POV Elsa.
-Aww!- urlacchiai intenerita.
-okay ammetto che i tuoi figli non sono poi così ciccioni.- accennò Jack alle mie spalle.
- allora?- chiesi impaziente che mia sorella mi presentasse i miei nipotini.
-Lui, - disse passandomi con calma il fagotto che teneva fra le braccia. -si chiama Percy- disse.
-Hei piccolo.- dissi dolcemente.
- e Lei, è Gwen.- disse Kristoff avvicinandosi a me.
Anna aveva il viso rosso per la stanchezza.
Le ridiedi suo figlio. Jack rimase a fissare Gwen fino a che non c'è ne andammo.
-sono davvero belli- dissi.
-già Anna ha sfornato due figlioletti niente male.- rise lui.
-già, Non si distinguono ancora bene i tratti ma Gwen è tutta Kristoff.- dissi sorridendo.
-già...- disse lui, sembrava turbato.
-tutto bene?- chiesi.
-si... Si dai.- disse lui liquidando il discorso.
Decidi di non fare altre domande. Era meglio così. Prima di congelarci lui mi diede un dolce bacio a farfalla. Mi addormentai col suo profumo addosso.
La notte sentii i bambini piangere, non so chi dei due o se entrambi so solo che quello sarebbe stato un lungo periodo.
Passarono tre mesi, più i bambini crescevano più vedevo Jack frustrato.
-Elsa mi passi il biberon di Percy? È quello rosso.- disse Anna mentre cullava Gwen. Percy urlacchiava isterico nella culla. Kristoff fece il suo ingresso.
-finalmente, ho dovuto fare da padre ai tuoi figli, sai ho altri impegni.- dissi alterata.
-scusa se ogni tanto vado a trovare la mia famiglia.- mi rimbeccò lui.
-volete darvi una calmata?- chiese Anna.
La guardammo e incoro chiedemmo scusa. -Hei Percy.- disse Kristoff prendendolo in braccio. Il bambino spalancò gli occhi azzurri, identici a quelli della madre. Fece un sorriso sdentato e Kristoff gli accarezzò la testolina su cui cresceva qualche ciuffo di capelli biondi.
Iniziarono entrambi a nutrire i piccoli.
Io uscii dalla stanza per andare da Jack.
Pensai che Gwem mi ricordava davvero molto mia madre.
Capelli marroni e occhi tali, solo più nocciola come quelli di Kristoff. Quasi verdi.
-jack.- urlai nel silenzio del castello. Il sole filtrava dai vetri delle finestre.
Nessuno rispose. -jack!- urlai nuovamente cercando di farmi sentire.
-Hei.- disse una voce alle mie spalle. Sobbalzai.
-mi hai fatto prendere un colpo.- dissi battendogli la mano sula spalla.
-scusami.- disse lui.
-non importa, tutto bene?- chiesi.
Lui annuii restando in silenzio.
-jack so che è successo qualcosa, perché non vuoi rendermi partecipe.- supplicai.
-è stupido, non ti interesserebbe.- mi rispose.
-racconta.- dissi secca. Prima che iniziasse a raccontare andammo a sederci sotto il salice in giardino.
Il profumo dei fiori mi inondo le narici.
-allora?- richiesi. -riguarda i bambini vero?- dissi preoccupata.
-si.-
-cos'hanno fatto?-
-non I bambini, LA bambina.- mi corresse lui. -Gwen?- chiesi stranita.
-si.-
-Jack non parlare a monosillabi, spiegati.- borbottai.
-quella bambina,- fece una pausa.
-mi ricorda mia sorella.- disse.
-avevi una sorella?- lui fece si con la testa.
-lei mi ha visto 'morire', poi ho seguito la sua vita, lo vista crescere senza di me, lo vista sposarsi, avere figli e infine morire. Senza che io potessi fare niente.- disse lui, si vedeva che tratteneva le lacrime. -Jack... Io... Mi dispiace.- dissi tristemente.
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Spero che il capitolo vi piaccia, votate e commentate, vi assicuro che più commentate più aggiorno in fretta perché mi viene voglia di scrivere il seguito. Baci❤️
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❄️Frozen 2❄️
Ficção AdolescenteMolti si sono chiesi cosa fosse successo dopo che Anna fu riuscita a far tornare la pace ad Arendelle. Questa è una supposizione reale. Ps. È tutto nella mia mente, possono esserci fatti o luoghi non reali