8.Disappointments and dance.

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E proprio mentre stava appoggiando le sue labbra sulle mie e io avevo già chiuso gli occhi li riaprii di scatto perché il campanello di casa sua suonava insistentemente.

"Cazzo."imprecò lasciando cadere la sua mano dai miei fianchi.

Se devo essere sincera anche io rimasi leggermente delusa che qualcuno aveva rovinato quella strana magia che si era creato. Ma forse il karma mi stava facendo capire che stavo facendo la cosa sbagliata, quindi forse è stato meglio così.

Vidi Harry camminare con vigore verso la porta per poi bloccarsi non appena vide la persona che stava dall' altra parte.

Una ragazza bionda buttò le sue braccia al collo di Harry per poi avventarsi sulle sue labbra.

Vedevo da lontano le loro lingua attorcigliarsi. Il petto iniziò a farmi male, gli occhi mi pizzicavano, le gambe tremavano. Mi sentivo di essere precipitata in una grande voragine in cui non trovavo nessun appiglio per salvarmi.

Avevo la bocca secca e socchiusa, indietreggiai prima lentamente e poi velocemente, infilai i miei vestiti bagnati, presi la mia borsa e dopo averlo spinto via, uscì di casa, ma lui mi bloccò.

Non potevo restare lì a guardarli mentre non si curavano minimamente della mia presenza. Infondo prima mi stava per baciare, questo deve pur significare qualcosa, giusto?

"Lasciami."urlai ingoiando quel nodo che si era fatto in gola.

"Ti posso spieg-."non continuò, perché l'oca che era appiccicata a lui s' intromise.

"Harry , lascia perdere questa verginella e torna dentro, dai "si appoggiò al braccio di Harry echeggiando verso di me.

"Meglio non darla a nessuno che a tutti."li puntai il dito contro e dopo aver dato un ultimo sguardo ad Harry, scesi velocemente le scale e mi catapultai in strada, diluviava ancora , cazzo.

Va beh i avevo già i vestiti zuppi, che si bagnavano ancora un pò cosa mi cambiava?

Camminavo sotto il temporale, le mie lacrime si mischiavano alla pioggia, avevo il trucco completamente sbavato, gli occhi gonfi e il petto che sembrava scoppiarmi.

"Fottuto bastardo, mi sono fatta ammaliare dai suoi sguardi, dalle studi parole. Stupida!"sussurrai socchiudendo gli occhi.

Al solo ricordo delle sue labbra con quelle di quella ragazza un gemito di dolore uscì dalle mie labbra, mi accasciai a terra,la pioggia rigava il mio corpo e le lacrime il mio viso, portai la testa indietro singhiozzando.

*when you walk away i count the steps that you take do you see how much i need you right now?

When youre gone the pieces of my heart are missing you when youre gone the face i came to know is missing too.*

Rientrai a casa nel più silenzio possibile, non appena chiusi la porta della mia camera mi bloccai al solo udir di quella voce.

"Ti avevo detto di chiamarmi.."commentò avvicinandosi a me.

"Ho fatto una passeggiata.."mentì per non farlo star male.

"Che hai fatto Sher? Perché piangi?"chiese asciugandomi le lacrime con la mano.

"Oh niente, la pioggia mi è entrata negli occhi."sorrisi stentatamente evitando il suo sguardo. Bugia pessima, lui ne se accorse e io mia accasciai sul suo petto stringendolo forte, e fortunatamente lui ricambiò il mio abbraccio. E mentalmente gliene fui grata.

"Ti ha toccata? È stato lui? Io lo ammazzo."strinse più che potè i pugni.

"Nononono, sta tranquillo, non mi ha fatto niente."sorrisi accrezzandoli una guancia.

La principessa Sherazade||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora