CAPITOLO 6

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La porta si aprii rivelando la squadra si quidditch al completo che vennero minacciosi verso di me. Sono fottuta.

<< bene bene, la mezzosangue sa giocare a quidditch allora>> disse Crabbe mettendosi dietro di me

<< si e ho anche cercato di entrare in squadra ma voi purosangue non mi avete accettato, anzi non mi avete neanche dato l'opportunità di fare il provino>> mi difesi non guardando in faccia nessuno e guardando il fuoco bruciare

<< che c'è hai paura di guardarci negli occhi?>> chiese Nott mettendosi di fianco alla mora

<< non ho bisogno di guardare le vostre facce da cazzo>> risposi continuando a guardare il fuoco ardere. Era rilassante

<< ah sì.....>> stava continuando Crabbe finché non posò la mano sul libro facendolo cadere e attirando la sua attenzione

<< eh questo cos'è?>> chiese prendendolo e iniziando a sfogliarlo

<< è un libro, idota, dammelo>> mi scaldai cercando di afferrare il piccolo insieme di pagine

<<ah sembra importante per te>> continuò, girandoselo fra le mani

<< prendi>> lo lanciò verso Nott che lo afferrò prontamente. Era già difficile vedere il mio libro nelle mani di altre persone. Figuriamoci vederlo volare in aria

<< dai amore daglielo per favore >> disse Jassy sapendo ormai che era molto importante per me

<< tieni Draco >> lo lanciò a Malfoy

<< sembra molto interessante>> iniziò a dire sfogliando le pagine e avvicinandosi al fuoco, avevo capito che voleva fare

<< Shakespeare, non lo conosco>> continuò ingnorandomi

<< è uno scrittore babbano, ora puoi restituirmelo? >> chiesi gentilmente allungando la mano

<< sai mezzosangue, oggi ci hai offeso gravemente giocando a quidditch quindi mi pare giusto dare una punizione no?>> chiese avvicinando il libro al fuoco

<< Draco, eddai daglielo e basta>> cercò di convincerlo Jassy ma senza risultati

<< no Jas, serve una punizione alla mezzosangue, cerano delle troie davvero carine da scopare al campo di quidditch e vedendoci perdere contro una mezzosangue sono andate via, quindi ho perso la mia scopata >> disse Malfoy con un ghigno. Mi veniva da vomitare a sentire quello che aveva appena detto

<< deve pagare anche lei>> e lo mollò, il mio libro, i ricordi di mia madre, la dedica che si trovava sulla prima pagina in cui mi augurava la felicità, tutto perduto. Le lacrime solcavano il mio viso, il mascara mi era colato e i mie occhi erano rossi

<< cazzo siete degli idioti>> sbottò Jassy vedendomi ad abbracciare, mi serviva

<< dai andiamo ragazzi>> disse Theo ridendo allegramente

<< forza Jes lascia stare la mezzosangue e andiamo >> Theo si rivolse brutalmente alla mora

<< no, io resto qua con Beatrix >> gli rispose a tono Jassy, cosa darei per averla conosciuta prima

<< ho detto andiamo>> e la tirò per un braccio facendola alzare di forza, mi ero stancata, mi alzai da terra, con i capelli scompigliati, gli occhi rossi e il mascara colato, alzai la bacchetta puntandola contro il ragazzo

<< tu strattonala ancora e giuro che ti uccido>> gli ringhiai contro facendolo spaventare e scappare via

<< tutto bene?>> chiesi alla ragazza vedendo il segno violaceo che aveva sul braccio, aveva gli occhi lucidi

<< va-va tutto bene >> disse un po' titubante, sorridendomi

<< da quanto va avanti?>> chiesi guardandola dritta negli occhi

<< come da quanto va avanti, cosa?>> mi chiese facendo la finta tonta

<< cazzo, da quanto va avanti questo >> indicati con le dita il suo livido facendo intendere il comportamento di Theo

<< da-da quando ci siamo fidanzati >> disse balbettando, eravamo tutte e due in lacrime e decisi di portarla in camera mia, per cercare di calmarci a vicenda. La misi sul letto

<< devi mollarlo>> dissi secca guardandola mentre le lacrime solcano ancora il suo viso

<< non posso io lo-lo amo>> mi disse balbettando mettendosi le mani sulla bocca per soffocare i singhiozzi

<< non ci credi neanche te, non lo ami davvero, è attrazione fisica, lo hai visto come ti guarda? No perché non ti guarda proprio, non parla di te e non ci tiene, si è mai ricordato il vostro anniversario? Si è ricordato il tuo compleanno? Ti rispondo io, non ti conosco da tanto ma so che la risposta è no>> buttai fuori tutto, gli sputai la verità in faccia, senza filtri ne compassione. Verità e basta

<< no-no, lui mi-mi ama>> mi disse sussurrando mentre si teneva la testa con le mani, il suo respiro stava aumentando molto velocemente e la faccia le stava diventando rossa, stava per avere un attacco di panico

<< no ehy, Jassy, guardami, respira ci sono io ok? Adesso ci sono io e non ti abbandonerò, stai tranquilla non lo farò, perché-perchè tu sei la mia migliore amica>> la strinsi forte in un abbraccio, sentivo il suo battito tornare normale e i suoi respiri anche

<< grazie >> mi disse mettendo la testa nell'incavo del mio collo, dopo qualche minuto la appoggiai al letto inzinando ad accarezzale i capelli finché non si addormentò. Adesso era il momento di pensare a me, entrai nella doccia dopo aver acceso il getto dell'acqua calda. Urlai, un urlo straziante pieno di odio, terrore, tristezza e iniziai a prendere a pugni il muro. È sempre stato questo il mio modo di risolvere i problemi, prendere a pugni le cose e sfogare la rabbia in questo modo

<< fanculo>> urlai ancora contro la doccia per poi uscire con le mani gocciolanti di sangue. Misi il mio accappatoio uscendo dal bagno

<< cazzo!>> urlai contro a Blaise che era seduto di fianco a Jessy sul mio letto

<< scusa, ho sentito qualcuno gridare e la porta era aperta quindi sono entrato, pensavo che Jas si fosse sentita male>> mi disse continuando a tenere lo sguardo sulla mora

<< no, ero io quella che urlavo >> confessai andando a prendere i vestiti per poi andare in bagno a mettermeli

<< brutta storia>> disse indicando le mie nocche spaccate

<< si, non è un problema>> presi del disinfettante babbano e tamponai le nocche spaccate con ormai il sangue secco sopra

<< dittamo>> disse all'improvviso Blaise. Mi girai di scatto guardandolo di sbiego

<< cosa?>> alzai lo sguardo portando la mia attenzione al ragazzo sul letto

<< devi usare il dittamo, guarisce subito, ce l'hai?>> mi chiese togliendo una ciocca di capelli da davanti la fronte di Jassy

<< non ne ho>> confessai guardando nel mio mobile. Effettivamente non ne avevo mai sentito parlare

<< vado a prendertene un po' >> uscii dalla stanza con disinvoltura per poi tornare subito dopo

<< ecco a te>> mi diede una boccetta che appena messa sulle mani bruciò un po' ma poi i tagli guarirono completamente

<< come mai sapevi del dittamo?>> chiesi incuriosita. Non era una soluzione che trovavi dappertutto

<< Draco prende spesso a pugni il muro, e certe volte lo aiuto io>> confessò alzandosi dal letto. Questo era molto interessante

<< bene vado>> disse uscendo dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle, volevo chiedergli se rivolgesse la boccietta ma non feci in tempo così la misi via conservandola.

&quot;COUSINS&quot; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora