Capitolo 34. Ritorno al castello.

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POV Anna.
Passai delle settimane stupende insieme al mio Kristoff, sempre dolce come non mai. L'unico problema era che dopo una sera in cui... Beh, avevamo avuto il nostro primo rapporto (cosa più bella della mia intera vita, sentivo l'amore, non c'era aria di finzione, tutto vero è dolcissimo) e da lì non mi sento molto bene, spesso mi viene la nausea e mi sento gonfia. Cerco di non pensarci.
-amore, tra quanto arriveremo al castello?- chiesi dolcemente mentre mi stringevi al suo petto.
Lui domando al cocchiere è quello rispose che sarebbero mancati meno di dieci minuti.
Appena arrivano fra le mura del castello Kristoff mi bacio e andò a salutare Sven, era stato quasi tre settimane senza vederlo.
Sorrisi ed entrai. Mi aspettavo che Elsa sarebbe stata lì pronta ad accogliermi, ma a quanto pare aveva da fare.
Mi ricordo un po i vecchi tempi, ma ci passai sopra. -Elsa?- urlacchiai.
Sentii delle risate provenire dal successo studio. Rimasi allibita.
Bussai.
-avanti.- disse lei.
-Anna!- disse stringendomi.
Sorrisi e ricambio l'abbraccio.
Vidi un ragazzo alle sue spalle. Gli sorrisi.
-ciao Jack.- dissi.
-ciao Anna. Da quanto eh?- chiese.
Sorrisi annuendo.
-vi conoscete?!- chiese Elsa sgranando gli occhi.
-si certo, la mamma mi raccontava sempre la sua storia, prima di beh... È poi una volta mentre sono venuta per giocare con te l'ho visto che ti guardava. È una volta mi ha pure aiutato a farti uscire, invano però.- dissi con un filo di malinconia.
-ah bene.- sembrava gelosa.
-beh vi lascio soli.- dissi chiudendomi al porta alle spalle. Appoggiai l'occhio sul buco della serratura.
-conosci mia sorella.- disse fredda.
-certo.- rispose andandole vicino.
- perché non lo sapevo?- ribatté lei.
-non pensavo ti importasse.-
-beh mi importa.- gracchiò lei. Lui prese il bastone e le circondo la vita. La tirò a se. I loro sguardi ero persi uno negli occhi del altra. Dopo qualche istante le loro labbra si incontrarono. Portai le mani alla bocca per la felicità è alzandomi sbattetti la testa contro la maniglia. Corsi velocemente giù per le scale.
-kristoff! Kristoff!- urlai.

Scusate se è corto ma non ho molto tempo, vorrei consigliarvi una storia:
BLOODSONG la scrive una mia amica sempre su questo profilo, merita davvero. Baci❤️

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