopa ma prima di uscire la mia attenzione venne richiamata da mia madre. Mi diressi nel salone dove Tom e suo padre mi aspettavano. Erano seduti vicino, uno di fianco all'altro. Stesso sguardo maniaco, stessi occhi inquietanti. Solo che uno era umano l'altro un po' meno. Fisicamente parlando è ovvio. Mentalmente erano entrambi dei mostri

<< Beatrix >> Voldemotr si alzò dalla sedia aprendo le braccia con fare paterno. Patetico.

<< come vanno le cose?>> si stava riferendo a Draco. Tom non sembrava interessato minimamente alla conversazione

<< no mio signore, sto aspettando il momento opportuno, come avete detto voi, ho tutta l'estate. E sinceramente, suo figlio non mi attrae minimamente quindi sfrutto il tempo con il ragazzo che amo>> forse l'ultima frase potevo anche risparmiarmela. Tom alzò la testa sfidandomi con lo sguardo, mentre il Signore Oscuro stava valutando se torturarmi o meno per le mie parole. Alla fine optò per guardarmi male e basta

<< sono veramente desolato che il mio caro figliolo non sia di tuo gradimento. Ma visto che sei così tanto impaziente di sposarlo ho deciso che domani tu e Tom verrete presentati agli altri e oggi stesso dovrai lasciare il giovane Malfoy>> era ovvio che Voldemort cambiasse i patti, dovevo aspettarmelo. Tom non sembrava più contento di me di questa unione, anzi non sembrava gli importasse molto. E credo che il mio sarà un matrimonio più che infelice. Ero troppo contenta di sposare l'uomo che amo, infatti adesso sono costretta a spezzargli il cuore. Però o gli spezzo il cuore o sarà Voldemort a spezzare lui, Lucius e Narcissa. Oh povera Cissy, non avevo intenzione di ridurre così un'intera famiglia. Ma sono obbligata, non voglio che questo mostro gli faccia del male

<< allora abbiamo un'accordo. Ho già parlato con i tuoi genitori e dato che non è stato firmato il contratto di matrimonio con i Malfoy saranno felici di fare un contratto con il mio caro figliolo. Ho consigliato a Lucius di fare un accordo di matrimonio con Astoria Grengrass, dovresti conoscerla. La sua famiglia fa parte delle 28 sacre quindi è un ottimo partito per Malfoy. Quindi saremo tutti contenti>> intrecciò le mani sopra il tavolo. Il discorso adesso lo stava annoiando infatti voleva che me ne andassi

<< bene, puoi andare, e hai fino a stasera non dimenticarlo>> mi congedò con un gesto non curante delle mani. Uscii dalla stanza. Non potevo fare faccine strane o Draco si sarebbe insospettito. Avevo solo qualche ora da passare insieme a lui. Mi si avvicinò preoccupato vedendomi in cotro

<< tutto bene?>> mi chiese, in quel momento sembrava..... non lo so sembrava troppo bello per essere vero. Sembrava surreale

<< si si, voleva sapere delle cose e basta>> feci un sorriso sghembo e lo presi per mano dirigendosi verso la casetta dove si trovavano le scope. Ne prendemmo due per poi salirci sopra e dirigerci verso il roseto della mia proprietà. Ci sedemmo su un tronco che stava davanti al lago. L'estate stava finendo e con essa anche il mio tempo. Draco mi stava stringendo la mano. Il momento era perfetto, io, lui e la quiete del lago. Si stava meravigliosamente ma mi sentivo sporca, mi sentivo una persona sudicia, infame. Peggio dei prigionieri di Azkaban peggio di Tom, o Voldemort. Però dovevo farlo, o spezzargli il cuore o la rovina della sua famiglia e anche sua

<< sei sicura di stare bene? Sei tutta tesa>> mi strinse le spalle con un braccio stringendomi a se. Il tramonto sul lago rendeva tutto più difficile

<< in realtà c'è qualcosa che devo dirti>> il cuore mi batteva a mille. Stavo per farlo. Stavo per distruggere tutto, mesi e mesi di relazione buttati. Però dovevo mentire bene o si sarebbe accorto che stavo mentendo

<< ti ho tradito, sono andata a letto con Tom, Draco, devo dirti la verità, io non ti amo, non ti ho mai amato, sei sempre stato solo un gioco per me>> mi mollò subito le spalle guardandomi sconcertato. Mi stavo preparando per l'uragano

<< non ci credo>>

&quot;COUSINS&quot; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora