55-chi diavolo è ora?

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Elle Piton

Quando Scorpius finalmente finisce di mangiare lo stendo nella sua culla ed io scendo al piano di sotto.

Sistemo un po' la stanza, ritiro i miei vestiti, le tutine di Scorpius e cambio le lenzuola del mio letto per poi scendere al piano di sotto.

Esco in giardino e mi guardo un po' in giro. È mattina presto e l'aria è fresca. Si sta bene oggi, è una bella giornata.

Prendo il mio telefono ed apro il contatto di Draco, da 10 mesi gli scrivo tutti i giorni, lui non li legge e nemmeno risponde ma io continuo a scrivergli.

Gli racconto le mie giornate o gli scrivi quando sono in crisi ma non gli ho ancora detto di Scorpius, voglio che lo venga a sapere quando tornerà.

Elle: buongiorno amore... come stai? Qui a casa va tutto bene, so che è presto ma oggi mi sono svegliata prima... mi manchi da morire.
Elle: torna Draco, ti prego

Invio i due messaggi e poi torno in casa. Salgo di nuovo le scale e vado nella stanzetta di Scorpius che sta ancora dormendo, mi siedo sulla sedia a dondolo e faccio avanti e indietro cullandomi da sola.

Poco più tardi Scorpius si mette a piangere a squarciagola così mi alzo e lo prendo in braccio.

«ohh no amore non piangere, la mamma è qui» ridacchio riempiendolo di baci. «sono qui piccolo» mormoro appoggiandolo sul mio petto e passando la mano avanti e indietro sulla sua schiena.

Lentamente si calma e smette di piangere così lo coccolo e cullo in braccio a me per ore e ore. Quando sto con Scorpius le ora passano velocissime e non mi rendo conto del tempo che passa.

«mhh la mamma ha fame perciò ora andiamo di sotto a preparare il pranzo» ridacchio alzandomi dalla sedia a dondolo.

Scendo le scale piano piano per paura di farlo cadere e quando sono di sotto tiro un sospiro di sollievo per essere arrivati entrambi sani e salvi.

Mi preparo qualcosa veloce da mangiare: un panino visto che è abbastanza semplice da fare con solo una mano e poi vado sul divano a mangiarlo mentre Scorpius gioca con uno dei suoi giochini fa versetti e ridacchia.

«sai amore, potresti anche imparare a parlare, sarebbe tutto più semplice se tu parlassi» dico ridendo un po'. «si hai ragione sei piccolo ma potresti comunque provarci invece che farmi solo versi» ridacchio.

Finisco il mio panino e mentre sto per stendermi sul divano con il mio bambino sento suonare il campanello. Non sono né Meg ne Blaise visto che entrano senza bussare quando vengono e fanno avanti e indietro come se fosse casa loro perciò chi diavolo è ora?

Mi tiro in piedi con in braccio Scorpius e cerco di rendermi presentabile ma sono una madre sola di 19 anni con un figlio di praticamente due mesi che piange, mangia e riempie pannolini.

Abbasso la maniglia e lentamente apro la porta.

Due occhioni grigi mi squadrano da testa a piedi e due labbra sottili mi sorridono.

È lui, è tornato da me.

«d-Draco» dico incredula.

«Elle...» mormora.

«t-tu- tu sei-. Sei- non-. Non è vero, non ci credo...»

Il mio respiro si fa pesante, il mio cuore batte all'impazzata.

«sono qui. Ehi Elle sono io, davvero» dice sorridendo. «toccami amore» prende una mia mano e la appoggia sul suo petto.

Sento il suo cuore battere. Guardo la mia mano e poi i suoi occhioni.

La mia bambina || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora