28.Research.

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I never had the words to say
But now I'm asking you to stay
For a little while inside my arms
And as you close your eyes tonight
I pray that you will see the light
That's shining from the stars above

(Non ho mai trovato le parole giuste
Ma ora ti sto chiedendo di restare
Per un po' tra le me braccia
E quando chiuderai gli occhi stanotte
Pregherò perchè tu veda il bagliore
Che proviene dalle stelle lassù)

-More than this . One Direction.

Potevo definire quella mattinata la parte più brutta della giornata ,stetti sul quel tavolo di marmo freddo e privo di gusto a singhiozzare per minuti che mi sembrarono ,ore , giornate. Il petto mi faceva ancora male a causa dei forti singhiozzi che lo avevano dilaniato qualche ora prima , eppure quel peso e quel dolore che avevo nel petto non è soltanto causato da ciò, ma dal fatto che ora a passi veloci mi stavo dirigendo al mio lavoro , al mio sogno ,mi stavo dirigendo verso la mia passione e la sto mandando a puttane.

Ho avuto l'immensa fortuna di lavorare in uno dei giornali più famosi al mondo, alla Vogue, di essere una modella, posare per Jadea, credevo che finalmente quella maledetta ruota chiamata fortuna per una volta avesse puntato e me. Ma ecco come è crollato tutto in meno di mezzora. Ecco come sono crollata io .

Quando scesi da quel maledetto hotel, ho chiamato Louis, glielo avevo promesso, mi ha scongiurato di non andare a licenziarmi, che me ne sarei pentita, che nella vita non c'è niente di più brutto che avere rimpianti.

Ma cosa potevo mai fare?

Di certo non potevo contraddire mio padre, non quando mi ha minacciata dicendomi che sarei tornata a casa se non lo avessi fatto. E tornare a casa per adesso non è proprio nei miei piani , voglio aiutare Harry con la sorella , voglio ancora i suoi baci, voglio ancora sentirmi come una persona vera. Voglio svegliarmi la mattina ed e essere felice insieme ai mie amici.

Ma chiedo troppo onestamente.

Non immaginate quanto è brutto vivere in un mondo dove le persone accanto a te vivono secondo loro decisioni, secondo quello che la vita gli ha riservato.

Mentre io sono come un cane al guinzaglio e cavolo, questo collare, dopo che ho toccato la libertà , mi sta strozzando.

In fondo non me la posso prendere con nessuno.

Come si dice, ognuno di noi è artefice del proprio destino no?

E per questo mi odio ogni giorno, mi odio perché non ho il coraggio di togliermi quel collare, spezzare il guinzaglio e scappare via.

No, non ne ho il coraggio.

Pensare troppo è sempre stato un mio grande difetto e in questo caso penso troppo alle conseguenze delle mie azioni, penso troppo a tutte le cose spiacevoli che le mie azioni possono fare, penso che delle persone innocenti possono pagare le conseguenze a causa mia.

Ma forse dovrei pensare a me stessa.

E mi sento morire ora che sono davanti all'ufficio di Zac per dargli le mie dimissioni.

Forse dovrei solo scrivere una lettere di dimissioni e non presentarmi più , sarebbe più facile, me umiliante ma mi comporterei da codarda.

Forse lo sono davvero, sono una maledetta codarda che non riesce a prendere in mano la sua vita.

Ecco cosa penso di me.

E prima che possa fermare le mie mani busso alla porta del mio capo che mi intima gentilmente di entrare.

La principessa Sherazade||H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora