10.Zack.

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Erano circa le 7 quando mi alzai,il sole entrava nella mia stanza insieme alla stupenda aria leggermente fresca di novembre , dopo aver aperto la finestra mi catapultai in cucina, ancora nel mio pigiama di seta bianco perla. Appena aprì la porta vidi 4 meravigliose testoline guardarmi.

"Buongiorno dormigliona."sorrise Niall.

"Alla buon ora."mi lasciò un bacio sulla guancia Zayn.

"Piccola mia."m'abbracciò Louis caldamente alzandosi dallo sgabello sul quale era seduto a fare colazione.

Ma quanto era dolce? Il mio piccolo angelo dagli occhi azzurri.

"Buongiorno ragazzi."sorrisi sedendomi di fianco indovinate a Louis. Di fronte a me c'era Harry, che non aveva alzato la testa dal piatto.

Se si aspettava che lo salutassi io, beh si sbagliava di grosso! Non di certo dopo quello che mi disse ieri mattina. Nessuno dei due aveva il coraggio di guardarsi negli occhi, neanche di sfuggita, io ero profondamente delusa dalle sue parole e dal suo comportamento.

"Che farai oggi?"mi domandò Louis mettendo del caffè nella sua tazza.

"Oggi, ehm, a lavoro con Hanna, oggi finalmente conoscerò il capo del mio reparto, Zack ."commentai sbattendo le mani una con l'altra come una bambina.

"È giovane? Ragazzo? Quanti anni ha? È fidanzato? È bello?"domandò Lou sbarrando gli occhi.

"Sta calmo e metti da parte la gelosia Lou, non so che aspetto abbia, è un incognita. E poi chiunque sia nessuno può superare la tua bellezza! " gli feci l'occhiolino.

Le guance di Lou si tinsero leggermente di rosso, a quella visione di Louis imbarazzato tutti scoppiammo a ridere, ovviamente tranne il riccio.

"Ehi nessuno può superare la mia bellezza" si indicò Zayn e Lou gli diede uno schiaffo giocoso dietro al collo.

Adoro questi ragazzi anche nei momenti più scuri, dove ridere sembra impossibile, loro ci riescono. E mentre ridevo come una bambina i miei occhi caddero, come d'istinto, su Harry, infatti i suoi occhi smeraldo erano puntati su di me. Sembrava quasi irritato perché stavo ridendo, e infatti guardandolo il mio sorriso cadde.

Ogni volta che lo guardavo le sue brutte parole rimbombavano nella mia testa. Mi morsi il labbro per trattenere la mia ira per poi staccare il mio sguardo dal suo.

"Bene ragazzi io vado a prepararmi" annunciai.

"Vuoi un passaggio principessa?" Mi domandò Lou, pronunciando l'ultima parola con divertimento, sapendo i retroscena.

Sorrisi al suo comportamento.

"No, grazie." E con queste parole lasciai la cucina per dirigermi nella mia stanza, mentre sentivo ancora gli occhi di Harry bruciare sulla mia pelle.

Mi feci una doccia veloce , poi scelsi i vestiti che avrei indossato oggi, optai per una gonna con sfondo nero con motivi floreali stampati che arrivava sopra al ginocchio, sopra un maglioncino bianco di stoffa sottile e ai piedi dei stivaletti neri con qualche centimetro di tacco.

I capelli li lasciai sciolti, leggermente ondulati, mentre mi traccia davvero in modo molto leggero per essere il più naturale possibile. Presi un taxi che mi lasciò davanti al grande edificio della Vogue.

Non so per quale motivo, forse perché finalmente dovevo incontrare il mio capo, ma mi sentivo tremendamente agitata .

'Sii gentile ed abbi coraggio.'mi ripetei dentro di me, era la frase che più mi tranquillizzava,da quando ero piccola, usavo questa frase per tranquillizzarmi, mi ricordava tanto mia mamma, la mia vera mamma,la dolce e gentile sovrana che era quando io ero piccola, ora era cambiata in peggio.

La principessa Sherazade||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora