19.First hangover.

1.7K 142 106
                                    

SHERAZADE's POV

Era davvero tardi quando mi alzai, eppure mi alzai scattante,ero felicissima,stasera sarei dovuta ripartire.

Avrei rivisto Harry, Louis, Hanna e il mio lavoro.

Avrei rivisto la mia vita. Anche se finta, ma non vedevo l'ora di abbracciarli. Soprattutto ora che Louis sta bene, ho tanto bisogno di vedere i suoi bellissimi occhi blu.

Avrei rivisto Londra.

Frettolosamente cercando di fare nel silenzio più possibile,sistemai le valigie, non volevo perdere tempo, prima sarei tornata e prima sarei stata felice.

Mi lavai, indossai un vestitino color carne con delle ballerine lucide nere ed un giacchino nero laccato. Non era assolutamente stile principessa, ma che me ne importava, dovevo tornare!

Anche se a dir il vero ho un pó di timore a rivedere quegli occhi verdi che in questi giorni non mi hanno cercata minimamente.

Chissà se gli manco almeno un pó.

Perché lui a me manca tantissimo.

Un bussare , alquanto fastidioso , alla mia porta mi fece ricordare dove mi trovavo e quindi mi riportò alla realtà.

"Avanti!" Dissi in modo abbastanza sgarbato. Ma veramente quel fastidioso rumore alla porta mi aveva innervosito!

Cavolo forse mi sta venendo il ciclo!

Una cameriera terrorizzata dal mio tono fece capolinea nella stanza.

"S-signorina Sherazade, scusate giù c'è la sarta, ricorda? Deve m-misurare il vestito prima dì andarsene." Balbettó la cameriera per poi fare un sorriso il più falso che io abbia mai visto prima di lasciar spazio alla sarta nella mia stanza.

Un pó mi dispiacque per il tono che avevo usato con lei ma cavolo non poteva bussare più piano!

Appena vidi la sarta iniziai ad urlare mentalmente. Lei era una donna di mezz'età alta, snella con i suoi lunghi capelli grigi sempre legati in uno chignon.

Lei era la stilista di fiducia del castello, crea i miei orrendi abiti e anche quelli di mia sorella e di mia madre.

Sempre bruttissimi. Troppo lunghi e troppo gonfi.

Forse non sa che la moda cambio e questi vestiti non vanno di moda dal 1800!

Mia madre e mia sorella seguirono la stilista nella mia camera. Ad entrambe le brillavano gli occhi per la felicità.

Anche a me brillavano gli occhi, si ma perché volevo piangere, si , piangere, e prendere delle forbici e rovinare quell'abito, rovinare tutto!

Ok è sicuro mi sta venendo il ciclo.

L'idea del vestito mi stava logorando lo stomaco e la mente.

Mi spogliai e aiutata dalle fredde mani della mia cameriera personale e della sarta infilai il vestito.

Alzai lo sguardo verso lo specchio e fu li che una lacrima mi graffió il viso, ero bellissima, ma nello stesso tempo mi sentivo fuori posto.

Il vestito aveva un velo di 8 metri , avevo tantissima stoffa di seta sotto la gonna per mantenere la larga stoffa di pizzo ricamato bianco, il corpetto era stretto e intarsiato di piccoli diamanti.

Ogni dettaglio era curato nei minimi dettagli .

Per completare il tutto mia madre posò una corona di oro bianco e diamanti sulla mia nuca.

Quando mi guardai allo specchio mi accorsi che non era solo una lacrima che rigava il mio viso, erano troppe.

In quel momento ho ricevuto quello che per anni non ho mai avuto.

La principessa Sherazade||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora