Appena uscì dalla stanza di Louis per andare a lavarmi la faccia venni bloccata da Harry.
"Uno, con chi parlavi! Due, dove vai tu domani? Non partivi quando trovavi il biglietto? E terzo chi è Liam? "mi bloccò dal polso. I suoi occhi scuri non mi trasmettevano nessuna emozione.
Il sangue mi si gelò.
"Uno parlavo con mia s-sorella! Due si devo tornare per un pò a casa! Tre non me ne dai il tempo! Ah,e quattro non stiamo insieme, non devo dirti tutto."presi la mia giacca staccandomi dalla sua presa, per.un attimo il suo sguardo sembrava ferito dalle mie parole per poi ritornare con un espressione illeggibile sul volto.
Entrai da Louis di nuovo , mentre sentivo le sue bestemmie farsi largo per i corridoi del reparto.
Appena mi resi conto delle parole dette a Harry, un nodo si formó in gola, perché ero stata cosi cattiva?
In quel momento mi odiavo, volevo correre da lui e chiedergli scusa della mia reazione eccessiva.
Il problema è che sono stressata.
Il mio matrimonio, Liam, l'abito, Louis in coma, due identità, il lavoro e per chiudere in bellezza ci mancava solo Harry.
Sto seriamente pensando che ho sbagliato a venire qui.
E prima che me ne accorgessi dei singhiozzi lasciarono le mie labbra,.mi accasciai sul corpo di Louis per poi lasciarmi andare in un pianto isterico .
Lo so piangendo e disperandomi tutte queste situazioni non si sarebbero mai aggiustate, ma ormai solo quello mi rimaneva, il pianto.
La mia testa era appoggiata sul petto di Louis, mentre continuavo a piangere, sotto di me sentii il suo battito accellerare, mi preoccupai subito , quindi senza badare al mio aspetto corsi a chiamare il medico.
Quest'ultimo subito entró , appena controlló la situazione mi disse che si era trattato di un falso allarme.
Dopo che il medico lasció la stanza bianca e triste il mio telefono squilló, credendo che fosse Harry subito risposi.
"Pronto" risposi velocemente.
"Principessa Sherazade, sono Kabul. La voglio avvisare che domani la verró a prendere nel suo appartamento e la scorteró per il suo viaggio nel regno." Non mi era mancata per niente la sua voce fredda ed estremamente formale.
"Si Kabul, verso che ora vieni?"
"Alle 4 del pomeriggio principessa. Ah poi mi è stato detto di dirle di indossare direttamente da Londra i suoi vestiti formali e non gli stracci che indossa adesso. Ordini dei suoi genitori." Sospirai pesantemente. Già, i miei genitori.
"Bene a domani Kabul"
"A presto principessa"
Non appena staccai la telefonata mi buttai sulla sedia a fianco al letto di Louis .
Perché i nei genitori volevano che indossassi i miei vestiti formali già da Londra? Avrei potuto rimetterli benissimo quando sarei stata al palazzo.
Questa cosa non mi piace, sono sicura che c'è qualcosa dietro.
Ma ora mi sento davvero consumata dai mille pensieri che circolano nella mia testa. Mi appoggiai a fianco a Louis accarezzandogli il braccio delicatamente per poi crollare in un sonno profondo al suo fianco.
***
I miei occhi si aprirono lentamente quando una figura dolcemente scuotere la mia spalla per farmi svegliare. Istintivamente credetti che era Harry, ma poi riconobbi la giacca nera di Zayn, e devo dire la verità, ci restia un pó male.
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La principessa Sherazade||H.S
FanficNon sono altro che una barca contro corrente,remo incessantemente,ma sono respinta senza sosta nel passato. Quel passato che ritorna, nonostante la fatica di dimenticare,nonostante io stia scrivendo un nuovo libro della mia vita,resta sempre,si può...