Capitolo 38

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Come sempre, anche quella sera Julian mi aveva raccontato tutto della sua giornata. "Quell'idiota del conte Dallas... non riesce mai a tenere a freno la lingua..." aveva detto "dire che lo stupisce che io e il mio cane fedele non siamo ancora fidanzati... è pazzo!"
"La cosa ti infastidisce?"
"Mi infastidisce di più il fatto che l'abbia detto davanti al mio cane..."
"Perchè? Forse avevi paura che scoprisse che effettivamente tu la ami?"

Julian si era alzato di scatto, mi aveva guardato male e poi aveva detto "io la odio!"
"Allora perché le avete fatto promettere di non abbandonarvi?" gli avevo chiesto "che significato ha per voi la parola 'odiare'?"
Julian si era lentamente girato dandomi le spalle. "Per me vuol dire desiderare che quella persona muoia. E quando la tua vita fa schifo la morte è la cosa migliore. Io so che, per il mio cane fedele, la vita è uno schifo. Per questo voglio che muoia, voglio darle una vita migliore! Se invece le dicessi che l'amo... la costringerei a restare... e facendo così non faccio altro che farla sentire peggio. Per questo la odio..."
"Julian..." avevo sussurrato dolcemente, non avevo mai sentito qualcosa del genere.
"Cosa c'è?" mi aveva chiesto girandosi, io l'avevo abbracciato velocemente per poi baciarlo.
"Questa vita non fa schifo! Se ci sei tu questa vita è stupenda!" gli avevo detto guardandolo negli occhi.
Lui, dopo avermi sentito, aveva detto "allora è meglio che dica... ti amo!"

La guerriera diversaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora