23.Letter.

1.3K 130 54
                                    

"Ma lui era uno di quelli che quando non ci sono più lo senti. Come se il mondo diventasse da un giorno all' altro un pó più pesante ."
-Alessandro Baricco.

Era quasi un' ora che ero rinchiusa in quel maledetto ospedale e non avevo nessuna notizia di lui. Del mio Harry .

Ho impresso nella mia mente il suo viso pallido e comperato da un sottile strato di sudore. I suo bellissimi occhi verdi avevano perso le loro brillantezza, il loto colore vivo , quel colore così particolare che mi ha fatto innamorare di quel ragazzo così strano e misterioso.

Tremavo nel vederlo in quello stato, tremavo perché avevo paura e tutt'ora ho paura di perdere l'unica persona che in tutta la mia vita mi ha fatto provare nuove emozioni e anche se non lo sa, è solo grazie a lui se ho capito che cos'è l'amore.

Amore. Quel sentimento che non credevo che esistesse.

Quella cosa di cui ne ho sentito parlare solo attraverso i romanzi ma che non mi aveva mai toccata.

Quella cosa che è in grado di migliorare e di distruggere la tua vita contemporaneamente.

Lui è riuscito a distruggere i miei muri, ed è entrato piano piano nel mio cuore per poi prenderselo del tutto.

Probabilmente lui non ricambia il mio amore, è molto probabilmente mai lo farà , considerando il modo in cui si è comportato con me.

Non mi ha mai permesso di riuscire ad entrare nel suo cuore o nella sua testa.

Non mi ha mai permesso di distruggere i suoi muri, neanche per fargli un semplice graffio.

Continuavo a camminare impacciatamente nel corridoio freddo e bianco.

Sembra quasi uno scherzo della vita.

Poco tempo fa corsi proprio in questo ospedale per il mio amico Lou,ed ora eccomi qui,nello stesso corridoio pregando che anche per Harry non sia niente di grave,che presto aprirà quegli occhi e che potrò rivedere le sue due preziose gemme verdi.

"Sher.."

La sua voce.

"Louis." Gli corsi incontro piangendo come mai avevo fatto nella mia vita,mentre lui mi accarezzava la schiena dolcemente. Ormai i miei occhi erano gonfi e pesanti come due palle da bowling.

"Mi dispiace tanto."disse dolcemente prendendomi la mano. Mi staccati dal suo petto per poi guardare il mio amico anche lui con gli occhi rossi .

"I-io,non dovevo mandarlo via,lui è complicato,ha solo bisogno di essere capito ed io non l'ho capito."dissi piangendo. Non so cosa è successo in quella casa e il perchè Harry giaceva in una pozza di sangue in una casa messa a soqquadro, ma credo che forse sia stato preso dai suoi soliti attacchi di rabbia.

Una figura con un camice verde si dirigeva verso me e Louis.

Mi girai di scatto quando vidi il dottore uscire dalla sala operatoria,mi alzai velocemente e li corsi incontro,mi bastò un suo sguardo per capire.

No.

"Signorina..le condizioni non sono delle migliori,ha perso davvero molto sangue, ma comunque le trasfusioni sono riuscite, la ferita è davvero molto profonda, dobbiamo solo attendere come il suo corpo reagisce alle trasfusioni . Suo suo corpo ci sono tracce di colluttazione e vari lividi causati proprio da ciò. Sicuramente la sua ferita è stata causata da un' arma da taglio che gli ha procurato qualcun'altro." Le parole del medico uscivano con scioltezza dalla sua bocca, mentre per lui non sono niente per me sono lame inflitte una ad una nel mio cuore.

La principessa Sherazade||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora